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San Giuliano Terme
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Ranieri e Luigi
Parrocchia dei Santi Ranieri e Luigi
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1980-1999)
V - X(citazione intero bene); XI - XV(citazione intero bene); XVI - XVI(citazione intero bene); 1740 - 1740(costruzione intero bene); 1740 - XIX(citazione intero bene); 1747 - 1747(costruzione intero bene); 1767 - 1767(citazione intero bene); XIX - XIX(rifacimento intero bene)
Chiesa dei Santi Ranieri e Luigi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Ranieri e Luigi <San Giuliano Terme>
Altre denominazioni Chiesa dei San Ranieri e Luigi Gonzaga
SS. Ranieri e Luigi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

V - X (citazione intero bene)

Il paese di San Giuliano fu un centro termale frequentato fin dall'epoca romana e già noto in età etrusca per le cave di marmo. Il nome deriva dall'antica chiesa intitolata al santo che sorgeva sulla sella del Monte Pisano presso la località Casa Spelonca.

XI - XV (citazione intero bene)

Nel medioevo, la località di San giuliano rappresentava un passaggio obbligato tra Pisa e Lucca.

XVI  (citazione intero bene)

A partire dalla dominazione fiorentina, il paese visse un lungo periodo di decadenza. L'attività termale riprese nel XVI secolo, grazie all'interesse del granduca Cosimo I.

1740  (costruzione intero bene)

Nell'ambito dei lavori di riqualificazione dell'abitato di San Giuliano, Francesco Stefano di Lorena autorizzò la costruzione di una nuova chiesa, intitolata ai Santi Ranieri e Luigi Gonzaga, che fu eretta a partire dal 1740, per volontà dell'arcivescovo Guidi.

1740 - XIX (citazione intero bene)

Nel XVIII secolo, la nuova chiesa era caratterizzata da una pianta a croce greca e da un portico esterno.

1747  (costruzione intero bene)

La nuova chiesa fu eretta nel 1747 al posto della piccola chiesa di San Bartolomeo, attestata dal 1160 ed annessa all'ospedale.

1767  (citazione intero bene)

Nel 1767, la chiesa fu eretta a parrocchia col titolo di prioria.

XIX  (rifacimento intero bene)

Nel corso del XIX secolo, furono realizzati lavori di ampliamento e restauro alla chiesa: il portico antistante la facciata fu demolito e la navata fu ingrandita con l'aggiunta dell'abside.
Descrizione

Alle falde occidentali del Monte Pisano sorge il paese di San Giuliano Terme, noto per le sue acque termali fin da epoca romana. Accanto all'antica villa dei Lorena che ancora oggi ospita i Bagni, sorge, affacciata su Piazza San Luigi, la chiesa parrocchiale, edificata verso la metà del XVIII secolo. Il prospetto principale, in pietra locale, è di forma rettangolare, caratterizzato da un portale di ingresso, sormontato da un'ampia finestra a lunetta. La facciata è conclusa al vertice da un frontone a fasce a scalare, che diparte da una cornice modanata. I fianchi della chiesa, dotati di una finestra per lato, risultano in aderenza con la casa canonica e le aule parrocchiali. La parte tergale dell'edificio, costituita dall'abside semicircolare, risulta inglobata dalle strutture circostanti, così come il campanile che si erge sul lato sinistro. La torre a pianta quadrangolare è realizzata interamente con mattoni faccia a vista ed è caratterizzata da aperture a monofora e da una copertura a padiglione. All'interno, la navata unica è suddivisa in tre campate, scandita da tre archi a tutto sesto impostate su paraste scanalate. Una cappella laterale dedicata al Santissimo Sacramento si apre sulla parete destra della navata, mentre altre due sono collocate vicino al presbiterio a formare il transetto. L'area presbiteriale, rialzata di un gradone rispetto al resto dell'aula, si conclude con un abside semicircolare in cui è ospitato il coro.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica conclusa da un catino absidale semicircolare. Vicino all'area presbiteriale, rialzata di due gradini rispetto al resto dell'aula, sono presenti due cappelle laterali. Sulla parete destra si apre la cappella del Santissimo, da cui è possibile accedere alla sacrestia.
Coperture
L’aula e le cappelle laterali sono coperte da una volta a botte. All’incrocio tra aula e presbiterio si erge una cupola affrescata, sorretta da pennacchi, mentre l’abside è caratterizzato da catino emisferico dipinto. La cappella del Santissimo è dotata di una volta a vela. La sacrestia è coperta da una volta a botte lunettata. Tutte le volte sopradescritte risultano completamente intonacate e affrescate. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula è dotata di una pavimentazione a quadroni di graniglia bianca e nera disposta a losanga. L'area presbiteriale e l’abside presentano una pavimentazione in marmo di San Giuliano di forma rettangolare. Nella cappella del Santissimo troviamo una pavimentazione irregolare con cementine. La sacrestia ha una pavimentazione in graniglia rettangolare bianca.
Elementi decorativi
La facciata della chiesa dei Santi Ranieri e Luigi, in pietra locale, è delimitata lateralmente da due alte paraste a sostegno della cornice modanata e aggettante, su cui è impostato il frontone a gradini con croce apicale. Al centro, si aprono il portale d'ingresso principale e un'ampia apertura a lunetta con vetrata ospitante la croce dei Cavalieri di Santo Stefano. Ai fianchi dell'edificio sono addossate due ali laterali intonacate, corrispondenti ai locali parrocchiali. All'interno, la navata unica intonacata é coperta da una volta a botte decorata da motivi a lacunari. Ai lati della bussola d'ingresso trovano posto due acquasantiere a parete in marmo bianco, mentre sulla parete destra si apre una nicchia edificata per ospitare il fonte battesimale, oggi spostato nella cappella destra. Di fronte, trova posto il settecentesco dipinto di Gaetano Maria Franchi, raffigurante San Giuseppe e Sant'Andrea Avellino. All'altezza della terza campata, sulla parete destra, si apre la cappella del Santissimo Sacramento, introdotta da un portale in pietra dipinta e dotata di un cancello in ferro battuto: sulla parete di fondo è collocato l'altare in marmo, caratterizzato da quattro colonnine, mensa con gradini e tabernacolo intronizzato, mentre a sinistra dell'ingresso è collocato il fonte battesimale in marmo. La volta risulta decorata da una cornice dipinta che profila il perimetro della cappella e ospita al centro una ghirlanda di fiori in cui è inserito l'occhio divino. All'altezza del transetto si inseriscono due cappelle laterali, dotate entrambe di due altari e di due confessionali in legno intagliato. L'altare di destra, dedicato alla Madonna, è caratterizzato da una mensa e da un dossale in muratura dipinta, con nicchia centrale realizzata in marmo nel 1944. Al centro è esposto il piccolo dipinto della Madonna con Gesù bambino, che in passato era inserito nella tela del Franchi. L'altare della cappella sinistra è realizzato in muratura dipinta ed accoglie il dipinto di Giovanni Domenico Ferretti (1748), in cui è rappresentato il Martirio di San Bartolomeo. Sulle pareti laterali delle cappelle, attribuiti a Giuseppe Bacchini, sono presenti quattro affreschi condotti a monocromo, raffiguranti quattro profeti. All'incrocio tra transetto e navata, si inserisce una cupola interamente decorata con l'affresco ottocentesco della Trinità, Evangelisti e Santi. Al centro dell'area presbiteriale, su una pedana in marmo, è collocato l'Altare maggiore per la celebrazione versus populum, costituito da una mensa in marmo che reca al centro del paliotto la croce dei Cavalieri di Santo Stefano. Lungo la parete absidale è disposto il coro ligneo, sormontato da un dipinto del Tommasi raffigurante i Santi Ranieri e Luigi. Sulle pareti laterali del presbiterio, trovano posto altri due affreschi a monocromo con le figure intere San Pietro e San Paolo, mentre il catino absidale è decorato con motivi a lacunari.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980-1999)
Lo spazio liturgico è stato modificato con l'eliminazione delle balaustre a delimitare l'area presbiteriale, il rifacimento del pavimento del presbiterio, la sostituzione del vecchio altare preconciliare con la nuova mensa in marmo per la celebrazione versus populum e l’inserimento di un ambone della stessa materia dell'altare.
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