chiese italiane
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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Vittoria Apuana
Forte dei Marmi
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta e S. Francesco
Parrocchia dei Santi Maria Assunta e Francesco
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2014-2016)
1891 - 1991(preesistenze intorno); 1920 - 1920(preesistenze intorno); 1924 - 1924(progettazione intero bene); 1926 - 1926(progettazione intero bene); 1926 - 1926(inizio lavori intero bene); 1926 - 1948(cantiere intero bene); 1926 - 1948(progettazione intero bene); 1932 - 1951(citazione intero bene); 1933 - 1933(completamento intero bene); 1943 - 1943(citazione intero bene); 1962 - 1962(completamento intorno); 2009 - 2010(ristrutturazione sagrato)
Chiesa dei Santi Maria Assunta e Francesco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Maria Assunta e Francesco <Vittoria Apuana, Forte dei Marmi>
Altre denominazioni S. Maria Assunta e S. Francesco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze versiliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1891 - 1991 (preesistenze intorno)

Il paese di Vittoria Apuana prende il nome dal suggerimento dell'architetto fiorentino Adolfo Coppedè per distinguerla dalle altre due frazioni del comune di Forte dei Marmi, Vaiana e Caranna. L'abitato prende origini da una fabbrica di materiali esplosivi destinati alle cave di marmo, costruita alla fine dell'800 nella zona fino allora spopolata dalla SIPE di Milano (Società Italiana Prodotti Esplodenti).

1920  (preesistenze intorno)

Con l'arrivo della Prima guerra mondiale, la fabbrica fu convertita alla produzione di munizioni belliche, ma già nel 1920 un decreto governativo impose la chiusura della SIPE ed impose l'allontanamento dello stabilimento dal centro abitato: i beni vennero messi in vendita e i terreni lottizzati dalla Società Anonima Cooperativa Vittoria Apuana.

1924  (progettazione intero bene)

Nel 1924, uno dei terreni di proprietà della ex-SIPE fu donato per la costruzione della nuova chiesa.

1926  (progettazione intero bene)

Mentre il 2 febbraio 1926 il padre principale dei Cappuccini di Lucca chiedeva il permesso al padre generale dell'Ordine di poter costruire un seminario a Vittoria Apuana, qualche mese più tardi, padre Lodovico Coppedè avviava le pratiche necessarie per ottenere i permessi necessari dal comune di Forte dei Marmi.

1926  (inizio lavori intero bene)

Il 28 agosto 1926, l'Arcivescovo di Pisa Card. Pietro Maffi inaugurò la posa della prima pietra.

1926 - 1948 (cantiere intero bene)

Il cantiere della nuova chiesa, iniziato nel 1926, fu interrotto più volte sia per mancanza di fondi sia a causa dalle vicende della Seconda guerra mondiale. I lavori ripresero solamente nel 1944 e furono completati definitivamente due anni dopo.

1926 - 1948 (progettazione intero bene)

La fabbrica della nuova chiesa fu affidata alla ditta costruttrice dei fratelli Pierini di Forte dei Marmi, sotto la direzione dell'ingegnere Mario Cattaneo e dal professore Mazzei.

1932 - 1951 (citazione intero bene)

La parrocchia di San Francesco e Santa Maria Assunta fu istituita nel 1932 e riconosciuta civilmente l'11 gennaio 1951.

1933  (completamento intero bene)

Il 27 giugno 1933, padre Ceccardo da Carrara, superiore provinciale dell'Ordine, chiese a Mussolini un contributo per terminare la costruzione della chiesa ed ottenne lire mille.

1943  (citazione intero bene)

La nuova chiesa di Vittoria Apuana fu consacrata il 31 luglio 1943 da Mons. Leone Ossola vescovo di Harrar in Etiopia.

1962  (completamento intorno)

Nel 1962, venne collocata al centro della piazza antistante la chiesa la statua di San Francesco, opera dello scultore Arturo Dazzi.

2009 - 2010 (ristrutturazione sagrato)

Tra il 2009 e il 2010 è stato realizzato il progetto di riqualificazione del sagrato della chiesa.
Descrizione

La chiesa di San Francesco e Santa Maria Assunta sorge nel centro dell'abitato di Vittoria Apuana, sito a nord del comune di Forte dei Marmi e ad esso contiguo. L’edificio sacro fu costruito a partire dal 1926 e completato definitivamente solo nel 1948, a causa della irreperibilità dei fondi necessari alla prosecuzione dei lavori e degli eventi legati alla Seconda guerra mondiale. Il complesso parrocchiale, perfettamente inserito nel tessuto urbano circostante, è costituito dal corpo di fabbrica della chiesa e dai locali del convento che si sviluppano lungo il fianco sinistro di quest'ultima e che includono anche il chiostro centrale. Il fianco destro del tempio risulta libero, costeggiato da via Padre Ignazio da Carrara, mentre la parte tergale e l'ala convenutale sono rivolti verso via Trieste. La facciata principale prospetta sull'ampia piazza dedicata a San Francesco, realizzata nel 2010, pavimentata con masselli autobloccanti e conclusa da due aiuole rettangoli tenute a prato. Il prospetto, caratterizzato da un profilo a salienti, si presenta slanciato in altezza, scandito da quattro grandi paraste in muratura intonacata e tinteggiata, che tripartiscono il paramento in mattoni lasciati a faccia-vista. Il corpo centrale appare suddiviso in due ordini da una spessa cornice marmorea, ornata nella parte inferiore da un motivo ad archetti: nella parte inferiore si apre il portale maggiore dotato di protiro, mentre nella parte superiore si inserisce una grande trifora marmorea cimata da una ghiera aggettante. Le ali laterali accolgono i due portali laterali archivoltati, sormontati ciascuno da un'alta monofora incorniciata in marmo. Al vertice del prospetto, il profilo di gronda dentellato è sottolineato da una loggetta cieca con archetti impostati su colonnini in marmo. Sul lato sinistro dell'abside, fissata alla copertura, si erge un'incastellatura metallica coperta da una lamiera sagomata a due spioventi, che funge da campanile. Internamente, la chiesa si presenta a pianta basilicale, suddivisa in tre navate da due file di quattro colonne e di un pilastro per parte. La navata centrale è conclusa da un'abside poligonale, mentre quelle laterali terminano con due cappelle laterali, anch'esse poligonali. La sacrestia si raggiunge tramite una porta aperta sul lato destro dell’abside.
Struttura
Non ci sono porzioni prive di intonaco o di rivestimento che rendano possibile stabilire la composizione delle murature: la facciata principale è rivestita da laterizi a faccia vista con disposizione “alla senese”, scompartiti da paraste intonacate e tinteggiate. La stessa composizione è presente sul prospetto destro e su quello sinistro in corrispondenza della porzione non prospettante sul chiostro del convento. La restante parte è infatti semplicemente intonacata e tinteggiata. Anche la parte tergale risulta intonacata, ma in questo caso l’intonaco è tinteggiato ad imitazione del rivestimento in laterizio di tutta la chiesa.
Pianta
Schema planimetrico a tre navate, scompartite da quattro colonne e da un pilastro per parte. La navata centrale è conclusa da un'abside poligonale affiancato da due cappelle, anch'esse a pianta poligonale, aperte in testa alle navate laterali. Nel cleristorio, sopra le archeggiature, si inseriscono grandi trifore a suggerire l'immagine di un ideale matroneo. Una porta collocata sul lato destro dell’abside conduce alla sacrestia, mentre un’altra aperta sul lato opposto porta ad un locale definito “cereria”, utilizzato come magazzino. Da qui, per il tramite di una scaletta, si scende nel chiostro del convento, posto a quota inferiore. Sopra la sacrestia si trova un locale ad uso magazzino raggiungibile con una scaletta a chiocciola metallica. Anche sopra la cereria si trova un magazzino, raggiungibile dai locali dell'adiacente convento.
Coperture
La navata maggiore presenta una copertura a doppia falda con struttura costituita da capriate, terzere e travicelli in legno, e da tavelle in cotto. Le navate laterali sono invece ad unica falda con struttura costituita da piccole capriate senza monaco e saettoni, terzera centrale e travicelli in legno e tavelle in cotto. Stessi materiale e struttura (ad eccezione delle capriate) per la zona absidale. Le cappelle adiacenti al presbiterio sono coperte con volte a padiglione poligonale in muratura intonacata e tinteggiata.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione delle navate è costituita da quadrotti in marmo bianco e bardiglio, posati a scacchiera e disposti in diagonale rispetto alle pareti. Questa tessitura è contenuta all’interno di ampi rettangoli bordati da fasce in marmo del tipo sopradescritto che si sviluppano in corrispondenza delle colonne. Al centro della navata maggiore si trova una "guida" che collega l'ingresso col presbiterio, costituita da piastrelle più piccole in marmo bianco e bardiglio disposte a creare un motivo geometrico. La pavimentazione del presbiterio è formata da una trama di marmi policromi disposti a formare un motivo a reticolo. Nel coro ritorna il pavimento a quadri marmorei bianchi e grigi, disposti a losanga. La sacrestia presenta una pavimentazione in quadroni di marmo ad effetto palladiana bianca con commenti neri.
Elementi decorativi
La facciata a salienti con paramento in cotto a faccia-vista è tripartita da quattro spesse lesene rifinite ad intonaco giallo. La parte centrale del prospetto è suddivisa in due ordini da una spessa cornice marmorea, ornata nel perimetro inferiore da una serie di archetti pensili: nella parte inferiore si apre il portale principale con protiro in marmo, decorato da un tondo lavorato a mosaico raffigurante l'emblema dell'Ordine francescano, mentre nella parte superiore si inserisce un'ampia trifora inserita sotto una cornice centinata in marmo. I corpi laterali del prospetto presentano ciascuno un portale archivoltato sormontato da un'alta monofora. Le lunette dei tre portali sono impreziosite da tre moderni mosaici con le figure della Madonna Assunta tra angeli, al centro, e i santi Pietro e Paolo, ai lati. All'interno la chiesa si presenta suddivisa in tre navate da due file di archi a tutto sesto, impostati su colonne in breccia con capitello scolpito. Sopra le archeggiature si inseriscono ampie trifore ciascuna inscritta sotto un'unica cornice centinata. Sia le pareti delle navate laterali sia quelle che costituiscono il cleristorio risultano intonacate e tinteggiate, ma le prime risultano rivestite da perlinato in legno per un'altezza di circa due metri da terra. La controfacciata è occupata dalla moderna bussola d'ingresso in legno, vetro e metallo, ai lati della quale trovano posto due acquasantiere in marmo bianco datate 1996 e 1998. Sulla parete destra, in corrispondenza della prima campata, è collocato il fonte battesimale in marmo bianco con coperchio bombato in rame, cinto da un cancellino metallico e sormontato da un dipinto raffigurante il Battesimo di Gesù, opera di Ercole Ferrari del 1959. Le navate laterali ospitano quattro nicchie a parete in cui sono esposte le statue di Santa Rita e Santa Elisabetta a destra, San Felice e Sant'Antonio da Padova, a sinistra. Schema analogo anche per i confessionali a tre fornici eseguiti in breccia, con rivestimento ligneo. L'area presbiteriale, rialzata di tre gradini rispetto al resto dell'aula, ospita al centro l'Altar maggiore preconciliare, realizzato in marmo bianco con intarsi in marmi policromi, breccia ed onice. La mensa è sorretta da sei colonnini in marmo giallo ed è caratterizzata da un paliotto con tondo centrale eseguito a mosaico, raffigurante l'emblema dell'Ordine francescano. L'alto gradino che costituisce il dossale ingloba il taberancolo intronizzato, entrambi riccamente intarsiati. Sulla parete di fondo, campeggia l'organo a canne, sospeso sopra le panche del coro che seguono il profilo poligonale dell'abside, mentre sulle specchiature laterali si inseriscono due vetrate artistiche eseguite a Firenze, raffiguranti San Francesco d'Assisi e la Madonna Assunta. A destra del presbiterio si inserisce la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes, introdotta da balaustra marmorea: l'altare, realizzato in marmo bianco e rosso, è dotato di tabernacolo intronizzato e caratterizzato dallo stemma mariano al centro del paliotto. Il postergale rappresenta la ricostruzione della grotta di Lourdes, in pietra a spacco e concrezioni, su cui si dispongono le statue della Madonna e di Bernadette. Sul lato opposto si trova la cappella del Sacro Cuore di Gesù, anch'essa protetta da balaustra d'ingresso. L'altare è costituito da una mensa con tabernacolo intronizzato in marmo bianco e breccia con intarsi in marmi policromi, e da un dossale a forma di edicola cuspidata con colonnini laterali che ospita al centro la moderna statua del Sacro cuore di Gesù.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2014-2016)
L'intervento di adeguamento liturgico ha comportato lo smontaggio del cancelletto e della parte frontale delle balaustre in marmo e la loro diversa ricollocazione all'interno dell'aula. Tali elementi non hanno subìto modifiche, mantenendo inalterata la loro forma e la loro riconoscibilità, così da permettere un'eventuale ricollocazione nella sede originaria. Il nuovo altare maggiore, posto davanti a quello preconciliare, è costituito da una mensa in marmo poggiante su un blocco parallelepipedo in breccia di Capraia (materiale già presente in chiesa), appena sollevato da terra. Dello stesso materiale anche l'ambone e la sede, che trova una posizione frontale rispetto all'aula, collocata tra la nuova mensa e il vecchio altare.
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