chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Lizzano in Belvedere Bologna chiesa sussidiaria S. Martino di Rocca Corneta Parrocchia di San Pietro di Vidiciatico contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici presbiterio - aggiunta arredo (2000) 1066 - XII(preesistenze intero bene); XV - XVI(ristrutturazione intero bene); 1630 - 1633(ricostruzione intero bene); 1945 - 1950(ristrutturazione intero bene); 1980 - 1990(rifacimento pavimento)
Chiesa di San Martino di Rocca Corneta
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Martino di Rocca Corneta <Lizzano in Belvedere>
Altre denominazioni
S. Martino di Rocca Corneta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1066 - XII (preesistenze intero bene)
La prima citazione della chiesa di San Martino risale al 1066, quando due coniugi donano i beni che possedevano a Roccacorneta al monastero di S. Pietro di Modena; il legame con le famiglie nobiliari fa ipotizzare che possa essere nata dallo sviluppo di una cappella privata posta dai proprietari a servizio della popolazione. La cappella era forse legata alla torre, residuo dell’antico castello, poi divenuta torre campanaria. Distaccata da Lizzano e da sempre più vicina al Modenese, la chiesa aveva un suo fonte battesimale. Rocca Corneta viene citata di nuovo in una bolla di Eugenio III del 1128, che ne conferma la proprietà al monastero di S. Pietro di Modena.
XV - XVI (ristrutturazione intero bene)
Nella visita pastorale del 1425 la chiesa viene descritta in buono stato per quanto riguarda il tetto e i muri. Benché sia stata ipotizzata una ricostruzione della chiesa prima del XVI secolo sui resti della più antica costruzione nella visita pastorale del 1543 si nota un pavimento rotto in più punti. Dalle note delle visite seguenti si desume che la ricostruzione fu in realtà una ristrutturazione per parti: nel 1571 l’edificio risulta pavimentato e tassellato ma il soffitto aveva ancora bisogno di riparazioni.
1630 - 1633 (ricostruzione intero bene)
La chiesa attuale fu ricostruita su quella antica, o sull’edificio trecentesco, in occasione della peste del 1630; la struttura era a capanna ed era lunga 65 piedi, larga 22 e alta 21 (35 al colmo). Era dotata di fonte battesimale, collocato a sinistra presso la porta d’ingresso, e di cinque altari compreso il maggiore. attuale è ancora quella seicentesca con tre altari. Nella visita del 1633 si dà conto di questa impresa alla quale mancavano solo poche finiture e il campanile. Si segnala che nella visita pastorale del 1754 viene notata la minaccia costituita dalle acque che scorrevano troppo vicine minacciando chiesa e canonica e viene dato ordine di provvedere.
1945 - 1950 (ristrutturazione intero bene)
La chiesa, che nell’Ottocento risultava di m. 23 x 8, viene descritta come spaziosa ma le testimonianze circa il suo stato di conservazione differiscono non di poco: in ordine secondo le visite pastorali, addirittura in uno stato di squallore umiliante secondo Luigi Ruggeri (Corty 1851, IV, n. 68). Qualunque fosse il suo stato reale nel corso dell'Ottocento durante la seconda guerra mondiale fu seriamente danneggiata e si provvide al suo restauro nel primo dopoguerra.
1980 - 1990 (rifacimento pavimento)
Negli anni Ottanta fu rifatto il pavimento della chiesa e fu chiusa definitivamente la piccola cripta sottostante l’altare maggiore, per questioni di sicurezza. La chiesa versa oggi in condizioni precarie: l’area absidale è interessata da vaste crepe visibili anche all’esterno e altre fessurazioni notevoli nel pavimento. Questi dissesti, dovuti al movimento del terreno, vanno ricondotti al sito su cui è stata edificata l’aula, alla confluenza di due ruscelli.
Descrizione
La chiesa di San Martino sorge all'interno di un piccolo borgo montano sul versante della valle del Panaro, ai piedi di uno sperone roccioso. Presenta una facciata a capanna e fianchi dai quali aggettano i volumi di due cappelle laterali. L'interno, ad aula, è voltato a botte. Le cappelle laterali si aprono all'altezza della prima, quarta e quinta campata. Il presbiterio, in parte aggettante nell'area dell'assemblea, comprende un'abside a pianta quadrangolare voltata a falsa cupola.
contesto
La chiesa di San Martino sorge all’interno di un borgo costituito da rare abitazioni e insiste su un terreno ai piedi di uno sperone roccioso, a mezza costa, a circa m. s.l.m. Pur essendo sottoposta alla diocesi di Bologna Rocca Corneta è collocata sul versante del Panaro, nella valle del Dardagna, geograficamente nel versante modenese. Sopra la rocca vicina è presente una lanterna trecentesca nella quale fu collocata un’antica campana civica. La chiesa è orientata a sud est.
impianto planivolumetrico
L’edificio di culto è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende la casa canonica che sorge ad ovest, addossata al fianco destro dell’aula, e due ulteriori edifici adibiti oggi ad abitazione civile aggregati al fianco sinistro e al campanile che sorge a sud, nell’incavo fra questi ultimi e il presbiterio.
esterno
La facciata della chiesa, priva di sagrato, è preceduta unicamente da una gradinata a sei alzate in pietra che origina dal piano stradale inclinato, oltre il quale si apre la vallata. La facciata, a capanna, è caratterizzata dall’ingresso centrale sottolineato da cornice trilitica e affiancato da due finestrelle con grate e cornice; nel registro superiore si aprono due monofore. A sinistra emerge il volume della cappella del battistero, nel quale si apre una finestra ovale. La facciata è chiusa dalle falde del tetto in forte aggetto, sostenute da travi lignee. Il fianco sinistro della chiesa è interamente celato dai volumi degli edifici aggregati e non è pertanto indagabile. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, presenta una parete di fondo priva di decorazioni o finestrature. Il fianco destro dell’aula è caratterizzato dall’aggetto della cappella laterale; oltre questo volume si apre una porta laterale. La porzione rimanente del fianco è celata dalla casa canonica.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali e abside quadrangolare.
interni
Si accede all’aula mediante una porta a due battenti priva di bussola e affiancata da due finestrelle rettangolari, con grata, inscritte in archi e sormontate da due monofore. L’aula è pavimentata in mattonelle color cotto di una tipologia più consona ad una abitazione civile. Il volume dell’aula è scandito in cinque campate ritmate da lesene che reggono una trabeazione che si interrompe all’altezza della quarta campata; sulla trabeazione modanata si imposta una volta a botte costolonata. Nella prima campata sul lato sinistro si apre una cappella che ospita il fonte battesimale, illuminata da una finestra ovale e chiusa da una cancellata. Le ultime due campate ospitano quattro cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto che sfondano la volta dell’aula; le cappelle laterali sono voltate a tutto sesto. Le ultime due si aprono all’altezza dell’area presbiteriale, pavimentata a mattonelle con disegni geometrici e composta da due porzioni di geometria differente: la porzione più avanzata verso l’aula è inscritta nella quinta campata ed è chiusa da una cancellata che ne delimita l’area e dunque non coinvolge le ultime due cappelle. La porzione absidale, a pianta quadrangolare, è illuminata da una monofora inserita in una strombatura del fianco destro e coperta da una falsa cupola su pennacchi e ospita l’altare preconciliare.
impianto strutturale
Struttura portante in pietra, orizzontamenti a travi lignee, manto in lastre d’ardesia.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche e sedie disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio è chiuso da una cancellata e ospita l’altare preconciliare con dossale marmoreo e tabernacolo inserito nello scasso dei gradini; ai lati del presbiterio due tende mascherano il fondo del coro. La sede è costituita da una poltrona e da una savonarola collocate all’interno della cancellata, davanti all’altare antico. L’altare post conciliare è collocato su una pedana lignea all’esterno della cancellata del presbiterio, presso le prime panche dell’assemblea, ed è affiancato da un ambone a leggio. Il fonte battesimale, a fusto, è ospitato nella prima cappella a sinistra anch’essa chiusa da cancellata. Il battistero è collocato nella seconda cappella a destra, accanto al presbiterio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
Intorno all'anno 2000 è stata costruita la pedana di legno collocata oltre la balaustra dell'area presbiteriale antica; su di essa trovano posto l'altare e l'ambone.