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Tione di Trento
Trento
cappella
sussidiaria
Addolorata
Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1974 circa)
1924 - 1924(costruzione intero bene); 1924/10/12 - 1924/10/12(benedizione carattere generale); 1925 - 1927(completamento intero bene); 1929 - 1929(decorazione facciata); 1974 - 1974(restauro intero bene)
Cappella dell'Addolorata
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella dell'Addolorata <Tione di Trento>
Altre denominazioni Cappella della Madonna del Mont
Cappella della Madonna Addolorata
Autore (ruolo)
Caruso (disegno)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1924  (costruzione intero bene)

Nell'autunno 1913 era già espresso in un appello firmato dal decano di Tione monsignor Perli e dal podestà Pellegrini il desiderio di costruire sul monte sopra il paese una cappella dedicata a Sant'Antonio Abate e alla Madonna, come segno di gratitudine verso la divina Provvidenza. Il 1° novembre 1915 il rischio dell'evacuazione e dell'esodo per la guerra portò la popolazione a votarsi alla Madonna, promettendo di elevarle una cappella sul Monte di Tione, su suolo comunale in località Tragole, in posizione elevata e ben visibile anche da lontano, entro 18 mesi dalla firma della pace; l'edificio avrebbe dovuto fungere anche da monumento alla memoria dei caduti. La piccola chiesa fu eretta nell'estate del 1924, su disegno dell'ingegner Caruso, addetto alla Sottoprefettura.

1924/10/12  (benedizione carattere generale)

La benedizione del sacro edificio, dedicato alla Madonna Addolorata, venne impartita da monsignor Donato Perli domenica 12 ottobre 1924.

1925 - 1927 (completamento intero bene)

Dopo la benedizione vennero completati i lavori di rifinitura (altare stabile, pavimento, tinteggiatura). Nel 1925 furono aggiunti la sacrestia e l'edificio annesso, con funzione di canonica; tra l'autunno del 1926 e l'estate del 1927 fu costruito il muraglione di sostegno tutt'intorno e fu livellato il terreno.

1929  (decorazione facciata)

Nel mese di settembre del 1929 Francesco Valentini di Iavrè decorò la facciata con l'immagine della Madonna.

1974  (restauro intero bene)

La cappella venne restaurata nel 1974, in occasione del cinquantenario dell'erezione.
Descrizione

Posta sul Monte di Tione, in località Tragole, a 1320 metri s.l.m., la cappella dell'Addolorata o della Madonna del Monte venne costruita con orientamento sud-ovest, affacciata in posizione panoramica verso il paese, che la volle edificare a scioglimento di un voto fatto durante la prima guerra mondiale, sotto la minaccia dell'evacuazione. Nell'estate del 1924 l'edificio sacro vide la luce, su disegno dell'ingegner Caruso, addetto alla locale Sottoprefettura, e grazie alla volontà del decano, monsignor Donato Perli, che raccolse il denaro necessario. Completata e rifinita negli anni successivi, la cappella fu ornata da un dipinto murale in facciata e le venne costruito a fianco un edificio di servizio per ospitare colonie e campeggi estivi. La facciata a due spioventi è caratterizzata dall'alternanza di fasce verticali finite a intonaco tinteggiato e in granito a vista ed è dotata di due monofore archiacute e di un unico portale, pure archiacuto, sormontato da una targa commemorativa. La stessa partizione si ripete sui fianchi, mentre l'abside poligonale e il campaniletto, innestato sulla falda destra del tetto, sono interamente rivestiti in granito. L'interno è coperto dalla semplice travatura del tetto nella navata e da una volta in muratura a tre spicchi nell'abside, accessibile mediante l'arco santo a sesto acuto e il superamento di un gradino. Sopra l'altare storico è venerata la scultura lignea della Pietà, del 1924; alle sue spalle è posta una croce realizzata durante la seconda guerra mondiale, quando la comunità di Tione rinnovò il voto alla sua Madonna.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; breve presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi serrata tra due pilastri angolari in granito a vista e scompartita da altrettante fasce verticali in granito in tre settori, con ritmo ABA; in quelli laterali si aprono due monofore archiacute, in quello centrale maggiore il portale, pure archiacuto, sormontato da una targa e da un dipinto murale figurato. Alto zoccolo di base sempre in granito; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Lungo le fiancate sono ripresi lo zoccolo e la scansione a fasce verticali della facciata, con finiture alternativamente in granito e a intonaco tinteggiato; vi si aprono due monofore archiacute per lato. L'abside poligonale interamente rivestita in granito è forata da due oculi sui lati obliqui. Edifici di servizio sono addossati alla cappella sul fianco destro.
Campanile
Campaniletto a pianta quadrangolare innestato sullo spiovente destro del tetto, presso l'innesto della navata con il presbiterio. Fusto in granito a vista, cella campanaria con quattro monofore a sesto acuto e copertura piramidale a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: soffitto ligneo a due spioventi nella navata, volta archiacuta nel presbiterio e a tre spicchi nell'abside.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata, a più falde sopra il presbiterio e l'abside; manto di copertura in lamiera metallica, anche sul campanile.
Interni
Interno ad unica navata, dove le finiture a intonaco tinteggiato sottolineano il profilo acuto delle finestre, dell'arco santo e delle vele dell'abside, dipinti a finti blocchi di pietra calcarea bianca e rosa. Presbiterio elevato di un gradino, con accesso alla sacrestia sul lato destro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in pietra calcarea.
Elementi decorativi
Dipinto murale di Francesco Valentini di Iavrè in facciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1974 circa)
L'adeguamento liturgico è stato parzialmente attuato mediante l'accostamento di arredi lignei e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, in posizione avanzata verso l'arco santo, si trova l'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento; alla sua sinistra un leggio funge da ambone. E' presente l'altare storico con il proprio tabernacolo, che funge all'occorrenza da custodia eucaristica; le balaustre lignee sono state riutilizzate come fronti dei banchi di testa.
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