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Cento
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Sebastiano di Renazzo
Parrocchia di San Sebastiano di Renazzo
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1989)
XIV - XV(costruzione intero bene); 1729 - 1729(restauro intero bene); 1745 - 1754(rifacimento intero bene); 1793 - 1793(costruzione campanile); 1819 - 1819(consacrazione intero bene); 1856 - 1856(restauro intero bene); 1931 - 1937(completamento intero bene); 1984 - 1984(restauro intero bene); 2018 - 2018(restauro intero bene)
Chiesa di San Sebastiano di Renazzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Sebastiano di Renazzo <Cento>
Altre denominazioni S. Sebastiano di Renazzo
Autore (ruolo)
Dotti, Carlo Francesco (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV - XV (costruzione intero bene)

La chiesa di San Sebastiano di Renazzo ha origini antiche. Nel 1489 divenne parrocchia su decreto del cardinale Giuliano della Rovere, vescovo di Bologna.

1729  (restauro intero bene)

Il primo edificio di culto venne restaurato nel 1729.

1745 - 1754 (rifacimento intero bene)

Nel 1745 la chiesa venne riedificata su disegno dell'architetto bolognese Carlo Francesco Dotti. In precedenza avevano presentato progetti anche Pietro Alberto Cavalieri e Alfonso Torreggiani.

1793  (costruzione campanile)

Il campanile venne edificato nel 1793 su progetto dell'architetto Angelo Venturoli.

1819  (consacrazione intero bene)

La consacrazione della chiesa si ebbe il 26 settembre 1819.

1856  (restauro intero bene)

Nel 1856 si effettuarono diversi lavori di restauro: imbiancatura e rifacimento pavimenti.

1931 - 1937 (completamento intero bene)

Dal 1931 vennero eseguiti lavori di completamento della facciata e vennero posati i nuovi pavimenti.

1984  (restauro intero bene)

Nel 1984 interventi di restauro hanno riguardato le coperture e la tinteggiatura della facciata.

2018  (restauro intero bene)

La chiesa, danneggiata dal terremoto del 2012, è stata riaperta e inaugurata il 2 settembre 2018.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Sebastiano di Renazzo si trova nel territorio comunale di Cento, in provincia di Ferrara. E' ubicata all'interno di un centro abitato ed è parte di una aggregazione di volumi che comprende la chiesa, la canonica, la sacrestia e le opere parrocchiali. L'esterno è in muratura intonacata con facciata a salienti. L'interno è ad aula voltata a botte e a vela, con presbiterio e abside semicircolare.
contesto
La chiesa di San Sebastiano di Renazzo si trova all'interno di un centro abitato, è posta sull'asse viario principale del paese, quasi di fronte al giardino con monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Il paesaggio circostante è caratterizzato da campi coltivati e corsi d'acqua: primo fa tutti il fiume Reno. E' orientata ad est e ha il cimitero poco distante, su via di Renazzo.
impianto planivolumetrico
Il complesso della chiesa e della canonica di San Sebastiano di Renazzo è formato da tre volumi strettamente connessi, con disposizione planimetrica a "C", a corte aperta. Il volume principale è quello della chiesa, adiacente all'abside si trovano la sacrestia, la canonica e le opere parrocchiali.
esterno
Il sagrato è composto da un ampio slargo pavimentato in cubetti di porfido, delimitato sulla strada da alberi e fittoni in ferro. La facciata è caratterizzata da una trabeazione modanata che la spartisce orizzontalmente in due ordini sovrapposti scanditi da paraste e specchiature che la ritmano verticalmente nei toni del rosso sagramatura e del giallo ocra, limitato ai capitelli dell'ornato architettonico. Nella parte inferiore le paraste poggiano su alto basamento, e sono sei in ordine tuscanico simmetriche rispetto al portale d'accesso, inquadrato in una cornice intonacata, dotato di iscrizione sommitale e inquadrato in un timpano curvilineo inscritto nella trabeazione sovrastante. Nell'ordine superiore la trabeazione sorregge quattro paraste con capitello corinzio in continuità con quelle sottostanti, con al centro un finestrone rettangolare corrispondente al sottostante ingressi, incastonato in cornice modanata e concluso da mensola su modiglioni con fastigio sommitale descritto da una coppa di fiori ad altorielievo. I due ordini sono raccordati mediante volute. Alla sommità un timpano dentellato reca una croce sommitale a fil di ferro. Distaccato dalla chiesa, sul lato sud, il campanile è diviso in più ordini e presenta un'elegante guglia a pianta conica. Il campanile è collegato all'oratorio della Beata Vergine del Carmine.
pianta
Chiesa ad aula con cappelle laterali, presbiterio quadrangolare, abside semicircolare.
interni
Si accede all'aula mediante una bussola in legno. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da volta a botte e a vela in corrispondenza delle cappelle maggiori, con unghiature in corrispondenza di grandi finestroni centinati che si aprono nei muri perimetrali al di sopra della trabeazione dentellata con fregio muto scandita dalla successione di lesene con capitello corinzio, che diventano semicolonne in corrispondenza della controfacciata e dell'ingresso al presbiterio, dove la trabeazione si interrompe per disegnare profili ad arco. Su ciascuna parete laterale della navata si aprono tre cappelle: di queste, una per parte, più ampia per larghezza e per altezza, ospita gli altari minori ed è coperta da una volta a botte, alternata a due cappelline di minore altezza, anch'esse voltate a botte. Le cappelle sono alternate a quattro porte, parte aperte e parte cieche, sovrastate da coretti in muratura. L'arco trionfale, a tutto sesto, con cartiglio in chiave, separa la navata dal presbiterio, rialzato di due gradini, coperto da una cupola, impostata sull'arco trionfale e su altri tre archi a tutto sesto; su quello opposto all'arco trionfale si imposta la volta a catino dell'abside semicircolare. Pavimenti in marmo alla veneziana.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale per aspersione, in marmo rosso e legno, si trova nella navata, a sinistra del presbiterio. Vi sono cinque confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite due gradini e una balaustra in marmo ed è definito sul fondo dall'altare pre-conciliare a gradoni con tabernacolo integrato al centro e sormontato da una croce. L’altare post-conciliare, in legno e mobile, è posizionato al centro del presbiterio ed orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a leggio, è a sinistra del presbiterio, la sede dei celebranti è a destra.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1989)
Nel 1989 venne aggiunto l'altare post-conciliare, in legno e mobile, al centro della zona presbiteriale. Autore Dino Bonzagni, soggetto La motiplicazione dei pani e dei pesci.
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