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Storo
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Carlo Borromeo
Parrocchia dell'Annunciazione di Maria
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
1720 - 1720(costruzione intero bene); XIX - XIX(decorazione volte); 1954 - 1954(restauro intero bene)
Chiesa di San Carlo Borromeo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Carlo Borromeo <Storo>
Altre denominazioni S. Carlo Borromeo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1720  (costruzione intero bene)

La chiesa di San Carlo Borromeo fu edificata su iniziativa dei conti Lodron nel 1720, come ricordato dalla data dipinta in facciata. Nel 1727 il conte Carlo Ferdinando Laterano Lodron donò alla chiesa la pala dell'altare maggiore, nella quale si fece ritrarre.

XIX  (decorazione volte)

Nel corso del XIX secolo fu realizzata la decorazione pittorica delle volte della navata e del presbiterio.

1954  (restauro intero bene)

Nel 1954 furono condotti imprecisati lavori di restauro.
Descrizione

Costruita nel 1720 su iniziativa dei conti Lodron, la chiesa di San Carlo Borromeo sorge su uno sperone roccioso alle pendici dell'abitato di Riccomassimo, con orientamento a sud-est. La facciata a due spioventi è occupata dalle aperture del portale architravato, delle due monofore centinate che lo affiancano e di un oculo circolare sommitale. Le fiancate, lisce, sono percorse in basso da una zoccolatura a intonaco rustico. Finestre rettangolari si dispongono al centro del lato sinistro e sulla parete di fondo del presbiterio, al quale si affianca a destra il corpo emergente della sacrestia. L'interno si sviluppa a navata unica con pareti lisce, al centro delle quali sono ricavate due nicchie centinate simmetriche. Il presbiterio, introdotto dall'arco santo a sesto ribassato e rialzato su due gradini, è anch'esso voltato a botte unghiata. Un cornicione marcapiano modanato percorre l'intero perimetro.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare, di ampiezza minore rispetto alla navata.
Facciata
Facciata a due spioventi, percorsa in basso da uno zoccolo a intonaco rustico e occupata dalle aperture del portale architravato in granito, delle due monofore centinate chiuse da inferriate che lo affiancano e di un oculo circolare sommitale.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, percorse in basso da uno zoccolo a intonaco rustico. Finestre rettangolari si aprono al centro del lato sinistro e sulla parete di fondo del presbiterio; a destra di quest'ultimo emerge il corpo della sacrestia.
Campanile
Piccola torre a pianta quadrangolare, innestata sulla falda destra del tetto, in corrispondenza del presbiterio. Cella campanaria a quattro monofore, sormontata da copertura a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio sono coperti da volte a botte unghiate, realizzate in muratura (sono presenti catene metalliche di rinforzo).
Coperture
Tetto a doppia falda, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
Interni
Navata unica con pareti lisce, al centro delle quali sono ricavate due nicchie centinate, speculari. Presbiterio rialzato su due gradini, introdotto dall'arco santo a sesto ribassato. Un cornicione marcapiano modanato (solo dipinto sulla parete di fondo del presbiterio) percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cemento bianche e nere in corsi diagonali, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera adornano la volta della navata e quella del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, tramite l'introduzione di arredi mobili, impiegati come poli liturgici. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata inserita una mensa al popolo di tipo a tavolo (quattro gambe); sul lato sinistro è presente un leggio in legno, impiegato come ambone. Una semplice sedia in legno, addossata alla parete destra del presbiterio, funge da sede.
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