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Piacenza
Piacenza - Bobbio
chiesa
parrocchiale
San Sisto
Parrocchia di San Sisto
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale
altare - intervento strutturale (2001)
IX - XII(origine intero bene); XV - XV(ricostruzione intero bene); 1505 - 1505(costruzione campanile); 1591 - 1591(costruzione facciata); 1755 - 1755(restauro facciata); 1969 - 1969(restauro facciata ); 2011 - 2014(restauro canonica)
Chiesa di San Sisto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Sisto <Piacenza>
Autore (ruolo)
Tramello, Alessio (progetto edificio)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

IX - XII (origine intero bene)

Le origini della chiesa di San Sisto risalgono al IX secolo. La fondazione della chiesa e del monastero benedettino, avvenne per opera della regina Angilberga, moglie di Ludovico il Pio che nell'882 divenne anche badessa del monastero. La fondatrice morì nell'889. Nel 1112, per volere di Matilde di Canossa il monastero venne ceduto ai monaci benedettini. A loro volta dovettero cederlo alle suore di Santa Chiara dell'ordine di San Damiano e poi di San Sisto e di San Francesco.

XV  (ricostruzione intero bene)

Nel 1425 il convento venne di nuovo assegnato ai monaci che diedero avvio a un grande piano di ristrutturazione. L'impianto della nuova chiesa viene generalmente attribuito all'architetto Alessio Tramello (Fiorentini ricorda come Jürg Ganz attribuisce a Tramello solo un intervento nella seconda fase dei lavori). A Tramello sono attribuite alcune modifiche alla pianta, i tempietti in corrispondenza del transetto, la copertura di tutta la chiesa. A fine Settecento la chiesa viene utilizzata come alloggio delle truppe fino al 1805 quando la comunità monastica fu sciolta e i beni passarono al demanio. La basilica nel 1808 diventa sede di parrocchia.

1505  (costruzione campanile)

Il campanile è del 1505.

1591  (costruzione facciata)

La facciata del 1591 è da attribuire a Bartolomeo Bosi, Bernardino Storni e Marco Antonio Magnani.

1755  (restauro facciata)

La facciata fu restaurata nel 1755.

1969  (restauro facciata )

La facciata venne restaurata nel 1969.

2011 - 2014 (restauro canonica)

La canonica venne sottoposta a restauro e consolidamento delle fondazioni.
Descrizione

La chiesa di San Sisto si affaccia su di un elegante triportico, in stile cinquecentesco che si apre verso l'interno del sagrato con arcate a tutto sesto, impostate su colonnine in marmo con capitelli ionici. Le colonne si ergono su di un muretto continuo che chiude nella parte bassa il portico. Le campate del portico sono voltate a crociera. Il portico chiude a nord via San Sisto, verso la quale si apre con un portale cinquecentesco bugnato, a capanna con frontone interrotto, sostenuto da due colonne in marmo con capitelli tuscanici. In chiave di volta un mascherone grottesco in ghisa di volto di leone. La facciata della chiesa del 1591, a vento, è divisa in due ordini sovrapposti da cornicioni longitudinali aggettanti, e coronata da una vela rettangolare con specchio centrale riquadrato da un elegante cornice in cotto. La vela termina con un frontone ed è rinserrata agli angoli da erme in figura umana. La vela si raccorda all'ordine inferiore con due puntoni curvi, serrati da guglie piramidali in mattoni a vista. L'ordine inferiore è tripartito da semicolonne su alti basamenti, con capitelli ionici che sorreggono una trabeazione interrotta e spezzata. Al centro un pregevole portale in marmo bianco, a luce rettangolare, con due colonnine ai lati che sorreggono un frontone curvo concluso in due volute. Le colonne ioniche s'impostano su alti piedistalli con specchi centrali ovali. Al centro del frontone uno scudo araldico con la scritta PAX, sormontato da una nicchia con la statua di San Sisto. Il portale è incorniciato da un arco cieco a tutto sesto, in mattoni a vista con chiave di volta a voluta in marmo. Gli specchi laterali sono articolati da colonne ioniche binate che sorreggono la trabeazione e inquadrano i portali minori in marmo, a luce rettangolare con frontone interrotto, curvo, concluso a volute e coronato da frontoncino. Al di sopra dei portali minori, una mensola sorregge la cornice, in mattoni a vista delle alte monofore, coronate da frontone interrotto con al centro un busto in marmo. L'ordine superiore è tripartito da lesene scanalate che terminano con mensole che reggono mascheroni grotteschi in pietra. Le lesene binate agli angoli, inquadrano due nicchie con le statue di San Benedetto e San Germano. Le lesene centrali delimitano uno specchio rettangolare che accoglie il rosone con cornice quadrata, in mattone a vista, con frontone interrotto, concluso a volute, con al centro, in chiave, un mensolone in pietra. I fronti laterali sono articolati dai volumi delle cappelle laterali e dell'abside del transetto, a pianta semicircolare, forati da alti finestroni rettangolari.
Pianta
Schema planimetrico basilicale a croce latina a tre navate e due transetti, di cui quello in controfacciata termina con due tempietti, del sec. XVII, a croce greca polilobata con absidiole. I tempietti sono articolati, da quattro pilastri cruciformi, in campate rettangolari perimetrali e una quadrata centrale, voltate con cupolette agli angoli e al centro, alternate a volte a botte. La campata centrale dei transetti è coperta con cupola su pennacchi sferici che s'imposta su pilastri cruciformi. La cupola del transetto centrale è arricchita da una galleria nei cui peducci sono collocate statue policrome in terracotta di S. Agostino, S. Ambrogio, S. Girolamo e S. Gregorio Magno. La navata centrale è coperta con volta a botte che s'imposta su di un'alta fascia muraria, forata da finestroni orbicolari. Le navate minori, con cinque campate quadrate, sono voltate a cupola, separate da quella centrale da arcate a tutto sesto, su colonne ioniche, in marmo. Sui lati esterni le navate minori si aprono con cappelle a pianta semicircolare, con deambulatorio, voltate a emicupola. Quelle di destra dedicate a S. Giuseppe, alla Sacra Famiglia, a S. Tommaso, alla Sacra Famiglia e a S. Barbara; quelle di sinistra a S. Girolamo, alla Annunciazione, a S. Giovanni Battista, a Cristo con S. Gertrude e alla Tomba di Margherita d'Austria. Le due ultime campate delle navate laterali ospitano la scalinata che accede alla cripta. Le navate laterali terminano con absidi semicircolari. Il presbiterio, rialzato di cinque gradini in marmo, sul piano della chiesa, è a pianta rettangolare, voltato a botte, come il coro, la cui controfacciata è forata da un rosone centrale e due finestroni rettangolari, sormontati da aperture orbicolari ai lati. Sulla parete destra del coro si apre il passaggio alla sagrestia.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale su capriate lignee, a falda unica sulle cappelle e navate laterali. Manto di copertura in coppi di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
In mattonelle di cotto.
Elementi decorativi
Cappelle, volte, presbiterio affrescati.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura portante.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2001)
altare maggiore. Mensa in marmo su pilastrini in marmo. Perotti P.
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