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restauro
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Poggio Renatico
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arcangelo di Poggio Renatico
Parrocchia di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970)
XII - XIII(preesistenze intero bene ); XIV - XVIII(preesistenze intero bene ); 1902 - 1907(costruzione intero bene); 1920 - 1927(costruzione canonica); 1947 - 1947(rifacimento vetrate); 1949 - 1949(completamento campanile); 1971 - 1971(costruzione cappella della Madonna di Lourdes); 2003 - 2003(costruzione sagrato); 2010 - 2010(restauro intero bene); 2012 - 2012(demolizione parziale intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Poggio Renatico>
Altre denominazioni Abazia di S. Michele Arcangelo di Poggio Renatico
Chiesa di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico
S. Michele Arcangelo di Poggio Renatico
Autore (ruolo)
Gulli Luigi (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
architettura neogotica (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (preesistenze intero bene )

La prima sede parrocchiale del territorio di Poggio Renatico fu l'oratorio dei Santi Pietro e Paolo, testimoniato dal XII secolo e sito dove oggi sorge la canonica della chiesa.

XIV - XVIII (preesistenze intero bene )

Dal XIV secolo si utilizzò una nuova chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, per sancire il passaggio di potere su quelle zone dal Comune di Bologna alla famiglia Lambertini, distanziando così la chiesa dal palazzo signorile. Nel 1444 i Lambertini ottennero in feudo queste terre, restaurarono la chiesa ed ottennero per lei il rango di pieve. L'edificio di culto venne raddoppiato di volume nel 1593. Degradata dalle inondazioni conseguenti alla rotta del Reno 1693, l'abbazia fu ricostruita nel 1782 su progetto dell'architetto bolognese Angelo Venturoli.

1902 - 1907 (costruzione intero bene)

Un secolo dopo si decise di non ripristinare la vecchia chiesa ma di costruirne una nuova. La posa della prima pietra del complesso abbaziale ebbe luogo il 1° Giugno del 1902, per mano di Mons. Zucchini, in presenza del clero della parrocchia e delle parrocchie limitrofe. L'ubicazione scelta fu nei giardini del Castello Lambertini. Il 5 Giugno vennero dunque intrapresi i lavori di edificazione, sotto la direzione dell'Ing. Arch. Luigi Gulli, il quale curò il progetto. Nel 1902, si procedette a posare le fondamenta della chiesa e del campanile; i lavori vennero sospesi intorno alla metà di novembre. Vennero successivamente ripresi durante il maggio del 1903; fu a tal punto possibile costruire fino al tetto il coro e le due grandi cappelle laterali, e dare inizio alla costruzione delle navate, condotte a compimento nel 1904. Gli anni 1905 e 1906 furono dedicati a portare a termine i lavori secondari. Nel 1907, la chiesa, ormai ultimata, venne finalmente inaugurata e aperta al culto.

1920 - 1927 (costruzione canonica)

La canonica si edificò tra il 1920 e il 1927.

1947  (rifacimento vetrate)

Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, le originarie ampie vetrate colorate della chiesa vennero in gran parte distrutte; si rese necessario ricostruirle, operazione compiuta nel dopoguerra con i disegni di Antonio Maria Nardi.

1949  (completamento campanile)

Nel 1949 venne completato il campanile.

1971  (costruzione cappella della Madonna di Lourdes)

Negli anni '70, sul lato sinistro della chiesa, venne costruita una cappella intitolata alla Madonna di Lourdes.

2003  (costruzione sagrato)

Nel 2003 furono costruiti il sagrato e la scalinata.

2010  (restauro intero bene)

Nel 2010 sono stati eseguiti lavori di restauro della chiesa.

2012  (demolizione parziale intero bene)

L'intera struttura subì ingenti danni in seguito al sisma che colpì la regione nel 2012; in particolare, si rese necessario demolire il campanile con 120 microcariche di dinamite opportunamente temporizzate per evitare che lo stesso crollasse sul resto della struttura, che venne comunque chiusa al pubblico.
Descrizione

La chiesa di San Michele Argangelo si trova nel cuore di Poggio Renatico, in posizione isolata, sullo sfondo di Piazza del Popolo. E' parte di una aggregazione di volumi che comprende la chiesa, la cappella feriale, la canonica e il campanile. L'esterno ha un paramento murario a vista con facciata a salienti. L'interno è a tre navate voltate a crociera, transetto con cupola all'incrocio dei bracci e abside poligonale.
contesto
La chiesa di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico si trova al centro dell'abitato posto a quindici chilometri da Ferrara. La chiesa si affaccia sulla medesima piazza del palazzo Comunale. La chiesa è orientata ad est. Il paesaggio circostante è prettamente agricolo.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto è parte di una aggregazione orizzontale di più elementi composta da chiesa, cui si innesta, nell'angolo nord-est, la cappella feriale. A sud la canonica e a sud-est la base del campanile, fatto saltare per motivi di sicurezza dopo il terremoto del maggio 2012.
esterno
Il sagrato coincide con un'ampia area adibita a parcheggio. La facciata è preceduta da una scalinata e ha un paramento murario a vista. E' connotata dalla presenza di quattro paraste che la spartiscono in tre prospetti. Nel prospetto centrale, di maggiore altezza, si apre il portale rettangolare, inquadrato in un protiro sovrastato da una edicola cuspidata con croce sommitale. Ai lati dell'imposta della copertura di detto protiro, due alte monofore simmetriche sono concluse con una cornice in laterizio. In asse col portale vi è un oculo octolobato, con cornice in laterizio, e una soprastante croce con bacili in ceramica alle estremità. Conclude il prospetto centrale una modanatura dentellata dal profilo a capanna sulla quale si imposta una teoria di undici archi ogivali, aperti ogni due tamponati, cosicchè l'arco in cuspide risulta finestrato al pari di due laterali simmetrici. La ricca modanatura di completamento a mattoni diagonali è introdotta da una teoria di archetti pensili. Il profilo termina con cippi in laterizio laterali (quello di sinitra mancante per il recente sisma) e croce sommitale in ferro a bachetta su pigna lapidea. Le navate laterali, coordinate alla maggiore mediante salienti, recano ciascuno una monofora analoga a quella di facciata, con croce soprastante tra bacili in ceramica. Archetti pensili introducono il profilo del tetto a leggio. Pinnacoli cuspidati concludono lo sviluppo della facciata. A settentrione dell'abside si innesta il volume della cappella feriale. A meridione quello del campanile e quello della canonica.
pianta
Chiesa ad impianto longitudinale, a tre navate, orientata.
interni
All'interno la chiesa presenta tre navate voltate a crociera, suddivise longitudinalmente da pilastri in cinque campate, tre più strette e due più larghe. Lungo le navate laterali si collocano piccole absidi mentre due absidi di maggiori dimensioni si trovano nei bracci del transetto. Coro poligonale.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Non indagabili. Nella cappella feriale vi sono panche lignee disposte a battaglione, una mensa, un ambone e la sede.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Altare in legno collocato nel presbiterio negli anni '70.
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