chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Lodrone
Storo
Trento
chiesa
parrocchiale
Annunciazione di Maria
Parrocchia dell'Annunciazione di Maria
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1969 circa)
1452 - 1462(avvio lavori di costruzione intero bene); 1462 - 1478(completamento intero bene); 1478 - 1499(decorazione navata); 1499/04/21 - 1499/04/21(erezione a curazia carattere generale); 1507 - 1514(decorazione navata); 1579 - 1579(mutamento di intitolazione carattere generale); 1579 - 1579(descrizione intero bene); 1694 - 1694(mutamento di intitolazione carattere generale); 1694 - 1708(ampliamento intero bene); 1708 - 1722(completamento presbiterio e cappelle laterali); 1817 - 1817(menzione cimitero); 1848 - 1848(saccheggio intero bene); 1910 - 1910(sospensione del diritto di patronato carattere generale); 1913/12/08 - 1913/12/08(erezione a parrocchia carattere generale); 1924 - 1924(demolizione campanile); 1924 - 1950(ricostruzione campanile); 1928 - 1928(restauro intero bene); 1954 - 1954(restauro intero bene); 1982 - 1983(restauro intero bene); 2006 - 2006(restauro navata); 2013 - 2014(progetto di restauro intero bene)
Chiesa dell'Annunciazione di Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Annunciazione di Maria <Lodrone, Storo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1452 - 1462 (avvio lavori di costruzione intero bene)

Le vicende relative alla costruzione della chiesa dell'Annunciazione sono rese parzialmente note da un documento datato 21 aprile 1499, con il quale i fratelli Francesco, Bernardino e Paride, conti Lodron, tramite un loro delegato, inoltravano al principe vescovo di Trento Udalrico di Lichtenstein la richiesta di poter consacrare la chiesa dedicata a Santa Maria Annunziata la cui fabbrica era stata avviata dal loro defunto padre Giorgio per ovviare all'eccessiva distanza che separava il paese di Lodrone dalla pieve di Condino. L'avvio dei lavori di edificazione si può quindi ragionevolmente collocare tra il 1452, quando i fratelli Giorgio e Pietro Lodron ottennero l'elevazione al rango comitale del Sacro Romano Impero, e il 1462, anno della morte di Giorgio.

1462 - 1478 (completamento intero bene)

Dopo la morte di Giorgio (1462) la costruzione del nuovo tempio mariano fu portata a compimento dai suoi figli ed eredi Francesco, Bernardino e Paride Lodron entro il 1478, data riportata alla sommità degli affreschi della parete sinistra della prima campata.

1478 - 1499 (decorazione navata)

Nel 1478 un anonimo maestro lombardo eseguì la Madonna con Gesù Bambino e Santi affrescata sulla parete sinistra della prima campata. Ulteriori frammenti d'affresco con le storie di San Giuliano, databili all'ultimo quarto del XV secolo, sono recentemente riemersi lungo la parete sinistra della seconda campata.

1499/04/21  (erezione a curazia carattere generale)

Nel sopracitato documento del 21 aprile 1499 la fabbrica veniva definita completa e ornata in tutte le sue parti e se ne chiedeva non solo la consacrazione, ma anche la concessione della custodia eucaristica e di un cimitero, nonché il permesso di amministrarvi i sacramenti. Le richieste dei conti Lodron furono tutte accolte dal principe vescovo di Trento Udalrico di Liechtenstein, che investì gli eredi di Giorgio del diritto di patronato sulla chiesa. La data 1409 riportata da Costa (1986) come anno di fondazione della curazia è da ritenersi un errore di stampa.

1507 - 1514 (decorazione navata)

La parete destra della prima campata fu affrescata da anonimi maestri d'ambito lombardo tra il 1507 e il 1514.

1579  (mutamento di intitolazione carattere generale)

Per ragioni ignote, nel corso del XVI secolo la chiesa curata di Lodrone cambiò dedicazione, passando sotto il titolo di San Bernardino, come risulta dagli atti visitali madruzziani del 1579. Anche allora, però, l'altare maggiore della chiesa risulta consacrato alla Madonna Annunciata.

1579  (descrizione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del 1579 riportano un'interessante descrizione della struttura del tempio, che era dotato di un oculo circolare, probabilmente posto in facciata, e di tre finestre prive di vetrate, presentava una copertura in coppi visibile anche all'interno per mancanza delle volte e conservava ben cinque altari, dedicati alla Madonna Annunciata (il maggiore), a San Francesco di Paola e a San Bernardino (altari laterali di sinistra), a San Leonardo e a Santa Caterina di Alessandria (altari laterali di destra). La chiesa era inoltre dotata di un campanile, alla cui base sorgeva una piccola sacrestia, ed era circondata da un cimitero.

1694  (mutamento di intitolazione carattere generale)

La dedicazione della chiesa curata di Lodrone a San Bernardino è confermata dagli atti delle visite pastorali del 1603, del 1633 e del 1671. In occasione di quest'ultima visita, in particolare, si specifica che l'altare maggiore era stato riconsacrato al santo francescano, pur mantenendo nella pala l'immagine della Madonna Annunciata. Il ripristino della dedicazione originale all'Annunciazione è documentato a partire dal 1694 e si deve con ogni probabilità alla volontà del conte e canonico Carlo Ferdinando Lodron, che negli stessi anni si fece promotore dell'ampliamento del tempio (ndc.).

1694 - 1708 (ampliamento intero bene)

A cavallo tra il XVII e il XVIII secolo il conte Carlo Ferdinando Lodron, canonico della cattedrale di San Vigilio e munifico arciprete di Villa Lagarina, finanziò l'ampliamento del tempio, al quale furono aggiunti le cappelle laterali e un nuovo presbiterio. I lavori erano già stati avviati al tempo della visita pastorale del 1694, nei cui atti si legge che “Essendo che la sazietà e generosità dell'Ill.mo e Rev.mo Sig. Conte e Canonico Carlo Ferdinando di Lodrone è così zelantemente impiegata in riparare non solo, ma in del tutto far fabricare la detta chiesa, ed Altari, perciò alla prudenza e zelo del medesimo Ill.mo e R.mo Signore si rimette il provedere alla stessa chiesa, Altari, e Sacrestia di quanto giusta i sacri riti stimarà necessario.” Nel corso della succcessiva visita del 1708 la chiesa fu trovata in condizioni di sufficiente decoro, con tre altari provvisti di mense portatili, da che si può desumere che quantomeno i lavori di muratura erano stati ultimati.

1708 - 1722 (completamento presbiterio e cappelle laterali)

La data 1722 riportata in facciata è riferibile al compimento dei lavori di ammodernamento della chiesa promossi dal conte Carlo Ferdinando Lodron, comprendenti la decorazione a stucco del presbiterio e l'introduzione del nuovo altare maggiore e degli altari laterali di Bartolomeo Lucchi, dedicati all'Immacolata e alla Madonna del Rosario, tutti datati 1721.

1817  (menzione cimitero)

La presenza di un cimitero nell'area circostante la chiesa è attestata fino al 1817.

1848  (saccheggio intero bene)

Nel corso del 1848 la chiesa fu saccheggiata dai Corpi Franchi.

1910  (sospensione del diritto di patronato carattere generale)

Nel 1830 il conte Francesco Lodron, oberato dai debiti, mise in vendita i suoi beni. Gli acquirenti privati si assunsero anche l'obbligo di mantenimento della chiesa, cui non prestarono mai fede. Nel 1910 i conti Lodron e i nuovi proprietari della loro sostanza rinunciarono al diritto di patronato sulla chiesa, deponendo in tal modo anche gli obblighi di mantenimento del tempio.

1913/12/08  (erezione a parrocchia carattere generale)

La fondazione della parrocchia dell'Annunciazione di Maria a Lodrone risale all'8 dicembre 1913.

1924  (demolizione campanile)

In seguito a una lunga discussione sull'opportunità e sulle modalità di sopraelevazione del campanile, che almeno dal 1922 vedeva contrapposti gli interessi e i progetti della popolazione locale e quelli della soprintendenza, nel 1924 l'antico campanile della chiesa, ritenuto del XIII (incerta), fu abusivamente atterrato. Le campane storiche della chiesa, vendute alla fonderia Colbacchini di Trento, furono sequestrate e ricoverate presso gli uffici della Soprintendenza. Alcune fotografie dell'antico campanile sono pubblicate da Luzzani (1991).

1924 - 1950 (ricostruzione campanile)

Una nuova torre campanaria fu costruita negli anni immediatamente successivi alla demolizione di quella antica (entro la metà del secolo? - ndc.)

1928  (restauro intero bene)

Imprecisati lavori di restauro furono condotti nel 1928.

1954  (restauro intero bene)

Un ulteriore restauro risale al 1954.

1982 - 1983 (restauro intero bene)

Tra il 1982 e il 1983 la chiesa fu sottoposta ad un intervento di consolidamento strutturale e fu interamente ritinteggiata.

2006  (restauro navata)

Gli affreschi della navata sono stati restaurati e parzialmente descialbati nel 2006 dalla ditta Restart di Nicola Donadoni (Albino).

2013 - 2014 (progetto di restauro intero bene)

Nel prossimo futuro la chiesa verrà sottoposta ad un importante intervento di restauro, progettato dall'architetto Gianni Cimarolli. Gli interventi previsti riguardano: il consolidamento delle volte; il risanamento degli intonaci esterni e interni; il restauro dei cornicioni e degli stucchi interni; la tinteggiatura complessiva dell'edificio; la realizzazione di un cavedio di aereazione lungo la parete nord; la realizzazione di un ipianto a compensazione di carica per ridurre il fenomeno dell'umidità di risalita; il consolidamento e il recupero della struttura portante del tetto e il parziale rifacimento del manto di copertura; la sostituzione del pavimento della navata con una in pietra calcarea analoga a quella del presbiterio. Saranno oggetto di sistemazione anche gli impianti di riscaldamento ed elettrico.
Descrizione

La parrocchiale dell'Annunciazione di Maria sorge lungo la strada principale che attraversa il paese di Lodrone, con orientamento a nord-est. La costruzione della chiesa, avviata dal conte Giorgio Lodron tra il 1452 e il 1462, fu portata a termine entro il 1478 dai suoi figli Francesco, Bernardino e Paride, che nel 1499 ottennero dal principe vescovo di Trento Udalrico di Liechtenstein il diritto di patronato sul nuovo tempio. Tra il 1694 e il 1722 un altro Lodron, il canonico tridentino Carlo Ferdinando, ne promosse l'ampliamento con la costruzione delle cappelle laterali e dell'attuale presbiterio, intervento che conferì alla fabbrica il suo attuale aspetto. La facciata a due spioventi, rifinita da cantonali in pietra a vista, è occupata unicamente dalle aperture del portale maggiore e della finestra lunettata che lo sovrasta. Le fiancate, simmetriche, sono scandite da due contrafforti, tra i quali si collocano delle finestre lunettate; in corrispondenza della terza campata emergono i corpi delle profonde cappelle laterali, con fronti con attacco al cielo a due spioventi. Al centro del lato sinistro è presente un accesso secondario. Il presbiterio, recante una finestra lunettata su ambo i lati, è compreso tra i corpi emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio. Sul lato sinistro, presso il presbiterio sorge la torre campanaria, costruita nel secondo quarto del XX secolo in seguito alla demolizione abusiva dell'antico campanile (1924). Il fusto, profilato da cantonali in pietra a vista e segnato da oculi circolari, insiste su un'alta scarpa rivestita in granito ed è cimato da una cella campanaria a quattro monofore a centinatura rientrante con colonnine. L'interno si sviluppa a navata unica, voltata a botte unghiata, ripartita in tre campate da coppie di paraste ioniche; in corrispondenza della terza campata si sviluppano due profonde cappelle laterali, inquadrate da arcate centinate. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è messo in relazione con il resto della fabbrica da un cornicione modanato che percorre l'intero perimetro.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; due profonde cappelle a pianta rettangolare si sviluppano ai lati della terza campata. Presbiterio rettangolare, leggermente disassato rispetto alla navata.
Facciata
Facciata a due spioventi, rifinita fino a metà altezza da cantonali in pietra a vista a corsi alternati, occupata al centro dalle aperture sovrapposte del portale maggiore e di una finestra lunettata.
Prospetti
Fiancate laterali simmetriche, ciascuna scandita da due contrafforti tra i quali si aprono le finestre lunettate che illuminano la navata. Ai lati della terza campata emergono i corpi delle cappelle laterali, con fronti con attacco al cielo a due spioventi forate da finestre lunettate; ulteriori finestre rettangolari si dispongono sul lato ? delle stesse cappelle. Sulla sola fiancata destra, in corrispondenza della seconda campata, è presente un accesso secondario con portale architravato a frontone triangolare interrotto. Il corpo del presbiterio, minore rispetto a quello della navata e illuminato da una finestra lunettata per lato, è compreso tra i volumi emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, allineata alla parete di fondo del presbiterio sul lato sinistro. Il fusto intonacato, definito da cantonali in granito in corsi alternati e segnato da oculi circolari, insiste su un'alta scarpa interamente rivestita in pietra a vista. La cella campanaria in granito presenta quattro aperture a centinatura rientrante, ciascuna abbellita da colonnine libere, ed è coronata da un cornicione modanato sostenuto da mensoloni.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata e a botte semplice sul presbiterio e sulle cappelle laterali.
Coperture
Chiesa: la navata, il presbiterio e le cappelle laterali presentano coperture a se stanti, a doppia falda, con struttura lignea e manto in coppi. Campanile: tetto a quattro falde poco ripide, rivestito in coppi.
Interni
Navata unica, ritmata da paraste ioniche raccordate da arcate trasversali, che individuano lo spazio di tre campate. Sulla terza campata si affacciano due cappelle laterali simmetriche, inquadrate da arcate a pieno centro insistenti su paraste ioniche. L'arco santo a tutto sesto introduce al presbiterio, rialzato su due gradini. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle paraste, percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in mattonelle di cemento componenti un motivo a fiori. Il presbiterio e le cappelle laterali recano una pavimentazione a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Alcuni dipinti a fresco adornano le pareti della prima e della seconda campata. Il fregio del cornicione marcapiano è dipinto a finto marmo; ulteriori motivi stilizzati eseguiti a tempera adornano l'arco santo e le arcate che scandiscono la volta della navata nonché quelle di inquadramento delle cappelle laterali. Sull'arco santo e sulla parete di fondo del presbiterio sono presenti, inoltre, delle cartelle a profilo mistilineo realizzate in stucco modellato e dipinto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, tramite l'introduzione di arredi mobili impiegati come poli liturgici. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata inserita una mensa al popolo di tipo a tavolo (piede in rame sbalzato con scena dell'Ultima Cena e mensa in formica). A sinistra, presso l'arco santo, è presente un ambone ligneo assemblato con elementi di risulta di un inginocchiatoio già facente parte del coro ottocentesco. Una sedia in legno con schienale abbellito dall'arme Lodron, situata dietro la mensa al popolo, a raso pavimento, è impiegata come sede; ad essa si accompagnano altre due sedie uguali. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, che è stato mantenuto.
fonte battesimale - intervento strutturale (1969 circa)
Il fonte battesimale storico, tutt'ora in uso, è stato spostato nella cappella laterale sinistra.
Contatta la diocesi