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Polcenigo
Concordia - Pordenone
chiesa
parrocchiale
San Giacomo Apostolo
Parrocchia di San Giacomo Apostolo
Coperture; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (2016); ambone - aggiunta arredo (2018)
XIII - XIII(notizie storiche intero bene); XVI - XVI(restauro intero bene); XVIII - XVIII(restauro coro); XVIII - XVIII(restauro intero bene); XVIII - XVIII(notizie storiche intero bene); 2018 - 2018(manutenzione copertura)
Chiesa di San Giacomo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giacomo Apostolo <Polcenigo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)
Notizie Storiche

XIII  (notizie storiche intero bene)

La chiesa di San Giacomo è menzionata per la prima volta nel testamento di Gaucello II di Prata datato 1262.

XVI  (restauro intero bene)

La chiesa è oggetto di restauro.

XVIII  (restauro coro)

Nel 1758 il coro viene restaurato.

XVIII  (restauro intero bene)

A partire dalla metà del Settecento e per i decenni successivi la chiesa è interessata da importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione.

XVIII  (notizie storiche intero bene)

Con decreto vescovile del 25 giugno 1770 la chiesa diventa sede parrocchiale.

2018  (manutenzione copertura)

Lavori di manutenzione straordinaria della copertura.
Descrizione

La chiesa di San Giacomo fu, a partire dal Medioevo, parte dell’annesso convento francescano, il più antico della diocesi di Concordia. L’edificio orientato ad est costituisce il lato nord che chiude il chiostro del complesso conventuale. Il cenobio fu soppresso nel 1769 dalla Serenissima ed i locali acquistati dai conti di Polcenigo vennero donati alla parrocchia nell’Ottocento. La chiesa, oggetto di diversi interventi nel corso dei secoli, si presenta nelle forme assunte dopo i lavori di ampliamento del Settecento pur conservando elementi delle epoche precedenti. La facciata, alta e stretta in pietra a vista, è conclusa da timpano con frontone modanato. Appena sotto si apre una finestra rettangolare incorniciata e, alla medesima altezza agli estremi della parete, la muratura è ingentilita da modeste volute. Dalla facciata trasuda la storia di sacrificio del bene con la marcatura dell’altezza originaria dell’edificio, più bassa dell’attuale di due metri, e la traccia di un antico rosone tamponato. Il portale d’ingresso in pietra conserva stipiti con bassorilievi in pietra, mentre nel timpano arcuato che la sovrasta è collocato lo stemma francescano. L’interno si presenta nella definizione neoclassica settecentesca ad unica navata slanciata scandita da semicolonne con capitelli corinzi. Tra queste si aprono tre corte cappelle per lato. La prima a sinistra ospita il battistero, quella sul lato opposto il confessionale e le altre quattro pregevoli altari settecenteschi. Lungo le pareti su cornicione modanato poggia la volta a padiglione unghiata in corrispondenza dei lunettoni con al centro finestre dotate di vetrate istoriate. Sulla controfacciata, sopra il portale d’ingresso, è collocato su ristretta cantoria l’organo. La pavimentazione è in pietra, in parte a scacchiera, con liste a definire partiture e con la presenza di lapidi tombali. La navata termina con un arco trionfale che reca sul lato sinistro un lacerto di affresco databile alla fine del Trecento raffigurante San Giovanni evangelista e San Antonio abate con il tradizionale maialino cintato. Il presbiterio quadrangolare è sopraelevato con volta a crociera, concluso da abside semicircolare con catino lunettato. In questa sede è collocato un coro ligneo semicircolare in noce intarsiato.
Coperture
Copertura a capanna con struttura portante lignea e manto in coppi, intradosso con controsoffittatura a volte.
Impianto strutturale
Edificio con struttura muraria in pietrame costituito da aula unica con presbiterio sopraelevato concluso da abside semicircolare.
Elementi decorativi
Un affresco databile alla fine del Trecento raffigurante San Giovanni evangelista e San Antonio abate con il tradizionale maialino cintato. Un affresco trecentesco raffigurante la Madonna con Bambino (Madonna del latte) attribuita alla scuola di Vitale da Bologna e proveniente dalla chiesa della Madonna della Salute. Altare maggiore realizzato da Alberto Bettanelli del 1708. Coro ligneo semicircolare con intarsi floreali. Pala raffigurante San Giacomo di ignoto pittore veneto (fine XVII-inizi XVIII secolo). Pala raffigurante Madonna col Bambino con San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova (XVIII secolo). Pala di Egidio Dall’Oglio raffigurante la Natività della Vergine (metà XVIII secolo). Pala con la Madonna col Bambino in gloria di ignoto pittore veneto (fine XVI-inizi XVII secolo). Pala con Cristo in gloria, la Madonna e Santi attribuita a Francesco da Milano. Battistero in pietra con lo stemma dei conti di Polcenigo. Organo di Giacinto Pescetti (1732-1733).
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in pietra in parte a scacchiera con la definizione di fasce e campi.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2016)
La mensa della celebrazione è costituita da un altare ligneo settecentesco, recuperato nel mercato antiquario, restaurato ed adattato in presbiterio come nuovo altare. Nel paliotto, profilato con rigonfiamento laterale, si staglia la figura dell'Ostia radiosa in tinta oro.
ambone - aggiunta arredo (2018)
Un leggio ligneo è inserito in un recupero settecentesco d'un macchina delle quarantore restaurata ed adattata come decoro del manufatto ligneo.
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