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adeguamento liturgico
Sala Bolognese
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Biagio di Bonconvento
Parrocchia di San Biagio di Bonconvento
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; elementi di pregio; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1980); sede - aggiunta arredo (1980); custodia eucaristica - intervento strutturale (2010)
XIV - XV(preesistenze chiesa); 1786 - 1802(ricostruzione intero bene); 1802 - 1837(completamento chiesa); 1912 - 1912(completamento chiesa); 1935 - 136(restauro chiesa); 2010 - 2010(restauro chiesa)
Chiesa di San Biagio di Bonconvento
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio di Bonconvento <Sala Bolognese>
Altre denominazioni S. Biagio di Bonconvento
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV - XV (preesistenze chiesa)

La chiesa di S. Biagio de Canitulo, di origine antica e di autore ignoto, esisteva già nel 1378 quando compare nel Campione della Mensa Vescovile, compresa nel Plebanato Persicetano assieme ad una seconda chiesa dedicata a S. Maria e fatta erigere nei primi anni del XIV secolo dalla nipote di Rolandino de Romanzi. In seguito all’unione di quest’ultima con la chiesa di S. Martino de Panigali, il suo territorio venne assegnato alla chiesa di S. Biagio che allora non era che un beneficio spettante al Capitolo di Bologna; solo in seguito a queste variazioni divenne chiesa parrocchiale, dato certo alla metà del XV secolo (N.R. Rossi, 2004, p.156)

1786 - 1802 (ricostruzione intero bene)

La chiesa, a forma di capanna e con soli tre altari di cui uno dedicato al Santo titolare, uno alla Beata vergine del santissimo rosario ed uno alla martire Lucia, si ridusse col tempo in stato rovinoso. Fu ricostruita dalle fondamenta sotto don Domenico Borgia bolognese, a partire dal 1786: la nuova chiesa presentava due altari in aggiunta ai tre esistenti, dedicati al Santissimo Crocifisso e a San Giuseppe, venne ricostruito il Battistero con marmi e balaustra in ferro e venne incaricato il pittore Magnoni delle decorazioni interne. Fu inoltre innalzata la torre campanaria munita di orologio (N.R. Rossi, 2004, p.156)

1802 - 1837 (completamento chiesa)

Tra il 1802 ed il 1813 i lavori furono portati avanti dal successore di don Domenico Borgia, don Giovanni Nasci di Granaglione, con la costruzione della volta, il completamento degli altari laterali, tra cui quello dedicato a S. Giuseppe era opera del Balzani, la decorazione della chiesa. Nel 1837 commissionò la realizzazione dell’organo al bolognese Alessio Verati (N.R. Rossi, 2004, p.156)

1912  (completamento chiesa)

Nel 1912 la nicchia esterna, sul fianco verso strada, contenente la statua di S. Antonio da Padova fu dotata di vetro e rete protettiva, come ricorda la lapide posta sotto la nicchia

1935 - 136 (restauro chiesa)

Tra il 1935 ed il 1936 la chiesa fu oggetto di restauro con la riparazione del coperto, delle finestre, il rifacimento della pavimentazione, come ricorda una epigrafe interna

2010  (restauro chiesa)

Nel 2010 è stato eseguito un intervento volto a prevenire il ribaltamento della facciata della chiesa mediante la posa di tiranti, ad opera dell’ing. Aldo Barbieri
Descrizione

La Chiesa è situata a Bonconvento, nella pianura rurale del Comune di Sala Bolognese. Fa parte di un aggregato orizzontale che comprende casa canonica e sale parrocchiali. Il campanile si trova sul lato nord della chiesa, staccato da essa. L'edificio sorge a lato di via Longarola, inserita in un ampio spazio verde in prossimità dell’argine del fiume Reno. Esternamente la chiesa presenta una facciata bicroma suddivisa in due registri scanditi da paraste, i fianchi sono intonacati e privi di decorazioni. L’impianto della chiesa è ad aula piana non orientata, con l’abside inglobato nella sagrestia. L’interno è intervallato da paraste intonacate con cornice sommitale tutt’attorno, il soffitto è a volta a botte con unghie in corrispondenza delle finestre. Sul presbiterio s’innalza una cupola non visibile esternamente. E’ conservato all’interno un organo del 1837 del bolognese Alessio Verati.
contesto
La Chiesa è situata a Bonconvento, piccola frazione del Comune di Sala Bolognese, in ambito rurale della pianura modenese. L’edificio sorge a lato di via Longarola, non orientato, a ridosso dell’argine sinistro del fiume Reno. Sullo stesso lato della strada si trova, poco oltre, connesso da bel viale alberato, il piccolo cimitero dell'abitato.
impianto planivolumetrico
L'aula è parte di un aggregato orizzontale che l'aggrega, in prossimità del presbiterio, alla casa canonica e alle sale parrocchiali, disposte a celare l'abside. Sul fianco destro della chiesa è presente il campanile, staccato ed arretrato rispetto alla facciata.
esterno
Via Longarola, costeggiando il lato sinistro del fiume reno, giunge a svoltare in modo repentino a novanta gradi proprio lungo il fianco della chiesa, cosicchè non curvando si entrerebbe nel sagrato dell'edificio sacro, in parte inerbito, in parte pavimentato con mattonelle di cemento, immediatamente ai piedi dell'argine. L'aula è libera mentre le opere parrocchiali e la canonica sono separate mediante rete metallica con il resto del paesaggio. La facciata simmetrica è tinteggiata in bicromia a differenziare campi murari in color mattore a lesene e cornici in colore sabbia. Presenta una scansione in due registri: quello inferiore più ampio a comprendere le cappelle laterali è raccordato al registro superiore mediante salienti rampanti a partire da piccoli obelischi. La navata principale è inorniciata da due paraste a sorreggere architrave modanato con timpano, oculo centrale e croce su pilastrino in muratura intonacata e globo lapideo. Pinnacoli a base quadrata e sormontati da palla sorgono sul profilo sommitale in corrisponenza delle paraste di facciata. Le cappelle laterali si allargano nel registro inferiore con una cornice intonacata a lasciare al centro una specchiatura in color laterizio. Il registro inferiore presenta al centro un portone in legno racchiuso in una cornice modanata; in asse rispetto ad esso si trova la finestra centrale ad arco ribassato, impostata sul marcapiano di divisione della facciata. La copertura è a due falde con manto in coppi. I fianchi della chiesa sono intonacati e privi di decorazione: si aprono in alto tre finestre ad arco ribassato, in basso una finestra ad arco ribassato in corrispondenza delle cappelle ai lati dell’ingresso ed un oculo in corrispondenza del confessionale. E’ presente sul fianco sinistro una nicchia in affacio sulla strada contenente la statua di Sant’Antonio da Padova. L’abside non è visibile in quanto è inglobato all’interno della sagrestia.
pianta
l’impianto della chiesa è ad aula piana orientata ad ovest. L’aula, simmetrica, presenta cappelle laterali con altari. L’abside all’interno presenta pianta rettangolare.
interni
L'aula non presenta alcuna bussola di mediazione. E' dotata di un pavimento in graniglia costituito da mattonelle bianche e nere, organizzate a realizzare una rete bianca su campo scuro. La controfacciata presenta in rilievo una cornice sagomata che racchiude il portale e la grande finestra sovrastante e riporta tra esse la lapide commemorativa della ricostruzione della chiesa dell’800. Ai lati sono presenti due paraste di ordine tuscanico su basamento in marmo e sommitale trabeazione intonacata con fregio, sopracornice e sottocornice da cui si diparte un arco che incornicia la parete. Il basamento e la trabeazione proseguono anche lungo le pareti laterali, scandite da paraste di ordine dorico intonacate, tra le quali si aprono simmetricamente su ambo i lati due cappelle minori e due maggiori alternate, in uno schema B-A-B-A-B, in cui le ultime due piccole forature (B), in adiacenza all'altare, non sono più cappelle, ma fornici per passare in spazi laterali al presbiterio. La cappella minore a sinistra dell’ingresso ospita il battistero, la seconda cappella minore ospita i confessionali, da ambo i lati. Le cappelle maggiori presentano un altare in marmo rialzato di un gradino e retrostante edicola con pala, volta a botte con decorazioni pittoriche che proseguono anche sulle pareti; sono delimitate da una balaustra metallica. Tutte le cappelle laterali all’aula sono rialzate di un gradino rispetto all’aula e collegate tra di loro. Il soffitto della navata unica è a volta a botte a sesto ribassato con unghie in corrispondenza delle finestre ai lati del cleristorio. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto all’aula, separato da una balaustra in ferro ed individuato da un arcone a sesto ribassato, presenta un pavimento in graniglia del 1936 ed è sormontato da una cupola semisferica su pennacchi, esternamente non visibile. Al centro sono presenti altare post e pre-conciliare, quest’ultimo rialzato di ulteriori tre gradini. Ai lati del presbiterio sono presenti le cantorie con gli organi, uno dei quali risalente al 1837 del bolognese Alessio Verati. Sopra si aprono le ampie finestre arcuate. L’abside rettangolare presenta il coro costituito da panche in legno ed una pala sovrastante. Ai lati due portali conducono ad ambienti della sagrestia.
elementi di pregio
In una cantoria è conservato l’organo realizzato nel 1837 dal bolognese Alessio Verati
impianto strutturale
La struttura portante della chiesa è in muratura di mattoni, così come anche il campanile, copertura in legno a due falde e internamente volta a botte ribassata in mattoni.
apparati liturgici
L’impianto liturgico è ad aula con ordinamento liturgico frontale adeguato. L’assemblea è ordinata in una doppia fila di panche lignee disposte a battaglione nell’aula. Il presbiterio si presenta rialzato di due gradini rispetto all’assemblea, presenta balaustra in ferro e comprende ambone, altare post conciliare, altare pre conciliare, sede, tabernacolo e croce. Il coro è ubicato nell’abside e si riconosce per segni indiretti; sono presenti panche, pianola, microfoni. L’ambone è a leggio, in legno, collocato a sinistra del presbiterio in cornu evangelii. L’altare pre-conciliare, consacrato, è un arredo fisso di forma parallelepipeda, in legno decorato e dipinto. L’altare post-conciliare, consacrato, è un tavolo in legno, mobile. La sede del celebrante è una sedia in legno sul lato destro del presbiterio. La custodia eucaristica è ubicata in una cappella separata alla sinistra dell’altare. Il fonte battesimale, del tipo per aspersione, si trova nella prima cappella a sinistra dell’ingresso, è realizzato in marmo bianco. I confessionali sono due, in legno, non integrati, ubicati in due cappelle minori simmetriche, alle quali si accede direttamente dall’aula. La sacrestia non è integrata nel volume della chiesa, ma è ad essa collegata; non presenta particolari decorazioni.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
L'altare mobile, fronteggiante quello antico ed adeguato secondo le disposizioni del Concilio Vaticano, è collocato in posizione centrale rispetto al presbiterio e all’assemblea ed è costituito da un semplice tavolo di legno.
ambone - aggiunta arredo (1980)
L’ambone è posto sul lato sinistro del presbiterio a ridosso della balaustra ed è costituito da una consolle in legno con pedana per il lettore.
sede - aggiunta arredo (1980)
La sede è costituita da sedia di legno posta sul lato destro del presbiterio ai piedi dei gradini dell’altare antico.
custodia eucaristica - intervento strutturale (2010)
La custodia eucaristica è collocata in un tabernacolo posto al centro dell’altare di una cappella separata a sinistra del presbiterio.
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