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Bologna
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Carlo
Parrocchia di San Carlo
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; elementi di pregio; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1969)
XV - XIX(preesistenze intero bene ); XVII - XVII(costruzione oratorio); 1944 - 1944(distruzione intero bene); 1951 - 1953(costruzione intero bene); 1973 - 1973(restauro oratorio); 1974 - 1975(restauro intero bene); 2001 - 2001(restauro oratorio)
Chiesa di San Carlo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Carlo <Bologna>
Altre denominazioni Chiesa di San Carlo al Porto
S. Carlo
Autore (ruolo)
Cosentino, Alfredo (progettazione )
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

XV - XIX (preesistenze intero bene )

La chiesa veniva anticamente denominata "Chiesa della Crocetta", forse grazie ad una croce collocata su una colonna e frutto di devozione popolare. Divenuta sede dalla Società Spirituale di Santa Maria del Paradiso, istituita nel 1466, tale Compagnia decise di costruire una chiesa più ampia e di dedicarla a Santa Maria Regina del Paradiso. Nel 1613 vi fu l'aggregazione con l'Arcicofraternita dei Santi Ambrogio e Carlo della Nazione Lombarda in Roma, portando alla creazione della Confraternita di Santa Maria del Paradiso e San Carlo. Il 2 novembre 1619 si ebbe la posa della prima pietra per la nuova chiesa, con consacrazione avvenuta il 9 maggio 1644. Nel 1746 vennero effettuati lavori di restauro e ampliamento e nello stesso secolo, dopo l'occupazione francese, la Compagnia venne sciolta. Ricostituita nel XIX secolo, dal 1855 al 1874 vennero realizzati dei lavori di riedificazione che coinvolsero la facciata e la realizzazione di nuove cappelle.

XVII  (costruzione oratorio)

Nel XVII secolo venne costruito l'oratorio di San Carlo accanto alla chiesa.

1944  (distruzione intero bene)

La Chiesa venne distrutta durante il bombardamento del 29 gennaio 1944. L'Oratorio subì alcuni danni.

1951 - 1953 (costruzione intero bene)

Il 25 ottobre 1951 vi fu la posa della prima pietra. La Chiesa, su progetto dell'architetto Alfredo Cosentino, venne inaugurata nel 1953.

1973  (restauro oratorio)

Nel 1973 vennero effettuati lavori di restaurato nell'Oratorio di San Carlo.

1974 - 1975 (restauro intero bene)

Nel 1975 vennero effettuati dei lavori di restauro nella chiesa, dove si erano verificati dei cedimenti di calcinacci dal soffitto nell'anno precedente.

2001  (restauro oratorio)

L'Oratorio venne restaurato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, i dipinti grazie al contributo del Lions Club Bologna. I lavori, conclusi nel 2001, sono stati condotti dallo Studio Biavati di Bologna.
Descrizione

La Chiesa di San Carlo, a circa 700 metri più a sud dalla Stazione Centrale di Bologna, sorge in via del Porto, a pochi passi da Piazza dei Martiri. Di remote origini, la chiesa venne distrutta dai bombardamenti e ricostruita nel dopoguerra. L'edificio si affaccia oggi su un marciapiede-sagrato con lastre di pietra, ha una facciata che propone una rilettura in chiave modernista dello stile romanico, con alzato in mattoni faccia a vista scandito da geometrie marmoree e ospitante al centro un alto protiro a inquadrare il portale d'accesso e un rosone; ha una pianta ad aula unica con copertura piana e una zona presbiterale rialzata di due gradini rispetto il piano della navata. Contiguo al fianco ovest della chiesa si trova l'Oratorio di San Carlo, costruito nel Seicento, con aula unica coperta da una volta riccamente decorata e concluso in una piccola zona absidale voltata a botte, anch'essa decorata.
contesto
La Chiesa di San Carlo, a circa 700 metri poco più a sud della Stazione Centrale di Bologna, sorge su via del Porto, strada un tempo suddivisa in due tratti, Via Murelli e Via Porto Navile, che consetiva l'accesso allo scalo fluviale di Bologna, Porto Naviglio. L'isolato è stato oggetto di ricostruzioni post-belliche, così come la Chiesa che appare oggi circondata, a ovest nord ed est, da edifici moderni. la Chiesa sorge infine in vicinanza di Piazza dei Martiri, importante nodo della viabilità.
impianto planivolumetrico
L’edificio è contiguo, sulla sinistra, all'oratorio e ad altri ambienti e appartamenti parrocchiali.
esterno
La chiesa si affaccia su un marciapiede, sopraelevato di un’ alzata rispetto alla strada, che svolge la funzione di sagrato e con un pavimento in lastre di pietra. Due edicole sono poste ai lati del sagrato, sulla sinistra dedicata alla Madonna delle grazie e sulla destra a S. Antonio da Padova. La facciata offre una rilettura in chiave modernista dello stile romanico. Ha forma rettangolare ed è ricoperta di mattoni faccia a vista, riquadrata in geometrie ortogonali da listelli marmorei e conclusa in alto da una croce sommitale. Il portale è rialzato di due gradini rispetto al piano del marciapiede-sagrato ed è sottolineato da un moderno protiro, le cui colonnine reggono l’arco a tutto sesto che va a sottolineare la presenza di un rosone. Al di sopra del portale corre, lungo tutta l'ampiezza della facciata, un bassorilievo in terracotta raffigurante gli episodi della vita di Sant'Ambrogio, San Carlo e Sant'Antonio. La copertura è a doppia falda in coppi. Il fianco destro, in mattoni a vista, è scandito da cinque alte finestre rettangolari. Il fianco sinistro è invece contiguo ad un altro edificio che, oltre a ospitare appartamenti e ambienti parrocchiali, vede la presenta dell'Oratorio di san Carlo. L’esterno del volume che lo ospita, intonacato di giallo paglierino, è raggiungibile tramite un cortiletto antistante separato dalla strada grazie ad un cancello.
pianta
Chiesa con pianta ad aula unica contigua, sul fianco ovest, all'oratorio con pianta ad aula unica e abside rettangolare.
interni
Una bussola in cemento armato, con soprastante balconata, conduce dentro all'edificio. L'interno è ad aula con copertura piana e pavimento in graniglia di marmo, grigio ai lati e rosso-giallo al centro. Sui fianchi, senza una partizione simmetrica, si susseguono sulla destra cinque spazi in corrispondenza di altrettante finestre, di cui solo due a ospitare cappelle precedute da una balaustra in marmo; mentre a sinistra, muovendo dal portale, se ne individuano solo due, il primo ospitante il Battistero in marmo rosso di Verona sormontato da una cuspide in rame, il secondo una cappella introdotta da una balaustra in marmo, seguono infine due porte che conducono all'Oratorio di San Carlo. Conclude lo sviluppo longitudinale della chiesa una zona presbiterale con pavimento in marmo rosso, rialzata di due gradini rispetto la navata e separata dalla stessa tramite una balaustra marmorea. Sul fianco sinistro due porte conducono all'Oratorio di San Carlo, che presenta un secondo e simmetrico doppio accesso sul fianco occidentale. L'oratorio ha una pianta ad aula interamente cinta da un postergale in noce massiccio che corre lungo le pareti, entro cui sono inquadrati i portali, è coperta da una volta a botte riccamente decorata e presenta un pavimento in graniglia di marmo. La parete occidentale è scandita da tre aperture, due soprastanti i portali e una centrale con arco a tutto sesto, perennemente serrata da pesanti imposte lignee. La zona piccola zona absidale, interamente decorata, è introdotta da un arco a tutto sesto e rialzata di un gradino ed è coperta da una volta a botte.
elementi di pregio
Sulla facciata della chiesa corre un bassorilievo opera di Cesarino Vincenzi. All'interno dell'edificio si ricordano l’Ancona dell’Altare Maggiore, i due amboni e il Battistero, progettati Giuseppe Rivani; le cappelle progettate dall'architetto Augusto Panighi oltre a opere di Elisabetta Sirani e Sergio Cremonini e Gino Marzocchi. Nell'Oratorio è possibile ammirare la volta riccamente decorata con gusto seicentesco e quadraturista, alla cui esecuzione concorsero Domenico Martelli e Giacomo Friani.
impianto strutturale
Struttura portante in cemento armato.
apparati liturgici
Nella chiesa l'assemblea è orientata frontalmente al presbiterio e si compone di due file di panche lignee disposte a battaglione. A sinistra dell'ingresso si trova il Battistero, in marmo rosso di Verona e cuspide in rame. La zona presbiterale è rialzata di due gradini rispetto al piano dell'aula, separato dalla stessa tramite una balaustra in marmo con amboni marmorei gemelli sui lati. Al centro dell'area è situato l'altare post-conciliare in legno, collocato su predella lignea, a sinistra vi è la sede del celebrante, un trono ligneo con imbottitura in velluto rosso; in fondo, rialzato su tre gradini, vi è infine l'altare pre-conciliare in marmo ospitante la custodia eucaristica con croce sommitale. L'Oratorio di san Carlo presenta un'assemblea ordinata frontalmente al presbiterio, composta da sedie posizionate a battaglione. L'altare pre-conciliare è in marmo, ospitante al centro il tabernacolo, preceduto dalla sede del celebrante, uno sgabello con imbottitura damascata, e dal leggio ligneo.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1969)
Un'altare in legno venne realizzato per la Decennale del 1969 e posizionato al centro della zona presbiterale.
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