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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Ozzano dell'Emilia
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Pietro di Ozzano dell'Emilia
Parrocchia di San Pietro di Ozzano dell'Emilia
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (1975)
1117 - 1117(preesistenze intero bene); XIV - 1575(giurisdizione intero bene); 1573 - 1575(costruzione intero bene); 1630 - 1639(costruzione campanile); 1772 - 1772(ristrutturazione abside); 1926 - 1926(ricostruzione facciata); 2003 - 2004(restauro intero bene)
Chiesa di San Pietro
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro <Ozzano dell'Emilia>
Altre denominazioni Chiesa di San Pietro di Ozzano dell'Emilia
S. Pietro di Ozzano dell'Emilia
Autore (ruolo)
Collamarini, Edoardo (facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1117  (preesistenze intero bene)

L'edificio è di origini molto antiche, in quanto la prima menzione della Chiesa di San Pietro di Ozzano risale al 1117.

XIV - 1575 (giurisdizione intero bene)

Il Muzzoli (XIV-XV) nel suo elenco, la citava come "ecclesiae S. Petri de Castro Olzano sine cura di anime", al tempo era infatti soggetta alla Chiesa di San Giovanni Evangelista di Pastino; mentre nei Campioni della Mensa del 1378 compare registrata come semplice parrocchia. La chiesa veniva elevata al titolo di Pieve il 24 gennaio 1575, attraverso un breve di Gregorio XIII reso esecutivo dal Cardinal Gabriel Paleotti. In questa data venne qui trasportato il fonte battesimale precedentemente collocato nella chiesa di Pastino.

1573 - 1575 (costruzione intero bene)

La facciata della chiesa venne completamente ridisegnata durante una serie di interventi di ristrutturazione che presero avvio nel 1573. Questi ultimi si conclusero nell'anno in cui vi fu l'emanazione del decreto con cui il Vescovo elesse la chiesa al titolo di pieve, elezione avvenuta il 24/01/1575.

1630 - 1639 (costruzione campanile)

Tra il 1630 e il 1639 venne costruito il campanile.

1772  (ristrutturazione abside)

Nel 1772 venne ristrutturata la zona absidale. Ciò ne comportò l'ampliamento.

1926  (ricostruzione facciata)

Nel 1926 la facciata venne restaurata dall'architetto Collamarini, il quale ingentilì il fronte realizzando un timpano triangolare in stile neoclassico, sulla sommità, e due nicchie ai lati del portale, ospitanti le statue di San Pietro e Lorenzo.

2003 - 2004 (restauro intero bene)

Consolidamento strutturale.
Descrizione

La Chiesa di San Pietro sorge nella località di San Pietro, a 5 km dal comune di Ozzano dell'Emilia. La Chiesa è parte di un borgo di origine medioevale, strutturato su un acrocoro isolato, primo rilievo sulla pianura in corrispondenza della Via Emilia, nella frazione di Maggio. La chiesa, di antiche origine, divenne pieve, ereditando il fonte della Pieve di Pastino.
contesto
La Chiesa di San Pietro sorge nella località di San Pietro, nel comune di Ozzano dell'Emilia, distante circa 26 km dalla città di Bologna. La chiesa è il termine e lo sfondo della omonima via che sale da Maggio, intersecandosi con la via Emilia. La chiesa sorge sul primo acrocoro sulla pianura padana, in corrispondenza della frazione Maggio, nel comune di Ozzano. La località, di fondazione medievale, è oggi immersa nel verde, e raccoglie tracce della sua storia medievale.
impianto planivolumetrico
L'aula è parte di una aggregazione volumetrica complessa. Sulla sua sinistra si trova la sagrestia, mentre a destra è possibile vedere la canonica, che sorge, con il piccolo campanile, contigua alla zona presbiteriale.
esterno
La facciata della chiesa è preceduta da una scala in pietra e in sampietrini che si apre su una piazzola asfaltata adibita attualmente a parcheggio. Il fronte della chiesa, completamente intonacato, è tripartito grazie alla presenza di lesene binate poggianti su un alto zoccolo. Al centro si colloca il portale timpanato con frontone aggettante, sotto il quale si trova un'architrave con sopra incisa la scritta "A D MCMXXVI"; in asse, poco più un alto, si legge la scritta "DIVO PETRO AP SACRUM". Sui lati, tra le lesene, si trova una geometria di tre campiture in successione verticale, di cui quelle centrali ospitanti una piccola nicchia con la statua di un santo, rispettivamente San Pietro a sinistra e San Lorenzo a destra. La facciata termina in un timpano con frontone aggettante al centro del quale è un finto oculo. L'intonaco del fronte, attraverso l'uso del rosso mattone e del giallo paglierino, mette in risalto le nervature architettoniche. Il fianco destro dell'aula, anch'esso con un alzato ricoperto da intonaco color mattone, presenta due finestre rettangolari sulla sommità della parete, collocate in corrispondenza della prima e della terza campata dell'interno. A destra, tra la zona presbiteriale e l'abside, si trova il campanile, visibile solo nella porzione finale. A base quadrangolare, mostra una specchiatura per lato, culminando in una cella campanaria ospitante una bifora per lato, concludendosi in una guglia al centro di altre quattro più piccole collocate sul perimetro. La chiesa si conclude in un abside di forma semicircolare, ricoperto di intonaco rosso mattone, ospitante due bifore, una a est e una a ovest.
pianta
Pianta longitudinale ad aula unica e abside semicircolare.
interni
L'accesso all'aula avviene tramite una bussola in legno, completamente intonacata, sormontata da una cantoria con organo. L'aula é scandita da lesene corinzie sormontate da una trabeazione modanata, che si interrompe con archi a sesto ribassato ad incorniciare l’organo in controfacciata, i due altari laterali e il fornice con cartiglio che introduce nel presbiterio. Tutti gli altari sono rialzati di due gradini rispetto il piano della navata e si aprono tramite un arco a sesto lievemente ribassato, presentando un cartiglio centrale con epigrafe. L'aula presenta una copertura piana con cinque travi a vista poggianti su mensoline. La pavimentazione è formata da piastrelle esagonali in cotto alternate con colore bianco e rosso. La zona presbiteriale, rialzata di due gradini rispetto al livello dell'aula, presenta pianta quadrata, con due aperture a porta sul lato destro e sinistro e cupola sommitale a sesto ribassato su pennacchi come copertura. A sinistra, in prossimità del presbiterio, si trova l'antichissimo fonte battesimale in pietra arenaria, proveniente dalla soppressa Pieve di Pastino. Lo sviluppo longitudinale della chiesa termina in un abside semicircolare con copertura a semicupola. Molte epigrafi si trovano all'interno dell'aula. Tre sono nella prima campata: a sinistra dell'ingresso una riporta l'elenco dei parroci mentre una seconda è dedicata all'Arciprete Francesco Gavasei e al suo impegno per il rifacimento della chiesa nel 1771-1772; dal lato opposto la terza, in asse con la cappella accogliente il fonte battesimale e dedicata allo stesso. Altre due sono nell'ultima campata, collocate sopra due porte che conducono rispettivamente in sagrestia, a sinistra, e in canonica, a destra. L'interno è interamente rivestito di intonaco: il bianco per gli alzati e il grigio per le nervature architettoniche.
impianto strutturale
Struttura portante in mattoni.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale, antichissimo e in pietra arenaria, si trova nell'aula, collocato a sinistra in prossimità della zona presbiteriale. Tale zona, rialzata di due gradini rispetto al livello dell'aula, è composta dall'altare post-conciliare, in marmo, al centro; a sinistra dalla sede del celebrante e, avanti, dall'ambone con base in marmo e leggio in legno. Il tabernacolo, con croce sommitale, si trova incastonato al centro dell'altare preconciliare.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975)
Nel 1975 vennero realizzati gli interventi che consentirono di adeguare la zona presbiteriale alle nuove direttive emanate dal Concilio Vaticano II. Venne posizionato il nuovo altare post-conciliare, fisso e in marmo, al centro del presbiterio; l'ambone, fisso, a destra e il tabernacolo, su apposito altare con gradoni in legno, in fondo, dietro all'altare.
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