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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Trento
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Margherita
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (2011); ambone - intervento strutturale (2011)
1240 - 1240(preesistenze intorno); 1326 - 1326(preesistenze intero bene); 1363 - 1363(consacrazione carattere generale); XV - XV(incorporazione carattere generale); 1727 - 1727(ampliamento intero bene); 1727 - 1831(variazione d'uso intero bene); 1831 - 1845(ristrutturazione intero bene); 1855 - 1897/06/19(variazione d'uso intero bene); 1906 - 1906(restauro intero bene); 1968 - 1968(variazione d'uso intero bene); 2009 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Margherita
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Margherita <Trento>
Altre denominazioni S. Margherita
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (ricostruzione chiesa)
Notizie Storiche

1240  (preesistenze intorno)

Un edificio romanico annesso ad un monastero delle monache domenicane era presente fin dal 1240.

1326  (preesistenze intero bene)

L'edificio originario fu ricostruito nel 1326: sono visibili ancora oggi alcuni elementi architettonici inglobati nella muratura.

1363  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata nel 1363.

XV  (incorporazione carattere generale)

La chiesa nel XV secolo fu incorporata alla Casa della Prepositura del Capitolo della Cattedrale.

1727  (ampliamento intero bene)

L'edificio fu ampliato nel 1727 in seguito ad un incendio.

1727 - 1831 (variazione d'uso intero bene)

La chiesa, dopo il suo ampliamento, fu affidata a terziari francescani secolari; venne successivamente abbandonata e utilizzata in un primo tempo come fienile e in seguito come gendarmeria.

1831 - 1845 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1831 la chiesa fu acquistata da Antonio Rosmini, il quale restaurò l'edificio e lo riaprì al culto, dedicandolo al Crocifisso (fu probabilmente in questa occasione che vennero realizzati i due pulpiti gemelli, posti sull'arco santo).

1855 - 1897/06/19 (variazione d'uso intero bene)

Nel 1855, dopo un decennio di uso da parte delle suore del Sacro Cuore, la chiesa fu nuovamente chiusa al culto fino al 19 giugno del 1897.

1906  (restauro intero bene)

Nel 1906 la chiesa fu restaurata e forse in questa occasione ornata da dipinti murale sulle volte.

1968  (variazione d'uso intero bene)

Nel 1968 l'edificio subì una serie di lavori di restauro ma non fu riaperto all'uso liturgico.

2009 - 2011 (restauro intero bene)

Tra il 2009 e il 2011 la chiesa è stata completamente restaurata, su progetto dell'architetto Ivo Fadanelli, e riaperta al pubblico.
Descrizione

La chiesa sorge quasi di fronte alla basilica di Santa Maria Maggiore, lungo via Rosmini a Trento, con orientamento a est. Di origini medievali, l'edificio fu ampliato nel 1727 e restaurato nel 1831, per volere dell'allora proprietario Antonio Rosmini, noto filosofo trentino. La facciata a tempio classico tetrastilo, è ripartita da paraste dotate di capitello ionico. L'interno si articola in una navata conclusa da un presbiterio rettangolare, fiancheggiato da matronei.
Preesistenze
Sulla fiancata settentrionale tracce dell'antica muratura con aperture cieche tamponate.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a tempio classico tetrastilo, ritmata da quattro paraste dotate di capitello ionico; in basso al centro portale architravato sormontato da una lunetta; alla sommità frontone triangolare con tre vasi sommitali.
Prospetti
Fiancate lisce: a nord preesistenze.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: due volte a botte unghiata nella navata; volta a botte nella seconda campata e nel presbiterio.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da coppi in laterizio.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate: in corrispondenza della seconda si aprono due nicchie ospitanti gli altari laterali; cornicione modanato corrente lungo il perimetro al di sopra del quale si aprono finestre lunettate. Arco santo a tutto sesto e presbiterio rettangolare, affiancato da matronei.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle in cemento policrome (dopo il recente restauro esso è quasi completamente nascosto da una pedana lignea).
Elementi decorativi
Decorazioni ad affresco sulle volte.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2011)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 2011 e ha carattere di stabilità. I poli liturgici sono posti nella navata entro una corona ellittica di sedie, sopra ad una pedana lignea: in corrispondenza di uno dei fuochi dell'ellissi è posto l'altare verso il popolo in legno a forma di ara, su predella propria. Gli autori dell'altare sono lo scultore Paul Moroder e la pittrice Mirta de Simoni.
ambone - intervento strutturale (2011)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 2011 e ha carattere di stabilità. I poli liturgici sono posti nella navata entro una corona ellittica di sedie, sopra ad una pedana lignea: in corrispondenza di uno dei fuochi dell'ellissi è posto l'ambone in legno. Gli autori dell'ambone sono lo scultore Paul Moroder e la pittrice Mirta de Simoni.
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