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Strigno
Castel Ivano
Trento
chiesa
parrocchiale
Immacolata
Parrocchia dell'Immacolata
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970)
XV - XV(costruzione preesistenze ); 1470 - 1470(sopraelevazione campanile); XVII - XVII(cambio intitolazione carattere generale); 1786 - 1786(cambio giurisdizione carattere generale); 1826 - 1831(ricostruzione intero bene); 1840/08/19 - 1840/08/19(consacrazione carattere generale ); 1879 - 1879(decorazione intero bene); 1901 - 1901(realizzazione facciata); 1913 - 1913(rifacimento pavimentazione); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1919 - 1921(restauro intero bene); 1929 - 1932(decorazione intero bene); 1970 - 1970(eliminazione decorazione); 1985 - 1985(restauro intero bene)
Chiesa dell'Immacolata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Immacolata <Strigno, Castel Ivano>
Altre denominazioni Beata Vergine Immacolata
Autore (ruolo)
De Boni, Sebastiano (progetto chiesa)
Paor, Emilio (progetto facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa )
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XV  (costruzione preesistenze )

Nei primi decenni del Quattrocento venne costruito un edificio sacro a Strigno, dedicato alla Madonna e a San Zenone, che sostituì l'antica pieve di Castello d'Ivano, dedicata a San Giovanni Battista e menzionata già nel XIII secolo.

1470  (sopraelevazione campanile)

Nel 1470 il campanile fu completato con la doppia cella campanaria.

XVII  (cambio intitolazione carattere generale)

Nel corso del XVII secolo la chiesa venne intitolata alla Madonna Immacolata.

1786  (cambio giurisdizione carattere generale)

La pieve di Strigno nel 1786 passò dalla diocesi di Feltre a quella di Trento.

1826 - 1831 (ricostruzione intero bene)

A causa dell'aumento demografico, si decise di costruire, sul luogo della precedente chiesa, un nuovo edificio sacro, più ampio, su progetto dell'architetto di Feltre Sebastiano De Boni. I lavori iniziarono nel 1826 e terminarono nel 1831; solo la facciata venne lasciata incompiuta per mancanza di fondi. Della vecchia chiesa sopravvivono il campanile e parte del presbiterio, l'abside e le due sacrestie.

1840/08/19  (consacrazione carattere generale )

La nuova chiesa venne consacrata il 19 agosto 1840 dal vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer.

1879  (decorazione intero bene)

Nel 1879 l'interno venne decorato da stucchi di Pasquale Bianchi e dipinti di Agostino Aldi.

1901  (realizzazione facciata)

La facciata verrà terminata solo nel 1901, su progetto dell'architetto trentino Emilio Paor, riutilizzando anche elementi lapidei del precedente edificio.

1913  (rifacimento pavimentazione)

Il pavimento venne rifatto nel 1913.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

La prima guerra mondiale provocò gravissimi danni al monumento, che venne trasformato in magazzino militare, spogliato di molti arredi e colpito da granate. La decorazione plastica e scultorea dell'interno andò perduta.

1919 - 1921 (restauro intero bene)

L'edificio, a seguito dei danni provocati dalla prima guerra mondiale, fu restaurato tra il 1919 e il 1921. L'interno dell'edificio venne ornato con motivi decorativi dal padre francescano Angelo Molinari.

1929 - 1932 (decorazione intero bene)

Tra il 1929 e il 1932 la decorazione venne sostituita da dipinti di Anton Sebastian Fasal, con il quale collaborò anche il pittore locale Felice Fesler.

1970  (eliminazione decorazione)

Nel 1970, a seguito delle disposizioni del Concilio Vaticano II, gran parte della decorazione di Anton Sebastian Fasal venne eliminata.

1985  (restauro intero bene)

La chiesa fu soggetta a restauri nel 1985.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dell'Immacolata, orientata a est, sorge nella parte bassa dell'abitato di Strigno. Venne ricostruita in stile neoclassico, sul luogo di un precedente edificio sacro, tra il 1826 e il 1831, su progetto dell'architetto Sebastiano De Boni e completata con la costruzione della facciata, progettata da Emilio Paor, solamente nel 1901. La facciata a tempio classico tetrastilo è scandita da semicolonne ioniche con ritmo alternato e conclusa da un frontone triangolare. Nel settore centrale si apre un portale architravato. Il campanile, appartenente alla chiesa primitiva, è caratterizzato da una doppia cella campanaria con bifore e trifore. Internamente, l'edificio si presenta a tre navate: la centrale di dimensioni maggiori è voltata a botte unghiata, mentre le laterali, suddivise in cinque campate, hanno volte a crociera. Il presbiterio, rialzato su tre gradini e concluso da un'abside semicircolare, presenta una volta a vela che simula una cupola su pennacchi.
Preesistenze
Campanile originario. Parte del presbiterio, dell'abside e delle due sacrestie risalenti alla primitiva chiesa.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, a tre navate; presbiterio quadrato; abside semicircolare.
Facciata
Facciata a tempio classico tetrastilo, scandita da semicolonne ioniche con ritmo alternato e conclusa da un frontone triangolare. Nel settore centrale si apre un portale architravato sovrastato da una targa, entro un incasso rettangolare. I prospetti delle navate laterali, spezzati, riprendono la facciata e sono contraddistinti da semicolonne ioniche reggenti semifrontoni. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate caratterizzate da due paraste ioniche che completano lateralmente il disegno della facciata e dai corpi delle navate laterali, arretrati rispetto alla facciata e aperti da ingressi secondari. Sacrestia vecchia posta a nord e sacrestia nuova a sud. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, posta a nord; fusto in pietra intonacata raso sasso; doppia cella campanaria con bifore sovrastate da trifore; monofore nei timpani della cuspide; cuspide ottagonale con scandole lignee.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata centrale; volte a crociera sulle cinque campate delle navate laterali; volta a vela che simula una cupola su pennacchi sul presbiterio; catino absidale.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata centrale e a una falda sulle navate laterali; tetto a due falde sul presbiterio che gira semiconico sull'abside. Manto di copertura in lamiera metallica sulla navata centrale e in lamiera metallica sulle parti restanti.
Interni
Tre navate separate da arcate a pieno centro impostate su pilastri. Ogni navata laterale, di minore altezza e lunghezza rispetto alla navata maggiore, è suddivisa in cinque campate e illuminata da due finestre circolari. La navata centrale è contraddistinta da paraste corinzie, addossate ai pilastri, reggenti cornicione marcapiano perimetrale, oltre il quale si aprono tre finestre lunettate per lato. Presbiterio preceduto da arco santo, rialzato su tre gradini e caratterizzato da due portali laterali. Abside scandita da paraste corinzie con due finestre centinate. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in seminato alla veneziana; pavimento del presbiterio a lastre lapidee.
Elementi decorativi
Decorazione plastica nel timpano della facciata. Decorazione pittorica sull'arco santo, il presbiterio e l'abside.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
L'adeguamento liturgico risale al 1970: il presbiterio storico è stato ampliato con l'avanzamento delle balaustre storiche. Al centro, su una pedana lapidea, si trova l'altare verso il popolo a forma di tavolo, le cui gambe sono formate da quattro pilastrini lignei, su cui poggia un pianale. L'ambone, posto sulla sinistra del presbiterio, è costituito da elementi della balaustra attuale (in parte smembrata), posizionati in modo da formare un parapetto, e da un lettorile in legno; con alcuni balaustri sono stati realizzati due tavolini. A destra del presbiterio una sedia lignea con braccioli, posta su una pedana lignea, è utilizzata come sede. Il fonte battesimale storico in pietra è stato trasferito dal fondo della chiesa alla sinistra del presbiterio. La custodia eucaristica è nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
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