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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Storo
Trento
chiesa
cimiteriale
S. Andrea ap.
Parrocchia di San Floriano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (2006-2012)
XIV - XV(preesistenze intero bene); 1400 - 1445(ampliamento intero bene); 1445/11/22 - 1445/11/22(menzione carattere generale); XVI - XVII(decorazione navata); 1537 - 1579(sede di confraternita carattere generale); 1603 - 1671(ampliamento intero bene); 1662 - 1662(concessione ai francescani carattere generale); 1683 - 1743(confraternita dei disciplini carattere generale); 1700 - 1745(costruzione campanile); 1774 - 1774(menzione cimitero); 1780 - 1781(ampliamento intero bene); 1836 - 1842(ampliamento cimitero); 1859 - 1859(variazione d'uso intero bene); 1860/04/11 - 1860/04/11(restituzione al culto intero bene); 1866 - 1866(variazione d'uso intero bene); 1878 - 1878(restauro intero bene); 1973 - 1973(restauro intero bene); 1982 - 1982(restauro intero bene); 2011 - 2012(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa cimiteriale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Storo>
Altre denominazioni Cappella di Sant'Andrea apostolo
S. Andrea ap.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XIV - XV (preesistenze intero bene)

Una prima cappella con abside semicircolare orientata ad est, il cui arco santo è murato lungo la fiancata sinistra dell'edificio, esisteva già prima del XV secolo (XIV secolo?).

1400 - 1445 (ampliamento intero bene)

In seguito ad un intervento di ampliamento costituito dalla costruzione di una nuova navata (prima metà XV secolo), l'orientamento della cappella fu ruotato da est a sud. L'epoca dell'ampliamento è circoscrivibile entro il 1445, quando è documentata una riconsacrazione del tempio.

1445/11/22  (menzione carattere generale)

La prima menzione dell'edificio si ritrova nella pergamena di consacrazione della chiesa di San Floriano di Storo, datata 22 novembre 1445.

XVI - XVII (decorazione navata)

La chiesa fu affrescata da un anonimo maestro lombardo tra il XVI e il XVII secolo. Tracce di tale intervento decorativo sono recentemente riemerse lungo il lato destro della seconda e terza campata.

1537 - 1579 (sede di confraternita carattere generale)

Gil atti della visita pastorale clesiana del 1537 riferiscono che la cappella fungeva da sede per la confraternita dei disciplini. Tale utilizzo è documentato fino al 1579, quando il sodalizio si trasferì nella curaziale di San Floriano, erigendo un altare a San Rocco.

1603 - 1671 (ampliamento intero bene)

Gli atti visitali del 1603 documentano lo svolgimento di importanti lavori di ampliamento e sistemazione del sacello. Il cantiere si protrasse però per molti anni, come risulta da vari documenti; il libro dei conti conservato presso l'archivio comunale di Storo, riporta esborsi fatti per la fabbrica di Sant'Andrea nel 1614 (a favore dei muratori Battista, Giovanni e Deladio Parolaro) e nel 1625 (rifacimento del coperto). Gli atti visitali del 1633 lasciano intendere che a quella data la struttura era ancora priva di pavimentazione e di avvolto e che non erano stati messi i vetri alle finestre. Ancora nel 1671 i visitatori vescovili lamentavano l'indecente utilizzo del tetto come soffito, non essendo ancora state costruite le volte.

1662  (concessione ai francescani carattere generale)

Nel 1662 la chiesa e una costruzione annessa furono concesse ai frati minori provenienti da Trento, insediatisi in paese in quell'anno.

1683 - 1743 (confraternita dei disciplini carattere generale)

La confraternita dei disciplini è nuovamente documentata in Sant'Andrea nel 1683. Una concessione ufficiale del tempio al sodalizio dei battuti seguì nel 1743.

1700 - 1745 (costruzione campanile)

Il campanile fu eretto nel corso della prima metà del XVIII secolo e completato entro il 1745, data che compare su una delle campane.

1774  (menzione cimitero)

Un piccolo cimitero, forse iniziato dai padri francescani tra il 1664 e il 1665, è documentato presso la chiesa di Sant'Andrea a partire dal 1774.

1780 - 1781 (ampliamento intero bene)

Tra il 1780 e il 1781 la chiesa fu oggetto di un nuovo ampliamento verso sud, comprendente la costruzione dell'attuale presbiterio, del coro retrostante e della sacrestia.

1836 - 1842 (ampliamento cimitero)

A partire dal 1836, anno in cui la comunità fu decimata dal colera, fu deciso di seppellire tutti i morti nel camposanto di Sant'Andrea. L'ampliamento e la sistemazione definitiva di questo cimitero risale al 1842.

1859  (variazione d'uso intero bene)

Nel 1859 la chiesa fu occupata dalle truppe trentine, impegnate in azioni militari nei pressi di Bagolino, e trasformata in caserma.

1860/04/11  (restituzione al culto intero bene)

Il tempio fu riconciliato dal decano di Condino l'11 aprile 1860.

1866  (variazione d'uso intero bene)

Nel corso della campagna garibaldina del 1866 furono rinchiusi in chiesa 160 militari austriaci fatti prigionieri in seguito alla presa del forte di Ampola.

1878  (restauro intero bene)

Un restauro è documentato nel 1878.

1973  (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato esternamente tra il 1973 e il 1974; i lavori riguardarono in particolare il risanamento del tetto e la sostituzione dei canali di gronda, la scrostatura e il rifacimento degli intonaci degradati, la ricostruzione dei cornicioni mancanti, la demolizione e ricostruzione dell'ambiente attiguo alla sacrestia, adibito a camera mortuaria.

1982  (restauro intero bene)

Il restauro degli interni seguì nel 1982.

2011 - 2012 (restauro intero bene)

L'edificio è stato interamente restaurato tra il 2011 e il 2012. I lavori effettuati hanno coinvolto l'intera struttura, a cominciare dalla sistemazione delle coperture e dal consolidamento statico delle murature e delle strutture voltate, che presentavano lesioni di modesta entità. È stato applicato un sistema di elettro-osmosi attiva blanda per limitare il fenomeno dell'umidità di risalita e sono stati inoltre effettuati la pulitura, il risanamento e il consolidamento degli intonaci, delle decorazioni a stucco e degli apparati lapidei dell'edificio. Contestualmente è stato effettuato lo scoprimento di alcuni frammenti di decorazione a fresco presenti lungo la parete destra della navata. Il pavimento interno in mattonelle di graniglia è stato sostituito con un rivestimento in cotto, maggiormente traspirante, e sono stati installati dei nuovi serramenti delle finestre. L'intervento ha compreso, inoltre, l'adeguamento degli impianti e la tinteggiatura interna ed esterna della struttura.
Descrizione

La chiesa cimiteriale di Sant'Andrea sorge poco distante dalla parrocchiale, con orientamento a sud. Una prima cappella di fondazione medievale fu ampliata nel corso della prima metà del XV secolo e quindi ulteriormente modificata tra XVII e XVIII secolo con il prolungamento della navata e la costruzione dell'attuale presbiterio (1780-1781). L'edificio presenta una semplice facciata a due spioventi, occupata al centro dalle aperture del portale architravato e della sovrastante finestra rettangolare. La fiancata sinistra, cieca, mostra i resti di due finestre tamponate, mentre il lato destro è ritmato dalle aperture di tre finestre lunettate e di un portale secondario situato al centro. Il presbiterio, sormontato da un tiburio ottagonale aperto su lati alterni da finestre rettangolari, reca due aperture finestrate sul lato destro e una sul lato sinistro ed è affiancato a ovest dal corpo emergente della sacrestia. L'interno si sviluppa a navata unica voltata a crociera e ritmata da coppie di pilastri ionici, che individuano lo spazio di tre campate. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è anch'esso ripartito in due campate, di cui la prima sormontata da una cupola ovale e la seconda da una volta a vela.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare, privo di abside.
Facciata
Facciata a due spioventi, profilati da cornici, occupata al centro dalle aperture sovrapposte del portale architravato e di una finestra rettangolare.
Prospetti
Fiancata sinistra cieca, recante due finestre tamponate. Lato destro ritmato dalle aperture lunettate delle finestre, poste in corrispondenza delle campate interne; al centro è presente un accesso secondario con portale architravato. Presbiterio illuminato da due finestre poste sul lato destro (una lunettata e una rettangolare) e affiancato sul medesimo lato dal corpo emergente della sacrestia e della cappella mortuaria. Tiburio ottagonale rialzato sopra il presbiterio, aperto su lati alterni da finestre a luce rettangolare.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata sinistra del presbiterio, in corrispondenza dell'innesto con la navata. Fusto insistente su basso zoccolo intonacato, interamente rivestito in pietra a vista e segnato da feritoie; cella campanaria a quattro monofore centinate, compresa tra cornici eminenti.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, intonacate e tinteggiate. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a crociera; presbiterio sormontato da cupola ovale entro tiburio ottagonale; coro voltato a vela.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: tettuccio a quattro falde, rivestito in coppi.
Interni
Navata unica, ritmata da coppie di pilastri intonacati e coronati da capitelli ionici, che individuano tre campate; la parete destra della seconda e terza campata presenta una finitura a raso sasso. Presbiterio rialzato su due gradini, ripartito in due campate da coppie di pilastri ionici.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cotto, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Alcuni brani affrescati sono riemersi lungo il lato destro della seconda e terza campata. Finte finestre sono dipinte a tempera oltre il cornicione marcapiano della parete destra della navata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2006-2012)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma parziale, tramite l'introduzione di arredi mobili impiegati come poli liturgici, e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata inserita una mensa al popolo in legno, di tipo a tavolo, con fronti laterali chiuse. Sul lato sinistro, presso l'arco santo, è presente un ambone in legno, di fattura analoga a quella della mensa. Il tabernacolo dell'altare maggiore storico è impiegato come custodia eucaristica nei soli mesi in cui la chiesa è officiata (giugno-novembre).
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