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Campo
San Giuliano Terme
Pisa
chiesa
parrocchiale
Ss. Giusto e Bartolomeo
Parrocchia dei Santi Giusto e Bartolomeo
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
780 - 780(citazione intero bene); 1179 - 1179(rifacimeno intero bene); 1400 - 1499(citazione intero bene); 1823 - 1823(rifacimento intero bene); 1875 - 1875(committenza presbiterio); 1949 - 1949(rifacimento navata); 1968 - 1968(ristrutturazione intero bene); 1978 - 1978(completamento presbiterio); 2014 - 2015(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Giusto e Bartolomeo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Giusto e Bartolomeo <Campo, San Giuliano Terme>
Altre denominazioni Ss. Giusto e Bartolomeo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

780  (citazione intero bene)

Il primo documento in cui viene menzionato San Giusto "ad Campora" risale al 780 e riporta la notizia secondo la quale la chiesa era di patronato dei fondatori della Badia di San Savino.

1179  (rifacimeno intero bene)

Appartenente al Piviere di Caprona, la chiesa fu ricostruita nel 1179.

1400 - 1499 (citazione intero bene)

Nel corso del XV secolo, San Giusto assunse le funzioni plebane di Santa Giulia di Caprona.

1823  (rifacimento intero bene)

L'odierna struttura della chiesa risale al 1823.

1875  (committenza presbiterio)

L'Altare maggiore in marmi policromi fu costruito nel 1875 per volontà ed impegno della Compagnia del Santissimo Sacramento e della Congregazione della Madonna.

1949  (rifacimento navata)

Durante i festeggiamenti per la Solennità della Madonna del Carmine, il 17 luglio 1949, i parrocchiani di Campo donarono alla chiesa il pavimento a quadroni in marmo bianco e nero, a perenne memoria del XXV anno di sacerdozio del loro pievano Don Ruffo Fratini.

1968  (ristrutturazione intero bene)

Numerosi lavori di ristrutturazione furono condotti intorno al 1968 e riguardarono l'imbiancatura della chiesa, la coloritura e doratura delle cornici, la verniciatura dei confessionali, la coloritura del fonte battesimale e l'apertura di 4 finestre in ferro e vetro colorato.

1978  (completamento presbiterio)

Intorno al 1978, fu costruita una "finta parete" nell'area presbiteriale, alle spalle del vecchio altare, al fine di ospitare la sacrestia.

2014 - 2015 (restauro intero bene)

Restauro e risanamento conservativo del complesso parrocchiale.
Descrizione

La Chiesa, menzionata nei documenti più antichi con il titolo di San Giusto "ad Campora", sorge nel Val d'Arno pisano, sulla riva destra del fiume. Viene menzionata per la prima volta in una pergamena del 780, di non comprovata autenticità, nella quale risulta compresa nell'ampia dotazione della Badia di S. Savino in Cerasiolo. Appartenente al Piviere di Santa Giulia di Caprona, ne assunse le funzioni plebane nel corso del XV secolo. L’edificio attuale, risalente al 1823, è caratterizzato da una facciata a capanna intonacata, coronata da un frontone triangolare profilato da cornice modanata, e incorniciata da due lesene angolari lisce. Al centro, si apre il portale d'ingresso principale con timpano triangolare, costituito da blocchi squadrati di pietra calcarea che intervengono anche a delineare l'alto zoccolo alla base della facciata. Al di sopra, è inserita in parete una lunetta cieca con mensola sorretta da quattro peducci. Sui fianchi della chiesa, si aprono finestre a lunetta, dotate di infissi in ferro e vetro. Quelle in corrispondenza dell'abside risultano invece tamponate con mattoni a vista disposti a coltello. Sul lato destro, inserita tra il corpo della chiesa e quello della canonica, sorge la torre campanaria a base quadrata con terminazione a cuspide piramidale, dotata di cella campanaria aperta sui quattro lati tramite monofore. Internamente, l'aula rettangolare a navata unica, sormontata da un soffitto a capriate, è conclusa da un arco trionfale che introduce al presbiterio, caratterizzato da un abside quadrangolare con volta a crociera.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio all’interno. Tutte le murature si presentano intonacate e in buono stato di conservazione, fatta eccezione per alcune zone dove sono presenti infiltrazioni di acqua meteorica dalla copertura.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica conclusa da arco trionfale che immette nell'abside quadrangolare, parzialmente oscurato per ospitare la sacrestia. Cantoria in controfacciata.
Coperture
Copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da cinque capriate. Abside coperto da volta a crociera in laterizio, completamente intonacata. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a quadroni in marmo bianco e bardiglio su tutte le superfici calpestabili all’interno della chiesa.
Elementi decorativi
In controfacciata, la chiesa ospita la cantoria decorata con motivi ottocenteschi, su cui è collocato l'organo in legno dipinto, profilato d'oro, risalente anch'esso del XIX secolo. Addossate alle colonne d'ingresso, trovano posto due acquasantiere settecentesche in marmo bianco. Sulla parete sinistra, una nicchia semicircolare accoglie il moderno fonte battesimale. Lungo la navata, quattro altari laterali in muratura dipinta. Due confessionali a parete con corpo a tre fornici, completamente rintonacati, concludono la navata. La due balaustre in marmo che cingono l'area presbiteriale introducono l'Altar maggiore realizzato dalla Compagnia del SS.mo Sacramento e da quella della Congregazione della Madonna nel 1875.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
L'adeguamento liturgico riguarda l'aggiunta di un ambone e di una mensa mobile in legno per la celebrazione liturgica, collocata di fronte all'altare preconciliare.
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