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San Giovanni in Persiceto
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Biagio di Zenerigolo
Parrocchia di San Biagio di Zenerigolo
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (2012-2018)
XII - 1366(origini intero bene); 1516 - 1570(ricostruzione intero bene); 1740 - XVIII(ricostruzione intero bene); 1826 - 1826(restauro intero bene); 1860 - 1870(restauro facciata); 1990 - 1998(restauro intero bene); 2012 - 2018(restauri intero bene)
Chiesa di San Biagio di Zenerigolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio di Zenerigolo <San Giovanni in Persiceto>
Altre denominazioni S. Biagio di Zenerigolo
Ambito culturale (ruolo)
tardobarocco bolognese (ricostruzione)
Notizie Storiche

XII - 1366 (origini intero bene)

Le prime testimonianze della parrocchia di Zenerigolo risalgono al 1041 ma solo nel 1122 è riportata la prima testimonianza di un sacerdote a Zenerigolo, e di conseguenza della probabile presenza di una chiesa, confermata nel 1291. Nel 1366 un nuovo documento attesta la consistenza della chiesa che aveva due altari. La dedicazione viene indicata di volta in volta come S. Biagio, S. Maria o S. Salvatore ma si è quasi certi che si trattasse di un unico edificio.

1516 - 1570 (ricostruzione intero bene)

Nel 1518 sono testimoniati pagamenti a muratori, fabbri e falegnami per eseguire lavori in chiesa ma non se ne conosce la portata. La bibliografia tuttavia riporta che fra gli anni Sessanta e Settanta del Cinquecento, all’epoca del cardinale Gabriele Paleotti, fu ricostruita dalle fondamenta.

1740 - XVIII (ricostruzione intero bene)

Nel 1740 il parroco del tempo, don Cesare Pedrini, iniziò i lavori di ricostruzione della chiesa dalle fondamenta, terminati dal suo successore don Mazzocchi. Il nuovo edificio era a volta reale e affiancato da canonica e campanile. Alla fine del secolo fu aperta una porta laterale.

1826  (restauro intero bene)

Nel 1826 sono testimoniati altri restauri e abbellimenti dei quali non si conosce la specifica.

1860 - 1870 (restauro facciata)

Negli anni Sessanta dell’Ottocento fu restaurata la facciata principale e fu costruito un nuovo cimitero più lontano rispetto alla chiesa.

1990 - 1998 (restauro intero bene)

Negli anni Novanta del Novecento furono attuati alcuni interventi di manutenzione straordinaria e di restauro di interni ed esterni soprattutto volti al risanamento dei pavimenti, delle pareti e degli intonaci.

2012 - 2018 (restauri intero bene)

In conseguenza degli eventi sismici del maggio 2012 la chiesa di Zenerigolo è stata parzialmente danneggiata; un primo lotto di lavori è stato compiuto entro il 2015 con la legatura delle pareti e un secondo lotto, attualmente in corso, verrà concluso entro il giugno 2019. Comprende un intervento di generale recupero e restauro per ovviare ai danni provocati dall’umidità di risalita, il rifacimento completo del piancito e la posa di un pavimento a veneziana, interventi volti a consolidare il campanile e il coperto che non è stato rifatto perché non danneggiato ma è stata verificata la solidità delle travi in legno.
Descrizione

Il complesso parrocchiale di Zenerigolo sorge ad est rispetto al centro abitato di San Giovanni in Persiceto, in aperta campagna. La chiesa, aggregata alla casa canonica, al campanile e alle altre opere parrocchiali, ha una struttura a capanna non bene indagabile dall'esterno; l'interno ad aula è voltato a botte, ha due cappelle laterali all'altezza della quarta campata, presbiterio quadrangolare voltato a vela e un coro parimenti quadrangolare.
contesto
Il complesso parrocchiale di San Biagio di Zenerigolo sorge in aperta campagna, ad est del centro storico di San Giovanni in Persiceto, nei pressi del torrente Samoggia, all’incrocio fra via Zenerigolo e via Boschi. Lungo queste due direttrici e lungo le strade secondarie che in esse confluiscono sorgono numerosi insediamenti rurali ed edifici civili che non determinano l’esistenza di un vero centro o di un borgo ma costituiscono presenze sparse sul territorio in prossimità della parrocchiale. A nord della struttura parrocchiale, nello stesso lotto di terreno, è presente il cimitero. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
La chiesa è parte di una aggregazione orizzontale di edifici – casa canonica, opere parrocchiali – che la circondano su tre lati e inglobano il volume del campanile che sorge aggregato al lato sud del presbiterio.
esterno
L’aula è preceduta da un sagrato semicircolare selciato e delimitato fronte strada da vasi con piante; una strada asfaltata circonda l’intero complesso parrocchiale costituito dalla chiesa, campanile, casa canonica e opere. La facciata, a capanna, è caratterizzata dalla presenza lesene angolari ribattute entro le quali si apre il portale sottolineato da una cornice; le lesene reggono un cornicione marcapiano modanato sul quale si imposta il secondo registro, anch’esso con lesene angolari ribattute, entro il quale si apre una finestra rettangolare in asse con il portale. La facciata è conclusa da un timpano con cornice modanata; il tetto a capanna è sormontato da un cippo con croce metallica. Le lesene del registro superiore sono ora segnate dalla presenza di evidenti croci di tiranti. Il fianco sinistro è scarsamente indagabile per la presenza di un volume addossato che ne cela l’intera parte inferiore. Il presbiterio quadrangolare è anch’esso in massima parte celato dal volume aggregato; ne emerge unicamente una parte del volume dell’abside, anch’essa a pianta quadrangolare. Il fianco destro è parimenti celato dai volumi addossati dai quali emerge la sola porzione superiore nella quale si aprono due finestre rettangolari.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali, presbiterio e abside quadrangolari.
interni
Si accede alla chiesa mediante una bussola lignea sormontata da una finestra rettangolare inserita in una strombatura. Il volume dell’aula è scandito in cinque campate di passo irregolare, con sequenza A-B-A-B-A, ritmate da lesene con capitelli ionici sui quali si imposta una trabeazione modanata e continua il cui fregio muto è interrotto solo, all’altezza della quarta campata, dall’arco d’accesso delle cappelle laterali poco profonde e voltate a botte. Sulla trabeazione si imposta una volta a botte costolonata con unghie in corrispondenza delle campate di passo maggiore nelle quali si inscrivono due finestre rettangolari a destra e due finestre cieche a sinistra. Un arco trionfale coronato da una cartella con fregio in stucco e iscrizione introduce all’area presbiteriale, rialzata di due gradini e voltata a vela, oltre la quale si apre il coro, poco profondo, voltato a botte, caratterizzato dalla presenza di una ancona in stucco a tutta parete.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti a travi lignee, manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. La sistemazione degli apparati liturgici dell’area presbiteriale non è al momento descrivibile; si attende la fine dei lavori di ristrutturazione per testimoniare la disposizione degli arredi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2012-2018)
Si attende il completamento dei lavori di ristrutturazione per testimoniare le scelte che saranno compiute in merito.
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