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Saone
Tione di Trento
Trento
chiesa
sussidiaria
decollazione di S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Brizio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1969); presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa)
1616 - 1892(preesistenze intero bene); 1892/06/13 - 1895(ricostruzione intero bene); 1893/08/27 - 1893/08/27(benedizione carattere generale); 1893 - 1907(riparazioni copertura); 1965 - 1965(ristrutturazione intero bene); 1969 - 1969(adeguamento liturgico interno); 1974 - 1974(tinteggiatura intero bene); 1994 - 1994(restauro intero bene)
Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista <Saone, Tione di Trento>
Altre denominazioni Decollazione di S. Giovanni Battista in agro
S. Giovanni Battista
Chiesa di San Giovanni Battista
decollazione di S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Tamanini, Giacomo (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1616 - 1892 (preesistenze intero bene)

La prima chiesa dedicata alla Decollazione di San Giovanni Battista fu eretta nel 1616 circa nel piccolo centro di Villa Inferiore di Saone, distrutto nel 1757 da un'alluvione e abbandonato; fu abbattuta nel 1892.

1892/06/13 - 1895 (ricostruzione intero bene)

L'edificio sacro attuale, costruito nello stesso luogo, fu progettato dall'ingegner Giacomo Tamanini nel 1871, ma vide la luce solo tra il 1892 (con inizio dei lavori il 13 giugno) e il 1893, grazie al contributo attivo dei fedeli delle Giudicarie e degli emigrati, a causa della cronica mancanza di fondi. Nel 1895 l'opera fu completata e rifinita.

1893/08/27  (benedizione carattere generale)

La nuova chiesa fu benedetta dal parroco del Bleggio Giovan Battista Lenzi il 27 agosto 1893.

1893 - 1907 (riparazioni copertura)

Da subito, per l'inclemenza del clima e delle intemperie, l'edificio necessitò di riparazioni al tetto quasi ogni anno, 11 volte in 13 anni, secondo il curato don Modesto Bertini che scrive il 3 gennaio 1907 alla Commissione centrale di Vienna per ottenere aiuti economici. Lo stesso curato suggeriva di sostituire la copertura in tegole con una più resistente in lamina zincata.

1965  (ristrutturazione intero bene)

Il 29 agosto 1965 il parroco propose ai fedeli una sottoscrizione per finanziare la nuova copertura del tetto e la tinteggiatura delle pareti.

1969  (adeguamento liturgico interno)

Il presbiterio fu adeguato alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II nel 1969.

1974  (tinteggiatura intero bene)

La curia vescovile autorizzò nel maggio del 1974 la tinteggiatura esterna e interna.

1994  (restauro intero bene)

Il più recente intervento di restauro e risanamento dell'edificio, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, risale al 1994.
Descrizione

Orientata a nord-ovest, lungo la strada che conduce da Ponte Arche a Tione, e circondata da un prato cinto da un muretto, la chiesa dedicata alla Decollazione di San Giovanni Battista venne riedificata nel biennio 1992-1993, dopo aver abbattuto la costruzione antica, eretta nel 1616 circa nel piccolo centro di Villa Inferiore di Saone, quasi interamente distrutto da un'alluvione nel 1757 e abbandonato. La facciata a due spioventi è caratterizzata da due setti murari laterali leggermente aggettanti, ciascuno sfondato al centro da un'arcata centinata che inquadra una finestra rettangolare. Sopra le arcate si trovano due oculi ciechi e gli spezzoni di cornicione sporgente, che sostengono l'arcata centrale, di dimensioni maggiori; al suo interno si aprono il portale in granito e una finestra quadrilobata. Lungo le fiancate lisce si aprono due monofore centinate, mentre l'abside poligonale è cieca. L'interno è ad unica navata, con il corpo principale delimitato da quattro lesene, che lo separano dall'ingresso e dal settore dell'arco santo. Una scala aerea in legno, in controfacciata, a destra, conduce alla cantoria, con il parapetto liscio rivestito in legno. Il cornicione corrente plurimodanato raccorda la navata al presbiterio, introdotto dall'arco santo a pieno centro ed elevato di un gradino. Sulla parete di fondo dell'abside si trova l'ancona a bassorilievo in maiolica dipinta, opera di Luciano Carnessali, mentre un affresco cinquecentesco staccato, proveniente dalla vecchia chiesa, decora la parete destra, presso l'arco santo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; breve presbiterio a pianta rettangolare, concluso da profonda abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, caratterizzata da due setti murari laterali leggermente aggettanti, ciascuno sfondato al centro da un'arcata centinata che inquadra una finestra rettangolare. Sopra le arcate si trovano due oculi ciechi e gli spezzoni di cornicione sporgente, che sostengono l'arcata centrale, di dimensioni maggiori; al suo interno si aprono il portale in granito e una finestra quadrilobata. La parte superiore della muratura è sfondata da tre cornici incassate dal profilo sagomato. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce, forate ciascuna da una monofora centinata; sacrestia emergente sul lato destro. Abside poligonale; zoccolo perimetrale a intonaco rustico e finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Campaniletto quadrangolare in mattoni a vista innestato al centro del tetto, dotato di cornici orizzontali, monofore centinate nella piccola cella e copertura a quattro spioventi.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte nei settori dell'ingresso e dell'arco santo e nel presbiterio; volta a vela nella navata; volta a tre spicchi nell'abside.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a più falde sopra la sacrestia, e l'abside; struttura portante in legno e manto di copertura in lamiera metallica, salvo che sopra la sacrestia, coperta da coppi.
Interni
Interno ad unica navata, il cui il corpo principale è delimitato da quattro lesene, che lo separano dall'ingresso e dal settore dell'arco santo. Una scala aerea in legno, in controfacciata, a destra, conduce alla cantoria, con il parapetto liscio rivestito in legno. Il cornicione corrente plurimodanato raccorda la navata al presbiterio, introdotto dall'arco santo a pieno centro ed elevato di un gradino. Abside poligonale cieca; finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in battuto di cemento; pavimento del presbiterio a mattonelle quadrate di cemento, bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Affresco staccato cinquecentesco di ambito lombardo sulla parete destra della navata. Bassorilievo in maiolica dipinta con funzione di pala d'altare, opera di Luciano Carnessali.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1969)
L'adeguamento liturgico è stato parzialmente attuato mediante interventi in parte strutturali e in parte provvisori. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, si trova l'altare verso il popolo, in granito, a tavolo, con pianale sostenuto da una coppia di pilastrini quadrangolari posti per angolo. L'altare maggiore storico è stato distrutto.
presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa)
Presso l'arco santo, a sinistra, un leggio in metallo con lettorile ligneo funge da ambone. Tre sedie identiche in legno con seduta impagliata sono addossate alla parete di fondo dell'abside, elevate su di una pedana a due gradini, dietro l'altare al popolo, ad uso del celebrante e degli eventuali assistenti.
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