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Villazzano
Trento
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Stefano
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
fonte battesimale - intervento strutturale (1970)
1567 - 1567(preesistenze intero bene); 1710 - 1710(demolizione e ricostruzione intero bene); 1780 - 1780(benedizione intero bene); 1797 - 1797(ristrutturazione intero bene); 1801 - 1803(riedificazione intero bene); 1804 - XIX(decorazione presbiterio); 1804/04/24 - 1804/04/24(erezione a curazia carattere generale); 1845 - 1873(consacrazione intero bene); 1907/01/03 - 1907/01/03(erezione a parrocchia carattere generale); 1914 - 1914(costruzione sacrestia nuova); 1970 - 2003(adeguamento liturgico carattere generale); 2000 - 2000(demolizione sacrestia vecchia)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santo Stefano <Villazzano, Trento>
Altre denominazioni S. Stefano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura tardobarocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1567  (preesistenze intero bene)

Una prima chiesetta dedicata all'Invenzione di Santo Stefano Protomartire fu eretta al centro del paese di Villazzano nel 1567.

1710  (demolizione e ricostruzione intero bene)

L'originario edificio fu abbattuto per cause ignote e riedificato nel 1710 dalla famiglia Salvetti. Vi si celebrava in alternanza con la vicina curaziale di San Bartolomeo.

1780  (benedizione intero bene)

Nel 1780 fu necessario benedire nuovamente la chiesa, in seguito ad un lungo periodo di abbandono e profanazione.

1797  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1797, grazie al curato Gian Battista Onestinghel, l'edificio fu ristrutturato.

1801 - 1803 (riedificazione intero bene)

Tra il 1801 ed il 1803 fu eretto e benedetto un nuovo edificio di culto; il terreno sul quale edificare la nuova chiesa fu donato dalla famiglia De Eghen di Lavis. Venne dedicato ai Santi Stefano e Bartolomeo.

1804 - XIX (decorazione presbiterio)

La volta del presbiterio ed il catino absidale sono ornati da motivi fitomorfi in stucco, realizzati probabilmente immediatamente dopo la fine dei lavori al nuovo edificio.

1804/04/24  (erezione a curazia carattere generale)

Il 24 aprile 1804 la chiesa fu eretta a curazia; decadde di conseguenza il titolo per la vicina chiesa di San Bartolomeo, che divenne cimiteriale.

1845 - 1873 (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata e riconsacrata nel 1845 e nel 1873.

1907/01/03  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di Villazzano divenne parrocchia il 3 gennaio 1907.

1914  (costruzione sacrestia nuova)

Nel 1914 venne realizzata la nuova sacrestia.

1970 - 2003 (adeguamento liturgico carattere generale)

Nel 1970 la chiesa fu adeguata alle norme del Concilio Vaticano II. Dopo la costruzione della nuova chiesa (2003) gli arredi mobili usati come poli liturgici sono stati rimossi.

2000  (demolizione sacrestia vecchia)

Per permettere la realizzazione del nuovo edificio parrocchiale, a fianco della chiesa ottocentesca, fu abbattuta la sacrestia vecchia.
Descrizione

La chiesa fu eretta tra il 1801 ed il 1803, in un terreno posto poco distante dal centro del paese di Villazzano, nelle immediate vicinanze di villa Mersi e del suo parco. L'edificio, orientato a nord, è dal 2003 unito alla nuova chiesa parrocchiale ed è perciò utilizzato solo occasionalmente. La facciata è centrata da un portale architravato, ornato da elementi scultorei e coronata da un frontone curvilineo. L'interno presenta una navata unica terminante in un presbiterio rettangolare sopraelevato su due gradini, chiuso da balaustre marmoree; alle sue spalle si apre un'abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con due cappelle laterali simmetriche; presbiterio rettangolare con abside semicircolare.
Facciata
Facciata con zoccolo lapideo interrotto da un portale architravato, posto al vertice di una scalinata e coronato da un frontone a sesto ribassato interrotto, ornato da sculture lapidee; ai lati finestre rettangolari, decorate da un fastigio mistilineo realizzato in stucco. Alla sommità finestra rettangolare; cornice in lieve aggetto a seguire i profili della facciata. Frontone curvilineo centrato da una finestra centinata.
Prospetti
Fiancata orientale caratterizzata dall'emergere dei volumi della sacrestia e del campanile. Fiancata orientale unita alla nuova chiesa parrocchiale.
Campanile
Struttura in muratura di pietrame intonacata, su base quadrangolare; fusto liscio al vertice del quale si trova una doppia cella campanaria aperta da arcate a tutto sesto. Copertura piramidale ricoperta da lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata e tinteggiata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volte a crociera nella navata e nel presbiterio; catino absidale.
Coperture
Tetto a due falde rivestito da coppi in laterizio.
Interni
Navata unica suddivisa in due campate raccordate da un settore intermedio voltato a botte, racchiuso tra due arcate trasversali a tutto sesto. Le pareti perimetrali sono scandite da paraste ornate a finto marmo, coronate da capitelli corinzi, modellati in stucco dipinto e dorato. Sulla seconda campata si aprono due cappelle simmetriche a pianta rettangolare, sovrastate da lunette semicircolari centrate da finestre rettangolari. Un cornicione plurimodanato corre lungo l'intero perimetro. Arco santo a tutto sesto che precede il presbiterio sopraelevato su due gradini e chiuso da balaustre marmoree, sulle cui pareti perimetrali, sopra il cornicione, si aprono due finestre rettangolari. Abside semicircolare con due nicchie simmetriche.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a mattonelle di pietra calcarea rettangolari nella navata; a mattonelle quadrate ortogonali in marmo nel presbiterio.
Elementi decorativi
Finte partiture marmoree dipinte; motivi decorativi in stucco sulla volta del presbiterio e nel catino absidale.
Adeguamento liturgico

fonte battesimale - intervento strutturale (1970)
Il fonte battesimale in pietra, non più in uso, fu trasferito dalla controfacciata alla cappella laterale sinistra.
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