chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Marciana
Cascina
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Bartolomeo Apostolo e Michele Arcangelo
Parrocchia dei Santi Bartolomeo Apostolo e Michele Arcangelo
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1972); presbiterio - aggiunta arredo (1985)
970 - 970(citazione intero bene); 1199 - 1199(citazione intero bene); 1424 - 1424(citazione intero bene); 1442 - 1442(citazione intero bene); 1573 - 1575(citazione intero bene); 1596 - 1596(citazione intero bene); 1648 - 1648(restauro intero bene); 1653 - 1653(costruzione cimitero); 1803 - 1863(rifacimento campanile); 1806 - 1806(citazione intero bene); 1820 - 1820(costruzione organo); 1916 - 1916(citazione fonte battesimale); 1972 - 1972(ristrutturazione presbiterio); 1981 - 1982(costruzione fonte battesimale); 1983 - 1983(completamento campanile); 1990 - 1995(rivestimento pareti perimetrali); 2015 - 2015(restauro copertura)
Chiesa dei Santi Bartolomeo Apostolo e Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Bartolomeo Apostolo e Michele Arcangelo <Marciana, Cascina>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Michele e Bartolomeo
S. Bartolomeo Apostolo e Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

970  (citazione intero bene)

La prima attestazione del borgo di Marciana è contenuta in una pergamena conservata nell'Archivio Storico Diocesano di Pisa. Nel documento, datato 12 Aprile 970, il vescovo Alberigo concede a titolo di enfiteusi ai fratelli Ansiprando e Leone la metà dei possedimenti spettanti alla Pieve di San Casciano a Settimo e tra questi anche la villa di Marciana.

1199  (citazione intero bene)

Il nome di San Michele in "Marciana Maiori" è citato per la prima volta in un documento del 28 Dicembre 1199, in cui si parla dell'acquisto di un terreno ubicato presso la chiesa. A quell'epoca il paese dipendeva dal Piviere di San Casciano a Settimo.

1424  (citazione intero bene)

Nel 1424, il popolo di Marciana fu annesso a quello di Sant'Andrea al Pozzale di Fornacette.

1442  (citazione intero bene)

In un canone livellare, rogato da Carlo da Vecchiano nel 1442, è riportata la doppia dedicazione della chiesa di Marciana ai Santi Michele e Bartolomeo Apostolo. L'intitolazione a San Bartolomeo fu qui traslata dalla distrutta chiesa di "Moronis", detta anche di "Selvalunga".

1573 - 1575 (citazione intero bene)

Con atto rogato nel 1575 venne decretata l'unione tra la chiesa dei Santi Michele e Bartolomeo Apostolo di Marciana Maggiore e quella di San Miniato di Marciana Minore (Marcianella).

1596  (citazione intero bene)

L'Arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo emanò un decreto nel 1596 col quale sancì il trasferimento della chiesa di Marciana dal piviere di San Casciano a Settimo a quello di Santa Maria di Cascina. Il provvedimento però sembra non aver mai trovato attuazione.

1648  (restauro intero bene)

A seguito dei lavori di ingrandimento dell'edificio condotti per volontà del parroco Antonio di Luigi Rossi, la chiesa fu benedetta nel 1648.

1653  (costruzione cimitero)

Un nuovo cimitero fu costruito dietro la chiesa di Marciana sul lato di tramontana e fu benedetto il 1° Ottobre 1653.

1803 - 1863 (rifacimento campanile)

Intorno ai primi anni del XIX secolo, si rese necessario l'abbattimento del pericolante campanile a vela, di cui era dotata originariamente la facciata della chiesa, e la ricostruzione di una nuova torre campanaria, da realizzarsi su progetto dell'Ing. Caioli. Per l'occasione, le due antiche campane furono vendute e ne furono acquistate all'asta altre tre: due provenienti dalla soppressa chiesa dei Santi Cosimo e Damiano di Pisa e realizzate da Balduccio di Pistoia, e una terza della chiesa di San Sebastiano in Kinzica, opera di Bartolomeo Pisano datata 1248. Nel 1863, a seguito di nuovi lavori per l'ingrandimento del campanile, si decretò la vendita delle tre campane sopraccitate e l'installazione di nuove. Una sola di queste, quella di Bartolomeo Pisano, sopravvisse e fu venduta a Firenze, mentre le restanti furono fuse.

1806  (citazione intero bene)

Nei primi anni dell'Ottocento, il parroco di Marciana Don Ercolini acconsentì a cedere alla chiesa di Crespina una tavola trecentesca raffigurante San Michele Arcangelo, attribuita alla scuola di Giotto (Bernardo Daddi), in cambio di una moderna pianeta in broccato.

1820  (costruzione organo)

Nel 1820 Benedetto Tronci da Pistoia realizzò l'organo per la chiesa di Marciana. La cassa in legno, invece, venne costruita da Paolo Zaccagnini.

1916  (citazione fonte battesimale)

Nel 1916 la chiesa di Marciana fu elevata a chiesa battesimale. In mancanza di un fonte vero e proprio si utilizzò la pila per l'acquasanta.

1972  (ristrutturazione presbiterio)

Nel 1972 furono eseguiti i lavori di ristrutturazione dell'area presbiteriale su progetto dell'Architetto Gaetano Nencini. Il nuovo altare venne riconsacrato dall'Arcivescovo Benvenuto Matteucci.

1981 - 1982 (costruzione fonte battesimale)

Lo scultore Luciano Fain di Pietrasanta costruì il nuovo fonte battesimale in marmi policromi.

1983  (completamento campanile)

Nel 1983 vengono installati sul campanile gli orologi donati dai coniugi Salvini in memoria del figlio Francesco.

1990 - 1995 (rivestimento pareti perimetrali)

Intorno agli anni Novanta del '900, sulle pareti perimetrali interne della chiesa è stata applicata una balza di rivestimento in lastre di travertino lucido per un'altezza di circa 150 cm, per scongiurare il fenomeno di umidità di risalita che affligge le murature. Lo stesso intervento è stato effettuato esternamente alla base della facciata principale.

2015  (restauro copertura)

Nel 2015 è stato eseguito il restauro della copertura della chiesa e dell'adiacente canonica. L'intervento ha permesso di impermeabilizzare le strutture mediante una guaina bituminosa pre-accoppiata ad un pannello isolante. Contemporaneamente si è proceduto al rifacimento dell'intonaco esterno sulla facciata esposta a sud, particolarmente soggetto ad umidità di risalita.
Descrizione

Situata a margine di via Macchiarella, la chiesa dei Santi Michele e Bartolomeo si affaccia su un piccolo sagrato pavimentato con lastre di pietra, in continuità con l'annessa canonica. La facciata a capanna, intonacata e tinteggiata, è caratterizzata da un portale d'ingresso con cornice in pietra serena. Al centro e al vertice della parete campeggiano due bassorilievi: uno tondo raffigurante la Madonna con bambino e l'altro includente il monogramma di Cristo. Presso la base della facciata è stata creata una balza di rivestimento in lastre di travertino per mitigare i problemi di umidità di risalita che affliggono gli intonaci. Nel punto di intersezione fra la chiesa e la canonica sorge l'ottocentesco campanile, dotato di orologio. La torre, intonacata nella parte inferiore, è caratterizzata da una cella campanaria rivestita in mattoni faccia-vista e pietre angolari. Internamente, la navata unica è conclusa da un arco trionfale che immette nel presbiterio quadrangolare. Ai lati dell'area presbiteriale si trovano due locali destinati ad accogliere la sacrestia e un vano ad uso magazzino.
Struttura
Muratura mista in pietre e mattoni, intonacata e tinteggiata su ambo i lati.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, conclusa da un arco trionfale che immette nel presbiterio quadrangolare. A sinistra e a destra dell'area presbiteriale si aprono rispettivamente la sacrestia ed un locale ad uso magazzino. Cantoria in controfacciata, sorretta da colonne.
Coperture
Navata coperta con capriate in legno, terzere, travicelli e scempiato di mezzane in cotto. Abside quadrangolare coperto con volta a vela dipinta.
Pavimenti e pavimentazioni
Lungo la navata, la pavimentazione è in battuto di graniglia bicolore, mentre il presbiterio, rialzato di tre gradoni rispetto all'aula, è realizzato in lastroni rettangolari di pietra serena.
Elementi decorativi
La facciata a capanna presenta un portale d'ingresso con cornice in pietra serena, decorata da due rosette scolpite presso gli angoli superiori. Al di sopra dell'entrata principale è inserito un tondo lavorato a bassorilievo della Madonna con Gesù bambino, raffigurati entro una ricca corona di frutti, spighe e grappoli d'uva. Al vertice, un secondo bassorilievo dal profilo mistilineo ospita il Cristogramma. All'interno, la controfacciata è occupata dalla cantoria in muratura dipinta che accoglie al centro l'organo, opera del pistoiese Benedetto Tronci del 1820. Presso l'ingresso, sulla parete destra, è collocato il fonte battesimale in marmi policromi, realizzato dallo scultore pietrasantino Luciano Fain nel 1981. A metà della navata, si fronteggiano due altari laterali in pietra serena dipinta: quello di destra, originariamente intitolato a San Pietro d'Alcantara, ospita oggi un moderno dipinto raffigurante Santa Teresa di Lisieux (1926), mentre in quello di sinistra, dedicato alla Madonna del Soccorso, è esposto un dipinto seicentesco della Madonna incoronata tra i Santi Michele Arcangelo e Bartolomeo Apostolo. In prossimità degli altari sono inseriti in parete due confessionali a tre fornici, realizzati nel Settecento e completati dell'arredo ligneo nel 1966, su disegno di Ezio Poldaretti. Ai lati dell'arco trionfale, sono inserite entro nicchie le due statue in marmo bianco di San Michele e di San Bartolomeo, realizzate dallo scultore pietrasantino Ferdinando Palla nel 1916. L'area presbiteriale, completamente ristrutturata negli anni Settanta, accoglie, al centro, l'Altar maggiore in pietra serena e, lungo le pareti, il coro ligneo. Ambone e piedistallo per il tabernacolo completano il presbiterio dal 1985. Sulla parete di fondo, infine, campeggia una vetrata artistica raffigurante la Madonna immacolata, opera della Ditta Quentin di Firenze.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
Nel 1972, su iniziativa del parroco Don Moreno Bargagna e su progetto dell'architetto Gaetano Nencini, si procedette alla rimozione dell'altare preconciliare, alla realizzazione della nuova pavimentazione in pietra serena e all'inserimento della nuova mensa 'versus populum', anch'essa eseguita in pietra serena. Addossato alle pareti del presbiterio, fu collocato il coro, con alti pannelli in legno al naturale.
presbiterio - aggiunta arredo (1985)
Nel 1985 furono inseriti, a destra e a sinistra dell'arco trionfale, l'ambone in pietra serena e legno scolpito e la base di sostegno del tabernacolo realizzata in diorite e legno.
Contatta la diocesi