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adeguamento liturgico
Torcegno
Trento
chiesa
parrocchiale
Santi Bartolomeo e Andrea
Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Andrea
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1998)
1474/10/17 - 1474/10/17(menzione carattere generale ); 1568/08/14 - 1568/08/14(decorazione presbiterio); 1586/05/19 - 1586/05/19(erezione a parrocchia carattere generale); 1747 - 1750(riedificazione intero bene); 1758/06/04 - 1758/06/04(consacrazione carattere generale); 1767 - 1769(rifacimento campanile); 1786 - 1786 (cambio giurisdizione carattere generale ); 1853 - 1853(danneggiamenti intero bene); 1882 - 1883(ristrutturazione intero bene); 1897 - 1900(restauro intero bene); 1944 - 1944(restauro intero bene); 1968 - 1968(adeguamento liturgico carattere generale); 1995 - 1998(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Bartolomeo e Andrea
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Bartolomeo e Andrea <Torcegno>
Autore (ruolo)
Pasquelli, Francesco Antonio (costruzione chiesa)
Vinante, Giacomo (costruzione chiesa)
Carneri, Claudio (rifacimento campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa )
Notizie Storiche

1474/10/17  (menzione carattere generale )

La prima menzione della chiesa si trova in un documento del 17 ottobre 1474, riguardante una controversia tra il rettore della chiesa di Telve e gli abitanti di Torcegno e Ronchi.

1568/08/14  (decorazione presbiterio)

Lorenzo Naurizio dipinse l'affresco raffigurante l'Ultima Cena, datato 14 agosto 1568, ora sulla parete sinistra della navata, forse sulla parete perimetrale del presbiterio o all'interno dello stesso.

1586/05/19  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa venne eretta a parrocchia il 19 maggio 1586 dal vescovo di Feltre Giacomo Rovellio.

1747 - 1750 (riedificazione intero bene)

La chiesa venne riedificata verso la metà del XVIII dai maestri muratori lombardi Francesco Pasquelli e Giacomo Vinante. Il lavoro iniziato già nel giugno del 1747 si concluse con la costruzione del coro nel dicembre del 1750. La data 1749 compare sulla cartella dell'arco santo, mentre la data 1750, assieme alla firma di Francesco Pasquelli, è leggibile all'esterno sullo sguancio della prima finestra della parete nord.

1758/06/04  (consacrazione carattere generale)

La chiesa venne consacrata il 4 giugno 1758 dal vescovo di Feltre Andrea Minucci.

1767 - 1769 (rifacimento campanile)

Tra il 1767 e il 1769 l'architetto Claudio Carneri si occupò del rifacimento del campanile. Della vecchia costruzione sono rimaste due bifore visibili all'interno.

1786   (cambio giurisdizione carattere generale )

La chiesa nel 1786 passò dalla diocesi di Feltre a quella di Trento.

1853  (danneggiamenti intero bene)

L'edificio nel 1853 fu ripetutamente colpito e danneggiato da fulmini.

1882 - 1883 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa fu ristrutturata tra il 1882 e 1883.

1897 - 1900 (restauro intero bene)

Tra il 1897 e il 1900 la chiesa fu soggetta a ristrutturazioni. In quell'occasione lo stuccatore Pasquale Bianchi realizzò gli stucchi del presbiterio, rinnovò e completò la decorazione plastica dell'intero edificio.

1944  (restauro intero bene)

La copertura dell'edificio venne rifatta nel 1943. L'interno venne restaurato e decorato nel 1944 dai pittori Albino Dal Castagnè (dipinti sopra le porte del presbiterio) e Francesco Chiletto (arco santo e cupola dell'abside).

1968  (adeguamento liturgico carattere generale)

Il primitivo adeguamento liturgico risale al 1968, in seguito modificato (l'altare metallico è conservato nella sacrestia della chiesa dell'Ausiliatrice).

1995 - 1998 (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato nuovamente tra il 1995 e il 1998. In questa occasione è venuto alla luce l'affresco raffigurante l'Ultima Cena sulla parete sinistra della navata.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Andrea sorge a Torcegno, con orientamento a est. Venne ricostruita, sul luogo di un precedente edificio sacro, dai maestri muratori Francesco Pasquelli e Giacomo Vinante tra il 1747 e il 1750. La facciata a due spioventi è aperta da un portale architravato e da un'apertura quadrilobata alla sommità. Il campanile è stato ricostruito tra il 1767 e il 1769 dall'architetto Claudio Carneri. Internamente, la navata è voltata a botte unghiata; il presbiterio, rialzato su un gradino, presenta anch'esso una volta a botte unghiata, mentre l'abside poligonale è coperta da una cupola semisferica.
Preesistenze
Fusto del campanile con due bifore, visibili all'interno della canna, appartenente alla chiesa primitiva. Affresco con Ultima Cena del 1568 sulla parete sinistra della navata, in origine dipinto in prossimità o forse all'interno del presbiterio. Finestra murata in facciata appartenente alla ricostruzione settecentesca.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale con battistero a pianta ottagonale irregolare nella prima campata a sinistra; presbiterio rettangolare; abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi delimitata da lesene angolari e affiancata, sulla sinistra, dal corpo della cappella del battistero con finestra circolare. Al centro si apre un portale architravato protetto da un tettuccio a due spioventi, sovrastato da una meridiana, una finestra murata e da un'apertura quadrilobata. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate scandite da contrafforti e aperte da ingressi laterali. Fiancata nord contraddistinta dal corpo sporgente della cappella del battistero contiguo a quello del locale che ospita la centrale termica. Fiancata sud contraddistinta da un ingresso laterale dal corpo aggettante della sacrestia. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, posta a nord a livello del presbiterio; fusto in pietra intonacata con quadrante di orologio sommitale; cella campanaria aperta da monofore; tamburo con piccole aperture trilobate; copertura a cipolla in lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata; volta a botte unghiata sul presbiterio; cupola semisferica su pennacchi sull'abside; cupola ottagonale irregolare sulla cappella del battistero.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata e sul presbiterio; copertura a cipolla sull'abside. Manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Pareti scandite da paraste composite reggenti cornicione perimetrale. Navata suddivisa in cinque campate e illuminata da sei finestre a centina ribassata (tre per lato) poste nella prima, nella terza e nella quinta campata; nella prima campata si situa la cantoria e a sinistra si apre la cappella del fonte battesimale. Presbiterio preceduto da arco santo, rialzato su un gradino e caratterizzato da due portali laterali e da una finestra a centina ribassata sul lato destro. Abside con due finestre lunettate. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a mattonelle lapidee a corsi ortogonali; rivestimento ligneo nel presbiterio; pavimento dell'abside in graniglia e a mattonelle in cotto a corsi diagonali nella parte terminale; pavimento della cappella del battistero a mattonelle in cemento.
Elementi decorativi
Decorazione plastica sulle volte. Dipinti a tempera sull'arco santo, le pareti del presbiterio e sulla cupola dell'abside.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1998)
L'adeguamento liturgico è stato progettato dall'architetto Antonio Marchesi nel novembre del 1998 ed approvato dall'Ufficio Arte Sacra. I poli liturgici in legno sono posti su una pedana lignea che riveste e prolunga il presbiterio storico. Al centro del presbiterio storico si trova l'altare verso il popolo, a tavolo, con fusto a sezione rettangolare. Sulla pedana che prolunga il presbiterio si colloca, a sinistra, l'ambone con parapetto poligonale e, a destra, una sede affiancata da sgabelli. La custodia eucaristica è nel tabernacolo dell'altare maggiore storico posto nell'abside. Sono presenti le balaustre storiche marmoree, benché arretrate a livello dell'abside.
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