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adeguamento liturgico
Saone
Tione di Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Brizio
Parrocchia di San Brizio
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967 circa)
XVI - 1766(preesistenze intorno); 1764 - 1767(costruzione intero bene); 1790 - 1790(costruzione campanile); 1800 - 1810(decorazione interno); 1837/08/18 - 1837/08/18(consacrazione carattere generale); 1876 - 1883(ampliamento abside); 1889 - 1889(ampliamento navata); 1897 - 1897(ristrutturazione intero bene); 1905 - 1905(decorazione intero bene); 1912 - 1912(sostituzione pavimento); 1942/02/02 - 1942/02/02(erezione a parrocchia carattere generale); 1963 - 1967(ristrutturazione intero bene); 1974 - 1974(tinteggiatura esterno); 1990 - 1990(ristrutturazione campanile); 2002 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa di San Brizio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Brizio <Saone, Tione di Trento>
Altre denominazioni S. BRIZIO vescovo
S. Brizio
Autore (ruolo)
Bianchi, Pietro (progetto)
Tamanini, Giacomo (progetto ampliamento)
Festi, Paolo (ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura barocca lombarda (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1766 (preesistenze intorno)

La prima chiesa di Saone è menzionata dalla visita pastorale di Bernardo Clesio del 1537; sorgeva presso l'attuale cimitero, all'estremità occidentale del paese, allora chiamato Villa Superiore. Ottenne la concessione del fonte battesimale nel 1608 e fu elevata a curazia della pieve di Bleggio nel 1733. Fu abbattuta nel 1766 circa, per impiegare il materiale da costruzione disponibile a favore del nuovo edificio.

1764 - 1767 (costruzione intero bene)

La chiesa attuale venne edificata al centro del paese, lungo la strada principale che lo attraversa, tra il 1764 e il 1767, su progetto di uno degli architetti Bianchi, originari di Brienno (Como). Non conosciamo il nome di battesimo di questo esponente, ma potrebbe trattarsi di Pietro, responsabile della ricostruzione quasi totale della chiesa di San Martino a Zuclo, avvenuta su suo disegno tra il 1768 e il 1774.

1790  (costruzione campanile)

Il campanile fu eretto nel 1790, promosso, come già la chiesa, da don Lorenzo Buffi Fontana di Saone.

1800 - 1810 (decorazione interno)

La volta della seconda campata e della sacrestia sono ornate da affreschi figurati dell'inizio del XIX secolo, attribuiti stilisticamente al pittore veronese Pietro Maratoli, allievo di Bartolomeo Zeni, che firmò la decorazione della Parrocchiale di Preore nel 1806.

1837/08/18  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 18 agosto 1837 dal vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer.

1876 - 1883 (ampliamento abside)

Nel 1876 l'edificio fu ampliato in direzione sud, nella zona del coro, dall'impresa del maestro muratore Paolo Festi di Muronico (valle Intelvi), su progetto dell'ingegner Giacomo Tamanini. Dopo un contenzioso con il Comune, corretti vari errori, l'impresa percepì il suo compenso nel novembre del 1883.

1889  (ampliamento navata)

Nel 1889 il curato don Felice Beltrami fece realizzare i due piccoli ambienti di servizio simmetrici nell'atrio d'ingresso.

1897  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1896 l'ingegner Demattio fece notare dei gravi difetti nelle fondamenta della costruzione, rese insicure dalle infiltrazioni d'acqua, soprattutto nella zona di contatto tra la parte antica e quella dell'abside, recentemente aggiunta. L'anno successivo, pressato dal Comune e ottenuta l'autorizzazione della curia, il curato don Felice Beltrami fece eseguire la sottomurazione con cunei di ferro, per tentare di arrestare le crepe che attraversavano le pareti e l'intera volta; venne poi incanalata la roggia che scorreva a fianco della chiesa, deviandone l'alveo.

1905  (decorazione intero bene)

L'intero edificio sacro fu ritinteggiato nel 1905 da Francesco Valentini di Iavrè; all'interno la volta del presbiterio con i quattro pennacchi fu ornata da dipinti murali figurati, opera di Agostino Aldi.

1912  (sostituzione pavimento)

Nel 1912, grazie alla raccolta di offerte, fu sostituito il pavimento in mattoni con uno in tavolette di cemento.

1942/02/02  (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia risale al 2 febbraio 1942.

1963 - 1967 (ristrutturazione intero bene)

A partire dal 1963, su progetto dell'ingegner Renato Marchi, l'edificio sacro venne ristrutturato, gettando un nuovo dado di fondazione in calcestruzzo, con scavi localizzati e puntellazione delle murature. Vennero quindi eseguite opere di drenaggio, furono sistemati i pavimenti, fu riparato il tetto e l'edificio venne ritinteggiato. Si procedette anche all'adeguamento liturgico, con la rimozione delle balaustre.

1974  (tinteggiatura esterno)

La curia vescovile autorizzò nel maggio del 1974 la tinteggiatura esterna.

1990  (ristrutturazione campanile)

Nel 1990 fu riparato il tetto del campanile e ripristinato l'orologio.

2002 - 2005 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Francesco Franchini, la chiesa fu interessata tra 2002 e 2005 circa da un nuovo restauro generale, che comportò il risanamento della struttura, la sostituzione degli impianti, il rifacimento della pavimentazione, il restauro dei dipinti e degli arredi.
Descrizione

Orientata a sud, la Parrocchiale di San Brizio si erge lungo la strada principale di attraversamento del piccolo centro abitato di Saone e venne costruita su progetto di uno degli architetti Bianchi, forse da Pietro, a partire dal 1764, in sostituzione di una chiesa precedente, menzionata dal 1537, che si trovava presso l'attuale cimitero. Il nucleo originario dell'edificio sacro, completato dal campanile nel 1790, fu ampliato nella seconda metà dell'Ottocento, prima nella zona absidale, poi con l'aggiunta di due corpi di servizio nella prima campata. La facciata a due spioventi è ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce;nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore, elevato di tre gradini, e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali inferiori ospitano due nicchie centinate vuote. Lungo le fiancate emergono simmetricamente i corpi laterali corrispondenti alle cappelle, preceduti dagli ambienti di servizio, più bassi e dai profili arrotondati; a sinistra si apre l'ingresso laterale e si eleva il campanile, in pietra a vista, con quattro ampie monofore centinate, mentre a destra emerge la sacrestia con accesso indipendente sul lato nord. L'interno è ad unica navata, divisa in tre campate da paraste addossate con capitelli compositi in stucco, raccordate dal cornicione corrente plurimodanato che sorregge le arcate longitudinali e trasversali. La seconda campata, di maggiori dimensioni, è coperta da una volta a vela e sfondata sui fianchi da una coppia di cappelle a pianta rettangolare, elevate di un gradino, ospitanti gli altari minori. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; l'abside poligonale riprende il motivo delle paraste ed è illuminata da due ampie monofore centinate sulle pareti oblique. Le vele della seconda campata e del presbiterio sono ornate da dipinti murali figurati, di epoche e autori differenti.
Preesistenze
Il corpo della navata e il presbiterio, esclusa l'abside, sono la parte più antica della struttura.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, con cappelle laterali emergenti simmetriche; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce, coronata da un fastigio rialzato rispetto al livello del tetto, cimato da una croce latina raggiata in metallo. Nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore, elevato di tre gradini, e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali inferiori ospitano due nicchie centinate vuote. Alto zoccolo di base; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate caratterizzate dall'emergere simmetrico dei corpi laterali corrispondenti alle cappelle, preceduti dagli ambienti di servizio, più bassi e dai profili arrotondati, ciascuno con una monofora centinata. Sacrestia con accesso indipendente sul lato destro, ingresso laterale su quello sinistro. Abside poligonale forata da una coppia di monofore centinate sui lati obliqui e da un'apertura a losanga nella parte alta della parete di fondo. Zoccolo perimetrale e finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, presso il presbiterio. Fusto in pietra a vista, segnato da cornici orizzontali, recante i quadranti di orologio appena sotto la cella campanaria, con quattro ampie monofore centinate. Tiburio ottagonale con profilature in pietra a vista e corpo intonacato e tinteggiato, caratterizzato da piccole luci mistilinee, alternativamente aperte e cieche, su ogni lato. Copertura ottagonale ribassata.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella prima e terza campata della navata; volte a vela nella seconda campata e nel presbiterio (rinforzate da tiranti in ferro); volte a botte nelle cappelle. Volta a tre spicchi nell'abside.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a falda unica sopra le cappelle laterali e a più falde sopra sacrestia, ambienti di servizio e abside; struttura portante in legno e manto di copertura in tegole-coppo in laterizio.
Interni
Interno ad unica navata, divisa in tre campate da paraste addossate con capitelli compositi in stucco, raccordate dal cornicione corrente plurimodanato che sorregge le arcate longitudinali e trasversali. La seconda campata, di maggiori dimensioni, è sfondata sui fianchi da una coppia di cappelle a pianta rettangolare, elevate di un gradino, ospitanti gli altari minori, mentre l'ingresso laterale si apre nella parete sinistra della terza campata. La cantoria, raggiungibile da scala nella prima campata, a destra, occupa l'intera controfacciata, è sostenuta da una coppia di colonne lisce ed è caratterizzata da un parapetto curvilineo emergente. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; l'abside poligonale riprende il motivo delle paraste ed è illuminata da due ampie monofore centinate sulle pareti oblique.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali; pavimento del presbiterio e delle cappelle laterali in lastre di pietra bianca, bordato da cornici in pietra rossa.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati sulla vela centrale della navata e del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'accostamento di elementi eterogenei in legno e senza carattere di stabilità: al centro del presbiterio storico si trova l'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento. Presso l'arco santo, a sinistra, elevato su di una propria predella, si trova l'ambone, costituito da un inginocchiatoio antico, presumibilmente parte dell'antico coro, dotato di lettorile. La sede, con schienale e seduta imbottiti e braccioli sagomati, è stata posta al centro della sezione del coro ottocentesco addossata alla parete destra del presbiterio. E' presente l'altare maggiore storico con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica, ma non le balaustre, rimosse e disperse nel corso dell'intervento eseguito nel presbiterio nel 1967 circa.
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