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Monterenzio
Bologna
chiesa
parrocchiale
Cristo Re di Monterenzio
Parrocchia di Cristo Re di Monterenzio
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Impianto strutturale; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1968 circa); ambone - aggiunta arredo (2006); Sede - aggiunta arredo (2006)
1378 - 1944(preesistenze intero bene); 1930 - 1938(costruzione intero bene); 1944 - 1944 post(rifacimento vetrate); 1970 - 1970 post(ristrutturazione presbiterio); 2002 - 2009(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Cristo Re
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Cristo Re <Monterenzio>
Altre denominazioni Chiesa di Cristo Re di Monterenzio
Cristo Re di Monterenzio
Autore (ruolo)
Belletti, Egidio (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1378 - 1944 (preesistenze intero bene)

A Monterenzio esisteva un'antica chiesa, a dedicata a Santo Stefano, già menzionata nelle decime del 1378; fu completamente distrutta nel corso dell'ultima guerra.

1930 - 1938 (costruzione intero bene)

L'attuale chiesa parrocchiale, dedicata a Cristo Re, è stata costruita nel 1930-35 a cura dell'architetto Cav. E. Belletti di Cesena per volere di don Federico Paganelli ma realizzata poi dal suo successore, don Diego Rinaldi. L'impulso per la sua edificazione venne dalla necessità, avvertita dal parroco, di avvicinare il luogo di culto ad una delle località del paese che stava rapidamente diventando il centro abitato più popoloso. Fu inaugurata nel 1938 e divenne quindi il secondo polo della vita religiosa di Monterenzio nel fondovalle.

1944 - 1944 post (rifacimento vetrate)

Nel 1944 un bombardamento provocò una apertura nella volta della navata e distrusse tutte le vetrate, ad eccezione della trifora in facciata; le finestre furono poi tamponate con semplici vetri gialli.

1970 - 1970 post (ristrutturazione presbiterio)

All’inizio degli anni settanta del secolo scorso un importante restauro ha dato alla chiesa la struttura liturgica attuale; nell’occasione fu rifatto il pavimento in marmo, visibile ancora oggi, fu risistemata la zona presbiteriale e fu creato l’altare a muro della cappella laterale sinistra con il tabernacolo.

2002 - 2009 (ristrutturazione intero bene)

Nel 2002 furono fatti alcuni lavori di manutenzione e la chiesa fu interamente imbiancata; il terremoto dell’anno successivo comportò alcune problematiche alla struttura e fu considerato necessario apporre i tiranti al centro della navata. In anni più recenti sono state realizzate di nuovo con artistiche raffigurazioni della Creazione.
Descrizione

La chiesa di Cristo Re di Monterenzio sorge nel centro del paese, ad est rispetto alla principale via Idice che corre alla destra orografica del fiume Idice. Insiste su un pendio erboso il cui dislivello è superato da una scalinata che precede l’accesso. Di forme neogotiche, è edificata in pietra con elementi in mattone a rilievo. Presenta una struttura ad aula unica con due cappelle laterali, abside semicircolare e volte a crociera costolonate.
Contesto
La chiesa di Cristo Re sorge in località “Siberia”, nei pressi dell’antica borgata detta Baccanello, ora diventata capoluogo del comune di Monterenzio. E’ inserita nel contesto urbano del paese al quale è legata da numerose strutture permanenti e non che ne indicano il legame con la vita sociale del luogo; sorge a poca distanza dalla via Idice, la principale arteria che corre lungo il versante orografico destro del fiume omonimo, e dal palazzo comunale. E’ orientata.
Impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di un aggregazione orizzontale che comprende, a sud dell’edificio ecclesiastico, un volume interamente addossato al lato destro della chiesa che si innesta a filo di facciata e termina in corrispondenza del volume della cappella di destra. La casa parrocchiale è collegata anch’essa all’aula mediante un passaggio che si innesta all’altezza del presbiterio e coordina i due volumi di chiesa e casa posti su assi non perpendicolari.
Esterno
La facciata è preceduta da un sagrato asfaltato in parte occupato dalla scalinata che, superando il dislivello del pendio sul quale la chiesa insiste, consente l’accesso all’aula. La facciata, in pietre regolari faccia a vista, è ritmata da lesene in mattone pieno faccia a vista che ne partiscono la superficie in tre specchiature concluse da arcate a tutto sesto. La centrale, nella quale si apre il portale sormontato da lunetta a mosaico, è ornata da un oculo posto sopra la lunetta, da un profilo di arco a tutto sesto, da una trifora con vetrata artistica e finalmente da un ultimo oculo; le due specchiature laterali, dal passo più breve, ripetono la medesima scansione degli spazi e degli elementi decorativi fatta eccezione per due monofore in corrispondenza della trifora centrale. La facciata è conclusa in alto da un cornicione modanato e impreziosito da archetti pensili che segue il profilo del tetto a capanna ornato, al colmo e alle estremità, da edicole a giorno con statue di santi e croce in sommità. Il fianco sinistro della chiesa è caratterizzato dalla sporgenza dei due volumi della piccola nicchia per il fonte battesimale e della cappella laterale; è ritmato da quattro arcate disegnate da mattoni faccia a vista che inquadrano la finestratura costituita da monofore, trifore e oculi. Prosegue lungo i fianchi e sui volumi sporgenti delle cappelle, come sul volume dell’abside, il motivo del cornicione ornato da archetti pensili o da motivi di mattoni digradanti verso il basso. L’abside, semicircolare, presenta due sole monofore ai lati. Il fianco destro ripete i volumi, il ritmo, le decorazioni e le aperture del fianco sinistro nella sua parte alta; il resto del fianco è nascosto dagli edifici che vi sono addossati. Manto in coppi.
Pianta
Ad aula con cappelle laterali e abside semicircolare.
Interni
Il portone a due battenti è inserito in controfacciata in una cornice modanata sormontata da una lunetta ornata da archetti pensili e comprendente un bassorilievo in terracotta. Sovrasta il tutto una cornice marcapiano, ornata a sua volta da archetti pensili, che corre lungo l’intero perimetro dell’aula. Sopra di essa, in controfacciata, una lunetta ospita la trifora centrale, completa di vetrate artistiche, e due monofore laterali a tutto sesto. Il pavimento dell’aula è in lastre di marmo rosso con fasce di marmo grigio rosato a delimitare le specchiature. La navata è ripartita in quattro campate, di cui la prima ha un passo minore delle altre, separate da pilastri a fascio. All’altezza della cornice marcapiano i pilastri culminano in capitelli corinzi arricchiti agli angoli da fogliette carnose; su di essi si impostano i costoloni delle volte a crociera. Nelle lunette delle crociere si aprono una monofora, nella prima campata, e trifore nelle altre, con vetrate artistiche moderne; le trifore del fianco destro sono invece tamponate. Sopra le lunette, nell’ogiva, si aprono oculi arricchiti a loro volta da vetrate artistiche. Nella prima campata del lato sinistro si apre una piccola cappellina nella quale era ospitato il fonte battesimale, oggi posizionato all’esterno della cappella stessa. Nella prima campata del lato destro, speculare alla cappella del fonte battesimale, una piccola stanza funge oggi da penitenzieria. In fondo ai due lati, presso il presbiterio, si aprono due cappelle laterali piuttosto profonde. Il presbiterio è rialzato di due gradini rispetto al piano dell’aula, pavimentato a marmo rosso e sormontato da una crociera costolonata come il resto dell’aula. Il coro ha pianta semicircolare; la parete di fondo è ornata nel registro mediano da una teoria di archi a tutto sesto al centro della quale è collocata un’edicola da statua sporgente, in stile neogotico, oggi vuota e nascosta alla vista da un’opera in vetro moderna. Sopra la cornice marcapiano sottili costoloni corrispondono agli archi sottostanti e mimano una semicupola ad ombrello.
Impianto strutturale
Struttura portante in pietra legata a malta cementizia, strutture di orizzontamento non indagabili.
apparati liturgici
Assemblea ordinata su due file di panche disposte a battaglione. Il battistero era un tempo collocato all'interno della prima cappellina a destra; in anni recenti è stato spostato all'esterno della stessa cappellina, accanto alle prime panche, per consentire la partecipazione al sacramento di tutta l'assemblea. La penitenzieria è organizzata in due punti: nella cappellina che si apre nella prima campata a destra è allestito un banco per le confessioni; un confessionale in legno è posto nella cappella a destra. Il presbiterio comprende il solo altare post conciliare, fisso, in marmo, al centro dell'area, sopralevato di un gradino. Non c’è traccia dell’altare precedente. Ambone a consolle, leggio, sede del celebrante e dei chierici sono stati composti in anni molto recenti assemblando assi da cantiere. Il tabernacolo è posto nella cappella laterale sinistra sopra un altare a muro.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1968 circa)
Altare post conciliare in marmo collocato al centro del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (2006)
L'ambone è stato assemblato dall'attuale parroco sfruttando assi da cantiere rimaste in chiesa dopo le ristrutturazioni resesi necessarie in seguito al terremoto del 2003.
Sede - aggiunta arredo (2006)
Come l'ambone anche la sede del celebrante e le panche dei chierici sono state create con assi da cantiere dopo gli interventi di ristrutturazione post terremoto.
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