chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Zuclo
Borgo Lares
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967); fonte battesimale - intervento strutturale (1967)
XI - XI(preesistenze intero bene); 1576 - 1576(consacrazione carattere generale); 1661/01/15 - 1661/01/15(erezione a curazia carattere generale); 1700 - 1749(decorazione abside); 1768 - 1773(ampliamento intero bene); 1768 - 1773(decorazione intero bene); 1864 - 1864(restauro intero bene); 1951/11/09 - 1951/11/09(erezione a parrocchia carattere generale); 1967 - 1967(rimaneggiamento intero bene); 1969 - 1980(ampliamento e costruzione sacrestia e ambiente di servizio); 2000 - 2000(tinteggiatura intero bene)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Zuclo, Borgo Lares>
Altre denominazioni S. MARTINO vescovo
S. Martino
Autore (ruolo)
Bianchi, Pietro (progetto ricostruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze comacine (ampliamento)
maestranze trentine (ampliamento sacrestia e costruzione deposito)
architettura barocca lombarda (ampliamento)
Notizie Storiche

XI  (preesistenze intero bene)

Una prima chiesa fu costruita a Zuclo nell'XI secolo.

1576  (consacrazione carattere generale)

Una consacrazione dell'edificio sacro è documentata nel 1576, probabilmente in seguito all'esecuzione di importanti lavori di riedificazione e ampliamento (ndc).

1661/01/15  (erezione a curazia carattere generale)

La curazia di San Martino a Zuclo, già cappella della pieve di Tione, fu eretta il 15 gennaio 1661.

1700 - 1749 (decorazione abside)

Nel corso della prima metà del XVIII secolo un anonimo maestro trentino eseguì la decorazione a fresco della volta del presbiterio, più tardi trasformato in cappella laterale in seguito all'ampliamento della chiesa.

1768 - 1773 (ampliamento intero bene)

La chiesa fu ampliata tra il 1768 e il 1773 su disegno di Pietro Bianchi. L'intervento comportò non solo la rotazione dell'asse d'orientamento dell'edificio da sud a est, ma anche la quasi totale demolizione della chiesa precedente, di cui fu risparmiata solo l'abside poligonale, costituente l'attuale cappella seconda a destra, dedicata alla Madonna. La data di conclusione lavori è riportata nella cartella presente in controfacciata.

1768 - 1773 (decorazione intero bene)

La decorazione stucchiva della navata e del presbiterio fu realizzata dalla bottega di Francesco Cometti contestualmente ai lavori di riedificazione della chiesa (1768-1773).

1864  (restauro intero bene)

Imprecisati lavori di restauro furono condotti nel 1864, data riportata nella cartella presente alla sommità della facciata.

1951/11/09  (erezione a parrocchia carattere generale)

La costituzione della parrocchia di San Martino a Zuclo risale al 9 novembre 1951.

1967  (rimaneggiamento intero bene)

In occasione dell'intervento di adeguamento liturgico eseguito nel 1967 l'interno della chiesa fu sottoposto ad alcuni lavori di rimaneggiamento, riguardanti in particolare il rifacimento dell'intonaco dello zoccolo perimetrale. Contestualmente furono demoliti gli altari laterali che si trovavano nelle cappelle affacciate sulla prima campata.

1969 - 1980 (ampliamento e costruzione sacrestia e ambiente di servizio)

Presso l'Archivio Diocesano Tridentino si conserva il progetto non firmato per l'esecuzione di un ampliamento della sacrestia e della costruzione di un ambiente di servizio a sinistra del presbiterio datato 1969. Dal confronto con lo stato attuale dell'edificio è possibile affermare che tali lavori furono effettivamente eseguiti in un'epoca collocabile entro il decennio successivo (incerta).

2000  (tinteggiatura intero bene)

La chiesa è stata interamente ritinteggiata nel 2000 circa.
Descrizione

La parrocchiale di San Martino a Zuclo sorge in posizione eminente su un colle che sovrasta l'abitato. L'attuale edificio è il risultato dell'operazione di ampliamento e riedificazione della chiesa precedente, condotta da Pietro Bianchi tra il 1768 e il 1773, che comportò non solo la demolizione di gran parte del tempio antico, ma anche la rotazione dell'asse d'orentamento della fabbrica da sud a est. La facciata ad angoli smussati è ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce ed è coronata da un fastigio ondulato, rialzato rispetto al livello delle coperture, secondo uno schema riproposto dai Bianchi anche per le parrocchiali di Ragoli e di Pinzolo. Nei settori centrali inferiore e mediano si aprono l'elegante portale maggiore e una finestra a profilo mistilineo; nicchie centinate ora prive di statue trovano posto nei settori laterali. Le fiancate sono scandite da lesene itonacate, tra le quali si aprono delle finestre a profilo mistilineo; a destra della seconda campata emerge il corpo poligonale della cappella della Madonna, già costituente il presbiterio della chiesa antica. L'attuale presbiterio si presenta, invece, compreso tra i corpi emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio, e reca tre finestre sagomate distribuite sui lati e sulla parete di fondo. A sinitra dell'edificio si innalza la torre campanaria, con fusto interamente rivestito in pietra a vista, coronato da una cella campanaria a quattro monofore, sulla quale insistono il tamburo e la cuspide ottagonali. L'interno si sviluppa a navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie, che individano due campate separate da un settore intermedio. Cappelle laterali poco profonde si dispongo ai lati della prima e a sinistra della seconda campata. Sulla destra di quest'ultima si apre la cappella della Madonna, a pianta poligonale, con pareti percorse da arcate centinate sfondate; un attico, interposto tra il cornicione marcapiano e la volta a spicchi, ospita tre finestre rettangolari. Il presbiterio, rialzato su due gradini e introdotto dall'arco santo a pieno centro, è raccordato alla navata attraverso un settore intermedio, nel quale si dispongono due accessi laterali.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale ai lati della quale si aprono tre cappelle rettangolari poco profonde, inscritte nel perimetro esterno; a destra della seconda campata si sviluppa una profonda cappella a pianta poligonale. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata ad angoli smussati, ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce, coronata da un fastigio ondulato, rialzato rispetto al livello del tetto, cimato da obelischi acroteriali e da una croce latina in metallo. Nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali ospitano quattro nicchie centinate profilate in stucco, ora prive di statue. In basso, ai lati del portale, sono murate due edicole facenti parte della Via Crucis che sale alla parrocchiale.
Prospetti
Fiancate laterali scandite da lesene intonacate, tra le quali si aprono monofore sagomate. Il lato destro è caratterizzato dall'emergere del corpo poligonale della seconda cappella, costituente l'abside dell'antica chiesa. Due ingressi laterali si dispongono all'altezza del settore intermedio tra la seconda campata e il presbiterio. La struttura di quest'ultimo, segnata in angolo da lesene intonacate, è compresa tra i corpi emergenti della sacrestia (a destra) e del deposito (a sinistra), oltre i quali si dispongono delle monofore sagomate. Una finestra analoga si apre anche sulla parete di fondo del presbiterio.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, interamente rivestita in pietra a vista, addossata alla fiancata sinistra della chiesa. Fusto insistente su una scarpa rastremata verso l'alto, segnato da feritoie e recante alla sommità quattro mostre di orologio. Cella campanaria a quattro monofore, compresa tra cornici modanate eminenti e sormontata da un tamburo ottagonale illuminato da quattro oculi circolari. Cuspide ottagonale.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a botte unghiata; volta a spicchi sulla cappella seconda a destra; volta a vela sul presbiterio.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura lignea e manto di copertura in lamiera metallica. Campanile: cuspide ottagonale rivestita in lamiera.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di paraste corinzie intonacate, raccordate da un cornicione marcapiano corrente ed eminente in corrispondenza delle stesse, che individuano due campate separate da un settore intermedio di dimensioni minori. Ai lati della prima campata e a sinistra della seconda si sviluppano cappelle laterali poco profonde, inquadrate da arcate centinate. A destra della seconda campata si apre, inoltre, una profonda cappella poligonale, le cui pareti sono percorse da arcate centinate sfondate; un attico, interposto tra il cornicione marcapiano e la volta, ospita tre finestre rettangolari. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è preceduto dall'arco santo a pieno centro e si raccorda alla navata tramite un ulteriore settore intermedio, ai lati del quale sono ricavati gli accessi laterali. Nello spazio presbiteriale è replicato il motivo delle coppie di paraste corinzie intonacate, raccordate dal cornicione marcapiano.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta un pavimento a quadrotte di pietra calcarea rossa e nera in corsi diagonali; nelle cappelle affacciate sulla prima campata si trova una pavimentazione in lastre di pietra calcarea; in quelle laterali alla seconda campata è posato un pavimento a quadrotte bianche e rosse, disposte in corsi diagonali. Il presbiterio reca una pavimentazione in mattonelle di cemento verniciate, bianche e rosse, posate in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Un vasto affresco con la Madonna e Santi occupa la volta della cappella seconda a destra; un finto parapetto è dipinto a tempera al centro della volta del presbiterio. L'interno presenta inoltre un ricco apparato stucchivo si dispone sugli elementi architettonici dell'interno (capitelli corinzi delle paraste, corncione marcapiano, arcate di inquadramento delle cappelle laterali, pennacchi della cupola) e attorno alle finestre. Ulteriori stucchi modellati e dipinti abbelliscono le cornici delle nicchie e della finestra della facciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, tramite l'introduzione di arredi mobili di tipo eterogeneo, impiegati come poli liturgici. Le balaustre e l'altare maggiore settecentesco sono stati mantenuti e al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno con inserti figurati in rame. Alla balaustra destra è addossato un leggio in legno, utilizzato come ambone. La sede è costituita da uno grabello in legno d'epoca napoleonica, con braccioli e seduta imbotttia, addossato alla parete sinistra del presbiterio.
fonte battesimale - intervento strutturale (1967)
Il fonte battesimale storico (1764 circa), già collocato nella nicchia presente a sinistra della controfacciata, è stato spostato nella cappella prima a sinistra. Contestualmente è stato fornito di un nuovo coperchio in rame sbalzato.
Contatta la diocesi