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Lugnano
Vicopisano
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Quirico e Giulitta
Parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1974-1975)
1005 - 1137(citazione intero bene); 1275 - 1276(citazione intero bene); 1596 - 1596(citazione intero bene); XVII - XVII(restauro intero bene); XVIII - XVIII(restauro intero bene); 1735 - 1735(ampliamento intero bene); XIX - XIX(restauro intero bene); 1836 - 1838(costruzione/restauro campanile); 1910 - 1910(citazione intero bene)
Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta <Lugnano, Vicopisano>
Altre denominazioni SS. Quirico e Giulitta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1005 - 1137 (citazione intero bene)

Il paese di Lugnano compare per la prima volta in un documento datato 1005, mentre la prima attestazione dell'esistenza della chiesa risale al 4 marzo 1137.

1275 - 1276 (citazione intero bene)

Nelle Decime del 1275-1276, la chiesa di San Quirico è attestata come dipendente dal piviere di Cascina.

1596  (citazione intero bene)

Il 26 ottobre 1596, la chiesa di Lugnano passò al piviere di San Giovanni alla Vena, per volontà dell'Arcivescovo Carlo Antonio dal Pozzo.

XVII  (restauro intero bene)

Nel XVII secolo, la chiesa di Lugnano subì interventi di modifica e restauro.

XVIII  (restauro intero bene)

Intorno alla metà del settecento, la chiesa di Lugnano fu restaurata per volonta del rettore Agostino Banti.

1735  (ampliamento intero bene)

Prima del 1735, la chiesa fu ampliata in altezza e in lunghezza, probabilmente su iniziativa della famiglia Del Mosca.

XIX  (restauro intero bene)

Nel corso del XIX secolo, la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta subì importanti lavori di restauro, che portarono l'edificio ad assumere l'aspetto attuale.

1836 - 1838 (costruzione/restauro campanile)

Poco prima del 1836, il campanile della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta fu costruito o restaurato utilizzando i materiali di spoglio provenienti dll'antica Abbazia della Verruca.

1910  (citazione intero bene)

Nel 1910, la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta si distaccò dalla pieve di San Giovanni alla Vena.
Descrizione

Lungo la Strada Statale Vicarese, ai piedi del monte della Verruca, sorge il paese di Lugnano, la cui chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Quirico e Giulitta si affaccia su piazza Vittorio Veneto. L'edificio si erge isolato ad eccezione della cappella destra, che risulta in aderenza col fabbricato adiacente. La facciata a capanna, completamente intonacata, è scandita lateralmente da cornici angolari a rilievo e conclusa al vertice da un timpano triangolare. Nella parte inferiore del prospetto, si apre il portale d'ingresso principale, mentre in quella superiore è presente una lunetta cieca, realizzata per mezzo di un maggior spessore dell'intonaco. Sul fianco destro, contiguo alla cappella laterale, si erge il campanile a pianta quadrata, caratterizzato da una cella campanaria dotata di quattro aperture a monofora e da una copertura piana. Internamente, la chiesa a navata unica, dotata di due cappelle laterali, diparte dalla cantoria in controfacciata per terminare con una scarsella absidale quadrangolare, sormontata da una volta a botte decorata a lacunari. Sulla parete destra dell'abside, una porta conduce alla sacrestia e, da qui, al campanile.
Struttura
Muratura perimetrale in pietra mista a mattoni, intonacata e tinteggiata sia internamente che esternamente.
Pianta
Pianta a navata unica, dotata di due cappelle laterali, che diparte dalla cantoria in controfacciata e si conclude con una scarsella absidale quadrangolare. L'area presbiteriale risulta sollevata di un gradino rispetto al resto dell'aula. Sulla parete destra dell'abside, una porta conduce alla sacrestia e, da qui, al campanile e ad altri locali adiacenti. Sulla parete opposta, uno stretto vano viene utilizzato come ripostiglio.
Coperture
L'aula è dotata di una copertura a doppia falda con struttura costituita da capriate, terzere e travicelli in legno e mezzane in cotto. Manto in coppi ed embrici. La scarsella absidale è coperta da una volta a botte intonacata e tinteggiata con un motivo a finti cassettoni. Le cappelle laterali sono dotate di volte a botte, decorate con motivi geometrici.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è realizzata con piastrelle di graniglia di colore chiaro, delle dimensioni di 20x20 cm, poste ortogonalmente alle pareti. Al centro della navata unica, due ricorsi longitudinali di piastrelle nere individuano una sorta di guida che dal portone di accesso conduce all'Altare maggiore. L'area presbiteriale ha una pavimentazione in cementine esagonali bicolori, disposte a formare un motivo a cubi tridimensionali. La zona del coro è pavimentata in cotto con mattonelle a spina di pesce disposte in diagonale, mentre nelle cappelle laterali sono utilizzate cementine esagonali con motivi a stella e decori geometrici. La sacrestia ha pavimento in mattonelle di graniglia delle dimensioni di 25x25 cm, a grana grande.
Elementi decorativi
L'ottocentesca facciata a capanna, completamente intonacata, è caratterizzata da cornici angolari a rilievo che la delimitano lateralmente e da una lunetta decorativa inserita nella parte superiore del prospetto. Il vertice è concluso da un timpano triangolare, profilato da una cornice modanata e aggettante. Nella parte tergale dell'edificio, presso gli angoli esterni, sono inserite due testine animali di epoca medievale, realizzate in marmo scolpito. All'interno, la controfacciata ospita la cantoria in legno e muratura, poggiante su una coppia di colonne tuscaniche in pietra dipinta. Al centro, trova posto l'organo in legno, realizzato dalla Ditta Agati nel 1842. Sulla parete destra, vicino all'ingresso, una nicchia a parete accoglie il fonte battesimale, risultato dell'incauto assemblaggio tra un fusto in marmo riconducibile al XVIII secolo e una vasca marmorea novecentesca. Procedendo lungo le pareti laterali si incontrano, a sinistra, una cornice in marmo ospitante al centro il dipinto ottagonale di Sant'Antonio da Padova con Gesù bambino e, a destra, un gruppo scultoreo entro nicchia rappresentato dalla Madonna Addolorata e dal Cristo morto. Vicino al presbiterio si aprono due cappelle laterali, dedicate al Cristo risorto e alla Madonna delle Grazie e caratterizzate da altari gemelli, costituiti da una mensa settecentesca in pietra serena e da un dossale dipinto. Ogni cappella è dotata di un confessionale a tre fòrnici realizzato in pietra serena ed ascrivibile alla metà del XVIII secolo. L'area presbiteriale, introdotta da un alto arco trionfale, ospita al centro l'Altare maggiore postconciliare. Lungo la parete di fondo si trova il coro ligneo del XIX secolo. Le volte a botte che ricoprono il presbiterio e le cappelle laterali risultano decorate con un motivo a lacunari.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1974-1975)
L'area presbiteriale è stata modificata con l'eliminazione delle balaustre e dell'Altare maggiore preconciliare. Intorno al 1974-1975, al centro del presbiterio è stato realizzato una pedana in marmo rialzata di due gradini, su cui poggia la mensa per la celebrazione liturgica versus populum, formata da un basamento in marmo lavorato a scalpello, a forma di parallelepipedo.
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