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Castelfranco Emilia
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista di Gaggio di Piano
Parrocchia di San Giovanni Battista di Gaggio di Piano
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (2000); ambone - aggiunta arredo (2000); sede - aggiunta arredo (2000); custodia eucaristica - aggiunta arredo (2000)
IX - 1707(preesistenze intero bene ); 1789 - 1790(restauro intero bene); 1867 - XIX(ricostruzione intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista di Gaggio di Piano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista di Gaggio di Piano <Castelfranco Emilia>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista di Gaggio di Piano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

IX - 1707 (preesistenze intero bene )

Di fondazione antica, la parrocchia è citata in un documento carolingio fra le terre di influenza dell’Abbazia di Nonantola e, se dapprima è comunque nell’area di influenza della città di Modena, in documenti cinquecenteschi della diocesi di Bologna figura come parrocchia ben regolata. I registri di battesimo hanno inizio nel 1567, dal 1622 sono conservati i registri dei defunti e dal 1707 quelli dei matrimoni.

1789 - 1790 (restauro intero bene)

Non vi sono documenti sulle condizioni della chiesa fino al finire del XVIII secolo, quando testimonianze indirette la testimoniano in condizioni di degrado tanto che, nel 1789 venne realizzato un restauro complessivo. La chiesa si presenta così secondo la testimonianza riportata nelle Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna: “L’interno di essa è a soffitto fino al presbitero, ma la cappella maggiore compresovi il coro è a volta” (II, 76). L’altare maggiore è di marmo, come di marmo è anche la balaustra che cinge il presbiterio, datata 1790.

1867 - XIX (ricostruzione intero bene)

Nell'agosto del 1867 l'Arciprete Michele Rimondini scrisse una lettera al Vicario Capitolare di Bologna segnalando lo stato di degrado della chiesa, per la quale auspicava la ricostruzione. La struttura che vediamo oggi è infatti il frutto di una ricostruzione totale avvenuta nell'ultimo quarto dell'Ottocento, ad eccezione della cappella maggiore, unico elemento architettonico preservato nei secoli.
Descrizione

La chiesa sorge nell’abitato di Gaggio di Piano, frazione di Castelfranco Emilia, dalla quale dista circa 7 km a nord-ovest, collocato in un territorio di pianura a poco meno di 7 km dalla città di Modena. L'edificio sacro si affaccia direttamente sulla strada antistante, rispetto alla quale sorge in posizione leggermente arretrata. Ha una facciata suddivisa in due registri, una pianta ad aula unica con cappelle laterali, un presbterio coperto da una cupola, concludendosi in una zona absidale semi-circolare coperta da una semicupola. L'esterno presenta una facciata in mattoni faccia a vista ed elementi architettonici giallo paglierino, mentre è ricco di decorazioni.
contesto
La Chiesa sorge nell'abitato di Gaggio di Piano, frazione di Castelfranco Emilia,dalla quale dista circa 7 km, nella pianura modenese. Un lungo viale alberato su cui si affacciano le basse case che costituiscono il paese, conduce alla Chiesa, sorta al crocevia di via Papa Giovanni XXIII con via Prati. Dietro alla chiesa sorge un campo da calcio, mentre sulla destra, a sud, un campo da tennis.
impianto planivolumetrico
A est la chiesa è contigua a destra, all'altezza della zona presbiteriale, al locale adibito a sagrstia, mentre sulla sinistra si trovano il campanile e la canonica.
esterno
La chiesa sorge in posizione arretrata rispetto alla strada antistante, affacciandosi su un sagrato in asfalto delimitato da fittoni. La facciata è su due registri e tripartita da un doppio ordine dorico di paraste binate. Nel registro inferiore si apre al centro il portale, rialzato di tre gradini, inserito entro cornice e con architrave e mensola aggettante soprastante, in asse con il quale una lastra reca la scritta"PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE". Il registro superiore ospita al centro un bassorilievo in terracotta. Corona la facciata un timpano enfatizzato da una cornice intonacata, ospitatnte nel frontone il simbolo dell'occhio divino, e sormontato da croce in ferro su cippo. La facciata presenta alzati in mattoni faccia a vista, con elementi architettonici intonacati di giallo paglierino. La parte ribassata dei fianchi dell'aula, in corrispondenza delle cappelle laterali, è caratterizzata dalla disposizione alternata di finestre rettangolari e lunette, mentre la navata centrale è rialzata e illuminata da lunette semicircolari di dimensioni maggiori. L'abside semi-circolare è riconoscibile anche dall'esterno. I fianchi dell'aula e la zona absidale hanno alzati intonacati di rosso mattone. La copertura è a falde in coppi. Sul fianco sinistro dell'aula sorge, in prossimità della zona presbiteriale, il campanile a base quadrangolare, con due specchiature color rosso mattone su ogni lato nell'alzato, una cella campanaria con una finestra su ogni lato, concludendosi in un alta guglia con croce metallica sommitale.
pianta
Pianta ad aula unica con cappelle laterali e abside semicircolare.
interni
L’ingresso in chiesa è filtrato da una bussola con struttura in legno e porte in vetro. L'interno presenta un'aula unica scandita sui lati da cappelle laterali, due per lato, introdotte da una arco a tutto sesto e coperte da volte a botte, le quali sono collegate tra loro tramite passaggi. Il perimetro interno della chiesa è cinto da una trabeazione, sopra la quale nell'aula si imposta la copertura, una volta a botte con unghie sotto le quale si collocano due finestre a lunetta per lato, esattamente in corrispondenza delle cappelle sottostanti. La seconda cappella sul fianco sinistro ospita il fonte battesimale in pietra arenaria. La pavimentazione della navata è in graniglia di marmo, a scacchi color rosso e bianco. Gli alzati così come la volta, sono completamente decorati. La zona presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto il piano dell'aula, è introdotta da un arcone su pilastri, sopra il quale corre la scritta "PAVETE AD SANCTUARIUM MEUM". Il presbiterio è coperto da una cupola e ospita sui lati due piccole balconate laterali, sotto le quali un passaggio a destra conduce in sagrestia. Lo sviluppo longitudinale della chiesa si conclude in un abside semi-circolare coperto da una semi-cupola.
impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
apparati liturgici
L'assemblea si ordina frontalmente al presbiterio e si compone di due file di panche lignee disposte a battaglione. Nella seconda cappella a sinistra dell'aula si trova il fonte battesimale in pietra arenaria. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto alla navata, ospita sulla sua superficie l'ambone in legno a destra, l'altare al centro, con paliotto in scagliola, mentre dietro si trova la sede del celebrante, un trono ligneo affiancato da altre due sedute, e la custodia eucaristica in legno. Il crocifisso ligneo pende dall'alto al di sopra dell'area.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2000)
Il presbiterio venne adeguato con la disposizione al centro di un' un altare fisso con mensa rettangolare in marmo, i cui paliotti di entrambi i lati sono decorati a scagliola.
ambone - aggiunta arredo (2000)
L'ambone è costituito da una struttura lignea chiusa da tre sponde con colonnette lignee agli angoli, è in posizione rialzata, esattamente sul primo rialzo del presbiterio, ed è collocato nella parte destra del presbiterio.
sede - aggiunta arredo (2000)
La sede del celebrante è collocata in fondo, affiancata da due sedute senza braccioli per i chierici. Le tre sedute sono posizionate su una piattaforma in legno rialzata di un gradino rispetto al piano ospitante l'altare, collegata con il tabernacolo.
custodia eucaristica - aggiunta arredo (2000)
Posizionato dietro all'altare, il nuovo tabernacolo, realizzato nel 2000 a un falegname locale, è in legno.
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