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Solbrito
San Paolo Solbrito
Asti
cappella
sussidiaria
San Rocco
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1980 (?))
XVI - XIX(preesistenze intorno); 1838 - 1839(costruzione intero bene); 1884 - 1884(descrizione intero bene); 1895 - 1895(restauro intero bene); 1945 - 1946(restauro interno bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene)
Cappella di San Rocco
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Rocco <Solbrito, San Paolo Solbrito>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - XIX (preesistenze intorno)

Citazione nella visita pastorale del 1633 di edificio intitolato a San Rocco riedificato ma non ancora concluso. La manutenzione e conservazione della cappella crea sempre problemi come confermano le visite pastorali: nel 1663 minaccia rovina e deve essere riparata; nel 1697 viene descritta pericolante anche se è stata riparata con il contributo del conte di Montafia. Nel 1742 il parroco descrive la cappella a volta ma pericolante; intonacata e imbiancata, umida, con due finestre non munite di vetrate. Nel 1816 si scavano due grandi tombe, a significare che la cappella è probabilmente usata come cimitero.

1838 - 1839 (costruzione intero bene)

Costruzione della cappella fin dalle fondamenta probabilmente sulle preesistenze.

1884  (descrizione intero bene)

Descrizione di forma rettangolare a una sola navata. Ha quattro finestre munite di telai, ma senza vetri. Ha una sola porta. Il pavimento è malsano, in cattivo stato di conservazione, logoro, infossato e non livellato perché costruito sopra a vecchi sepolcri scavati per trasportare le ossa al nuovo cimitero. L’altare, di cotto e calce con la mensa in legno, si solleva di un gradino dal piano della cappella. Al di sopra dell’altare vi sono due gradini; ha il tabernacolo in legno con la porticina dorata. La cappella, anche se ricostruita da non molti anni, ha bisogno di riparazioni al tetto, alla facciata, ai muri portanti, alle finestre e al pavimento. È utilizzata addirittura come magazzino.

1895  (restauro intero bene)

Restauro completo grazie alle pressioni fatte al Comune dal parroco don Corino. Internamente è coperta da una volta in cotto, gesso e calce, e decorata con vari colori; esternamente è a tegole sane e ben riparate. Ha tre finestre con telai e inferriate. Il pavimento è sanissimo. L’altare è sopraelevato di due gradini rispetto al pavimento, ha il tabernacolo dorato esternamente. Il pavimento è in gesso e mattoni.

1945 - 1946 (restauro interno bene)

Indicazione di un intervento di restauro.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Pietro in Vincoli a quello della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
Descrizione

La cappella di San Rocco è stata costruita nel 1839 probabilmente sulle preesistenze di una precedente cappella cinquecentesca. L’interno, decorato in vari colori, si presenta a pianta unica quadrangolare coperto da volta a botte con incatenamenti metallici, con altare in muratura a parete, rialzato di uno scalino rispetto all’aula, con mensa e predella in legno, tabernacolo ligneo, gradini con candelabri, croce da altare e pala raffigurante la Madonna col Bambino, san Rocco e altri santi. L’accesso è unico dalla facciata, ad un ordine, intonacata e delimitata da paraste angolari con capitelli reggenti trabeazione senza fregi e frontone con timpano triangolare e oculo cieco in posizione centrale; visivamente la facciata è verticalmente tripartita dall’alternanza di forme geometriche colorate e di aperture; l’accesso al sacro edificio è sottolineato da semplice cornice, fiancheggiato da due basse monofore con archivolto incavato e sormontato da lunetta semicircolare con cornice strombata verso l’interno con scritta a ricordo del Santo titolare della cappella. La copertura è a capanna con orditura lignea e manto in coppi di laterizio.
Pianta
Pianta unica quadrangolare con altare in muratura a parete, rialzato di uno scalino rispetto all’aula, con mensa e predella in legno, tabernacolo ligneo, gradini con candelabri, croce da altare e pala raffigurante la Madonna col Bambino, san Rocco e altri santi. L’accesso è unico dalla facciata.
Facciata
Facciata ad un ordine intonacata delimitata da paraste angolari con capitelli reggenti trabeazione senza fregi e frontone con timpano triangolare con oculo cieco in posizione centrale con cornice strombata verso l’interno; visivamente la facciata è verticalmente tripartita dall’alternanza di forme geometriche colorate e di aperture; l’accesso al sacro edificio è sottolineato da semplice cornice, fiancheggiato da due basse monofore con archivolto incavato e sormontato da lunetta semicircolare con cornice strombata verso l’interno con scritta a ricordo del Santo titolare della cappella.
Impianto strutturale
Struttura verticale composta da pareti e paraste in muratura di mattoni solidarizzata da incatenamenti metallici, intonacata internamente ed esternamente solo in corrispondenza della facciata, con cornicione sommitale su cui si imposta la volta a botte. La copertura è a capanna con orditura lignea e manto in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980 (?))
Collocazione di leggio metallico.
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