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beni culturali della Chiesa cattolica
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Sant'Agostino
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista di Dosso
Parrocchia di San Giovanni Battista di Dosso
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1998)
XVI - XVI(preesistenze intero bene); 1700 - 1750(costruzione intero bene); 1850 - 1850(costruzione campanile); 1923 - 1924(restauro intero bene); 1943 - 1943(restauro intero bene); 1950 - 1952(restauro intero bene); 1960 - 1969(restauro intero bene); 2018 - 2018(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista di Dosso
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista di Dosso <Sant'Agostino>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista di Dosso
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XVI  (preesistenze intero bene)

La prima chiesa di San Giovanni Battista di Dosso venne eretta probabilmente nella prima metà del XVI secolo ed era di giuspatronato della famiglia Guastavillani di Bologna.

1700 - 1750 (costruzione intero bene)

All'inizio del XVIII secolo venne costruita l'attuale chiesa, in luogo diverso rispetto alla prima. Nel 1743 don Clemente Melloni vi fece rifare l'altare maggiore.

1850  (costruzione campanile)

A metà del XIX secolo venne costruito dagli Ufficiali della chiesa il campanile.

1923 - 1924 (restauro intero bene)

Il pavimento della navata, in marmette di cemento, venne posato nel 1923, nell'ambito di lavori di restauro che terminarono l'anno successivo.

1943  (restauro intero bene)

Nel 1943 vennero rifatti tre altari in marmo a spese di parrocchiani.

1950 - 1952 (restauro intero bene)

Tra il 1950 e il 1952 circa venne aperta la cappella presbiteriale e vennero ridipinti gli interni, lavori promossi da don Luciano Alvisi.

1960 - 1969 (restauro intero bene)

Negli anni '60 si effettuarono nuovi lavori che riguardarono la ridipintura degli interni, con cambio dei colori. Le tinteggiature furono promosse da don Valentino Ferioli.

2018  (restauro intero bene)

Nel corso del 2018 la chiesa è stata restaurata, per sanare i danni causati alle strutture dal terremoto che ha colpito le province di Ferrara e Modena nel maggio 2012.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Dosso si trova nel territorio comunale di Sant'Agostino, ora Terre del Reno, in provincia di Ferrara. E' collocata all'interno di un piccolo abitato e, se si guarda verso il capoluogo, rimane sulla sinistra dell'argine del fiume Reno. E' parte di una aggregazione di volumi che comprende la chiesa, la sacrestia, la canonica, il campanile, il teatro e l'oratorio. L'esterno è in muratura intonacata con facciata a salienti. L'interno è ad aula voltata a botte, con presbiterio e abside semicircolare.
contesto
La chiesa di San Giovanni Battista sorge su via Garibaldi a Dosso, località del Comune di Sant'Agostino posto in provincia di Ferrara, inserendosi in un contesto prettamente rurale. Situato a metà strada tra Ferrara e San Giovanni in Persiceto, il paese è caratterizzato dai numerosi campi agricoli e dai diversi canali naturali e artificiali che attraversano il territorio. Nel vicino Comune di Sant'Agostino il fiume Reno si biforca, a nord le sue acque vengono condotte dal Cavo Napoleonico al fiume Po, a est il Reno va ad immettersi nel mare Adriatico. La chiesa è collocata nel centro del paese, vicino a un'ansa del fiume Reno. E' orientata a nord.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto è parte di una aggregazione orizzontale di più elementi composta da chiesa, nell'angolo sud-ovest il campanile, a nord il teatrino e l'oratorio, a est la sacrestia e la canonica.
esterno
Il sagrato è pavimentato in sassi di fiume e confina direttamente con via Garibaldi. La facciata è in muratura intonacata e tinteggiata di colore ocra rossa con membrature in ocra gialla. Il prospetto centrale è connotato dalla presenza di due lesene angolari, con alto basamento e capitello tuscanico, che sorreggono un cornicione modanato e il timpano dentellato. Al suo interno uno pseudo-marcapiano riquadra due specchiature, al centro di quella inferiore, di maggiore altezza, si apre il portale rettangolare con cornice in muratura a reggere una mensola a sporto, in quella superiore vi è un finestrone a lunetta. Nel timpano si apre un oculo, in asse col portale. All'apice del tetto una base in laterizio innalza una croce ferrea. Ai lati del prospetto centrale sbordano, nella porzione inferiore, le ali delle cappelle, con vasi e fiamme in pietra poggianti su di un cornicione. Al fianco sinistro della chiesa aderiscono il campanile e il volume della cappella presbiteriale. Quest'ultima si collega al teatrino e il teatrino a un oratorio. Sul fianco destro della chiesa, in corrispondenza del presbiterio, si innesta la canonica. I fianchi della chiesa sono illuminati da due finestroni centinati, per parte, nel cleristorio, e da un finestrone a lunetta nel presbiterio. A est, staccato, è presente l'asilo parrocchiale.
pianta
Chiesa ad aula con cappelle laterali, presbiterio rettangolare, abside semicircolare.
interni
Si accede all'aula mediante un portone, affiancato da nicchie con statue di santi e sovrastato da una lapide con iscrizione a memoria dei restauri del 1924. La controfacciata è delimitata da due lesene binate, che sorreggono una trabeazione da cui si diparte un arco a tutto sesto a rilievo che incornicia un finestrone a lunetta. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da volta a botte, con costoloni e unghiature in corrispondenza di grandi finestroni rettangolari centinati che si aprono nei muri perimetrali al di sopra della trabeazione. La geometria è scandita dalla successione di lesene, con alto basamento e capitello corinzio, che sorreggono la trabeazione, che percorre tutto il perimetro interno dell'aula, del presbiterio e dell'abside. Su ciascuna parete laterale della navata si aprono quattro cappelle: di queste, due per parte, più ampie per larghezza e per altezza, con arco a tutto sesto, ospitano gli altari minori e sono coperte da una volta a botte, sottostante direttamente la grande trabeazione; tali cappelle sono alternate a due vani di minore altezza, con accesso rettangolare, che ospitano i confessionali, il fonte battesimale e il sacrario in ricordo dei caduti dossesi della Prima Guerra Mondiale. Al di sopra dei vani centrali vi sono una nicchia con statua di santo e il pulpito. L'arco trionfale a tutto sesto e due colonne libere separano la navata dal presbiterio, rialzato di due gradini, coperto da cupola, impostata sull'arco trionfale e su altri tre archi a tutto sesto; su quello opposto all'arco trionfale si imposta la volta a catino dell'abside semicircolare. A sinistra del presbiterio si apre la cappella che un tempo fu degli uomini, a destra una porta immette in sacrestia. Pavimento in marmette di graniglia nella navata e in marmo nel presbiterio.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale, in marmo, si trova nella prima cappella a sinistra dell'ingresso. Vi sono due confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite due gradini ed è definito sul fondo dall'altare pre-conciliare a gradoni con tabernacolo integrato al centro e sormontato da una croce. L’altare post-conciliare, in legno e mobile, è posizionato al centro del presbiterio ed orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a leggio, è a sinistra del presbiterio, la sede dei celebranti è a destra. Nella cappella presbiteriale vi sono sedie.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1998)
Altare in legno collocato nel presbiterio nel 1998.
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