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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pordenone
Concordia - Pordenone
chiesa
sussidiaria
Santa Maria degli Angeli
Parrocchia di San Marco Evangelista
Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1980); ambone - aggiunta arredo (1980)
XIV - XIV(costruzione intero bene); XVI - XVI(costruzione portale); XVII - XVII(ampliamento coro); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); XIX - XIX(costruzione portale laterale); XX - XX(ricostruzione copertura); XX - XX(restauro intonaci); XX - XX(restauro intero bene ); XXI - XXI(restauro copertura); 2003 - 2003(restauro soffitto); 2016 - 2016(restauro porta laterale)
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria degli Angeli <Pordenone>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

Nel 1309 la chiesa venne edificata ad opera della confraternita dei Battuti insieme con l’annesso ospitale.

XVI  (costruzione portale)

Nel 1510 viene realizzato, sulla facciata, il portale in pietra opera di Giovanni Antonio Pilacorte.

XVII  (ampliamento coro)

Nel XVII vennero realizzati interventi di ristrutturazione ed ampliamento dell’area presbiterale.

XVIII  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1760 sono stati effettuati interventi di ampliamento, sopraelevazione, chiusura delle cappelle laterali, ridefinizione degli interni secondo canoni neoclassici.

XIX  (costruzione portale laterale)

Nel 1861 posa del portale laterale del 1555 proveniente dell’ospitale dei Battuti e donato da Pietro Rigutti.

XX  (ricostruzione copertura)

Nel 1946 sono stati realizzati interventi di ripristino dei soffitti a seguito dei bombardamenti del 1944 che causarono il crollo della copertura compreso il soffitto affrescato nel ‘700 da Pietro Venier.

XX  (restauro intonaci)

Tra il 1963 e il 1967 vennero effettuati interventi di restauro con la messa in luce dei cicli pittorici interni e la rimozione dell’intonacatura esterna ed il ripristino dell’aspetto originario.

XX  (restauro intero bene )

Negli anni ’70 con assistenza della Sovrintendenza la chiesa fu restaurata con un intervento generale.

XXI  (restauro copertura)

Negli anni 2000 sono stati eseguiti lavori di restauro della copertura con il consolidamento delle orditure lignee primarie e secondarie, ripristino della mantellata, revisione della lattoneria.

2003  (restauro soffitto)

E' stato eseguito il restauro del soffitto dell’aula.

2016  (restauro porta laterale)

E' stato eseguito il restauro del portale laterale.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta comunemente del Cristo, si trova nell’omonimo campiello, posto nel cuore di Pordenone. Costruita in origine in stile romanico-gotico come cappella dell’ospitale gestito dalla confraternita dei Battuti, venne poi rinnovata con stilemi neoclassici con significativi interventi di ristrutturazione nel ‘700. Importanti lavori di restauro degli anni ’60 del novecento riportarono l’esterno all’aspetto originario. Emerge ora dalle murature, con paramento a vista in mattoni, la complessa storia di sacrificio della chiesa. La facciata a capanna, con croce apicale, reca un portale in pietra del cinquecento con lunetta dedicatoria alla Vergine in trono tra due angeli. Nella parte superiore si apre un finestrone circolare privo di rosone. Sul fronte destro risultano maggiormente evidenti le trasformazione subite dall’edificio. Una porta ogivale, due lunghi finestroni trilobati (uno aperto ed uno tamponato), la traccia negativa degli archetti pensili del fine muro prima della sopraelevazione settecentesca, un portale in pietra dalle linee classiche composto da colonne scanalate con capitelli ionici e frontone dentellato ai spioventi, soprastante nicchia semicircolare con la statua di S. Rocco e due finestre settecentesche ad arco ribassato. L’interno è ad aula unica, ma articolata all’ingresso in una sorta di nartece delimitato da due sole colonne e pertanto appena distinguibile. Superato questo vano, l’aula vera e propria presenta pareti scandite da lesene con capitello corinzio a sostenere una ricca cornice modanata sulla quale si imposta la volta a padiglione unghiata. Tra le lesene si addossano entro lo sfondato di archi a tutto sesto gli altari, due per lato. Sulle murature intonacate emergono i lacerti dei cicli affrescati trecenteschi. L’aula si conclude con il presbiterio quadrangolare sopraelevato di tre gradini definito da una volta a crociera. Addossato al lato sud dell’abside si trova il campanile a pianta quadrata, in mattoni a vista con fusto lesenato, cella con quattro monofore centinate, una per lato, e copertura a padiglione.
Impianto strutturale
Edificio in mattoni composto da aula unica con endonartece, volta a padiglione unghiata, presbiterio quadrangolare sopraelevato di tre gradini con volta a crociera.
Coperture
Copertura a capanna con struttura portante lignea e manto in coppi.
Elementi decorativi
Ciclo di affreschi trecenteschi di scuola vital-tomasesca; lacerti di affresco riproposti su pannelli tra i quali una raffigurazione di Santa Barbara attribuito a Gianfrancesco da Tolmezzo (XV secolo); scultura del redentore (XIV sec.); crocifisso ligneo intagliato e policromo del Maestro Johannes Teutonicus (1466); tela attribuita a Palma il Giovane; due tele attribuite a Pietro Venier raffiguranti “Adorazione dei Magi” e “Deposizione di Gesù dalla Croce”; scultura lignea policroma raffigurante Sant’Antonio (XVIII sec.); pala raffigurante “L’Educazione della Vergine” di Pompeo Cibin del 1861; affresco del soffitto l’”Assunta” di Tiburzio Donadon e opere scultoree di Luigi de Pauli.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in marmo a scacchi bianco e rosso Verona disposti a losanga.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
L'altare è costituito da un elemento a volute barocche, scolpito nel legno, che sostiene una mensa anch'essa lignea.
ambone - aggiunta arredo (1980)
L'ambone è un elemento geometrico in legno decorato con lamelle d'argento, recuperate nel mercato antiquario, che sostiene il leggio per il Lezionario.
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