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Filettole
Vecchiano
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Maurizio e Bibbiana
Parrocchia dei Santi Maurizio e Bibbiana
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1990-1995)
IX - IX(citazione intero bene); XII - XII(citazione intero bene); XIII - XIII(citazione intero bene); XIII - XIV(costruzione campanile); XIV - XIV(citazione intero bene); 1828 - 1829(restauro intero bene); 1932 - 1932(completamento campanile); 1990 - 1990(restauro copertura); 2002 - 2005(restauro intero bene); 2011 - 2011(restauro campanile)
Chiesa dei Santi Maurizio e Bibbiana
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Maurizio e Bibbiana <Filettole, Vecchiano>
Altre denominazioni SS. Maurizio e Bibbiana
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

IX  (citazione intero bene)

La prima attestazione dell'esistenza della della chiesa di San Maurizio "de loco Filectule"è contenuta in una pergamena della Cattedrale di Lucca risalente all'886.

XII  (citazione intero bene)

La chiesa rimase sotto la giurisdizione della diocesi di Lucca fino al 1139, quando l'Imperatore Corrado III la concesse agli Arcivescovi pisani.

XIII  (citazione intero bene)

Nelle Decime del 1276-1277, la chiesa di San Maurizio compare sotto la giurisdizione della Pieve di Rigoli.

XIII - XIV (costruzione campanile)

Il campanile fu eretto tra il XIII e il XIV secolo. La mancanza di dati strutturali significativi non permette di stabilire con più precisione il periodo di erezione della torre. Tuttavia, la critica sostiene che la pietra di Filettole, con la quale è costruita la struttura, fu cavata solo a partire dal XIII secolo e che la decorazione a denti di sega che la caratterizza compare tra il XIII e il XIV secolo.

XIV  (citazione intero bene)

Verso la metà del XIV secolo, la chiesa di Filettole ottenne il fonte battesimale e divenne essa stessa pieve.

1828 - 1829 (restauro intero bene)

Tra il 1828 e il 1829 la chiesa fu completamente ristrutturata. Probabilmente in questa fase la chiesa subì un allungamento verso Ovest e fu completata con la costruzione della facciata attuale e con la sopraelevazione dei prospetti laterali di quasi il doppio dell'altezza.

1932  (completamento campanile)

Nel 1932 la torre campanaria fu elevata e dotata di merlatura sommitale.

1990  (restauro copertura)

Negli anni Noventa del Novecento, la chiesa fu sottoposta a un intervento di consolidamento e restauro delle coperture.

2002 - 2005 (restauro intero bene)

Tra il 2002 e il 2005, la chiesa è stata sottoposta da un consolidamento statico e restauro strutturale della chiesa

2011  (restauro campanile)

Nel 2011 è stato eseguito il restauro architettonico e il consolidamento della torre campanaria.
Descrizione

La chiesa di San Maurizio sorge al centro del paese di Filettole, frazione del Comune di Vecchiano, posto sulla riva destra del fiume Serchio. Già ricordata nel IX e X secolo tra i beni della Cattedrale lucchese, la struttura è stata più volte ampliata e modificata e ha conservato alcune tracce dell'edificio originale sul fianco Sud. Infine, nel 2015, la chiesa è stata oggetto di restauro e consolidamento statico, a causa di gravi lesioni alle strutture portanti. La facciata a capanna è costituita da conci irregolari di pietra arenaria e calcarea a faccia-vista, delimitata lateralmente da due paraste angolari a sostegno del frontone profilato da cornici modanate e aggettanti. Al centro del prospetto si apre il portale principale, incorniciato da stipiti e architrave in pietra e sormontato da un timpano triangolare. Il fianco sinistro, libero, in parte intonacato ed in parte realizzato in conci di pietra e mattoni, è dotato di tre finestre alte di forma rettangolare e di un accesso secondario. Alla parte inferiore del prospetto destro sono addossati i locali della sacrestia e delle aule parrocchiali, mentre nella parte superiore si aprono le tre finestre corrispondenti a quelle del lato opposto. La parte tergale dell'edificio, costruita in aderenza con il fabbricato della canonica e delle aule parrocchiali, è caratterizzata dalla presenza sul lato sinistro del campanile. La torre, a base quadrata, è costituita da due ordini: il primo, privo di aperture, è realizzato con conci di pietra locale a faccia vista, mentre il secondo, completamente intonacato, accoglie la cella campanaria dotata di monofore di varie dimensioni. Al vertice la struttura è conclusa da una copertura piana decorata da una cornice merlata. All'interno, la chiesa si presenta a navata unica con abside rettangolare introdotto da arco trionfale. Dalla parete di fondo dell'abside si accede alla canonica, mentre dalla parete sinistra dell'aula si raggiunge la sacrestia.
Struttura
Muratura portante costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio. I paramenti murari esterni risultano in parte intonacati e in parte in pietra lasciata a faccia vista.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica con abside rettangolare introdotto da arco trionfale. Nell’abside è presente una porta di collegamento tra la canonica e la chiesa. La sacrestia è accessibile da una porta posta sul lato sinistro dell’aula.
Coperture
La navata presenta una copertura costituita da una successione alternata di tre volte a vela e di due volte a crociera. Nella seconda volta a vela a partire dalla controfacciata si inserisce una piccola cupola ovoidale affrescata. L’abside è caratterizzata da un catino semisferico sorretto da due pennacchi, anch'esso dipinto. La sacrestia ha una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata è costituita da una pavimentazione a quadroni di marmo bianco e bardiglio disposto a losanga. L'area presbiteriale e l’abside presentano una pavimentazione in marmo formata da elementi di forma rettangolare. La sacrestia è caratterizzata da una pavimentazione in cotto con mattonelle rettangolari.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, costituita da conci irregolari di calcare e pietra arenaria, ospita al centro il portale d'ingresso principale, sormontato da un timpano triangolare e caratterizzato da un architrave inciso con la data "AD MDCCCXXIX". A filo dello stipite destro trova posto una bussola per le elemosine in pietra arenaria, riconducibile al XVII secolo. Sopra l'ingresso, un'epigrafe in marmo bianco datata 1829, ricorda la ristrutturazione dell'edifico sacro. Sul paramento murario di sinistra si inserisce un piccolo frammento di sarcofago romano in marmo di Carrara, decorato da strigilature e da una figura femminile presso l'estremità. Internamente la navata unica, intonacata e tinteggiata, è scandita da una serie paraste ornate da capitelli corinzi che suddividono l'aula in cinque campate. La controfacciata è occupata dalla cantoria in legno settecentesca, appartenente al soppresso monastero di San Giacomo a Lucca, al centro della quale campeggia l'organo a canne, realizzato da Domenico Pucci nel 1817. A destra dell'ingresso, è collocata un'acquasantiera a colonna settecentesca in marmo bianco, inserita entro nicchia e riutilizzata come fonte battesimale. Al di sopra, è esposta una formella in terracotta raffigurante il Battesimo di Gesù Cristo, eseguita da Mario Bertini nella seconda metà del XX secolo. Dello stesso autore anche le stazioni della via crucis disposte lungo le pareti dell'aula e la scultura della Pietà inserita in una nicchia della parete sinistra. Due dipinti murali di Enrico Fornaini datati 1976-77 decorano le pareti laterali: le "Opere di Misericordia" e il "Miracolo del Crocifisso". A metà della navata si fronteggiano due altari laterali: quello di sinistra, datato 1699 e dedicato alla Madonna del Rosario, è costituito da una mensa in muratura dipinta con gradini e tabernacolo intronizzato in marmi policromi e da un dossale, anch'esso in muratura dipinta, caratterizzato da due colonne laterali e da un frontone ricurvo spezzato con simbolo di San Bernardino al vertice. Al centro, una nicchia ospita la statua lignea seicentesca della Madonna con Gesù bambino, circondata da una coperta dipinta da Pier Francesco Varchesi della fine del XVII secolo, con le figure dei santi Giovanni Battista, Bibbiana, Domenico, Giacomo, Ranieri, Anna, Giuseppe, Rocco e angeli. Sulla parete opposta, l'altare del Santissimo Sacramento è caratterizzato da una struttura in muratura dipinta riconducibile alla fine del Seicento e da una mensa con gradini e tabernacolo in marmo, ricostruita nel corso del XX secolo. Al centro del dossale è esposto in teca un crocifisso ligneo del XVI/XVII secolo. Sulla parete sinistra, sopra la porta di accesso alla sacrestia, si conserva un pulpito ottocentesco, sormontato da un baldacchino in legno. La zona presbiteriale, delimitata da una balaustra in marmo, è introdotta da un arco trionfale sorretto da due colonne binate: al centro trova posto l'Altare maggiore postconciliare, affiancato dal leggio, dal tabernacolo e da un fonte battesimale riassemblato con parti eterogenee. Lungo la parete di fondo dell'abside si dispone il coro ligneo datato 1810 e, al di sopra, si sviluppa un articolato dipinto murale eseguito da Luigi Ademollo tra il 1828 e il 1829. Nella parte inferiore sono dipinte un'ampia lunetta centrale con il Martirio di San Maurizio e due mezze-lunette con il Martirio di Santa Bibbiana e con San Francesco che predica alle genti. Tra l'una e l'altra sono dipinte le figure di San Tommaso e Sant'Agostino. Nella calotta absidale è rappresentato un ampio dipinto della Trinità e la gloria dei santi. Della stessa mano è la cupoletta affrescata al centro della navata, che riproduce l'Incoronazione della Madonna.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990-1995)
L'adeguamento liturgico ha comportato la sostituzione dell'Altare maggiore preconciliare con una mensa moderna per la celebrazione versus popolum, costituita da un ripiano in marmo bianco sostenuto da un basamento in marmo giallo. Sul lato destro del presbiterio è collocato il leggio marmoreo, mentre sulla sinistra si trovano il tabernacolo, caratterizzato da un novolario in marmo bianco posto su alto basamento in marmo giallo, e il fonte battesimale con vasca rettangolare di reimpiego su base in marmo venato e giallo.
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