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San Martino di Castrozza
Primiero San Martino di Castrozza
Trento
chiesa
parrocchiale
Santi Martino e Giuliano
Parrocchia dei Santi Martino e Giuliano
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1968-1969); ambone - intervento strutturale (1969); sede - aggiunta arredo (1968-1969); custodia eucaristica - intervento strutturale (1968-1969); fonte battesimale - intervento strutturale (1986 circa)
XI - XI(monastero intorno ); 1090 - 1090(menzione carattere generale); XIII - XIII(consacrazione carattere generale); 1912 - 1912(riedificazione intero bene); 1913 - 1913(benedizione carattere generale); 1928 - 1928(decorazione abside); 1936 - 1936(decorazione volta); 1954/06/06 - 1954/06/06(erezione a parrocchia carattere generale); 1973 - 1974(restauro intero bene); 2006 - 2006(rifacimento intorno)
Chiesa dei Santi Martino e Giuliano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Martino e Giuliano <San Martino di Castrozza, Primiero San Martino di Castrozza>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa )
architettura contemporanea (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XI  (monastero intorno )

Nel XI secolo nei pressi della chiesa sorgeva un monastero dei Benedettini che svolgeva la funzione di ospizio per viandanti.

1090  (menzione carattere generale)

La prima menzione della chiesa risale al 1090.

XIII  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata all'inizio del XIII secolo.

1912  (riedificazione intero bene)

La chiesa venne riedificata nel 1912.

1913  (benedizione carattere generale)

La chiesa venne benedetta nel 1913.

1928  (decorazione abside)

Il pittore veronese Giuseppe Zancolli dipinse, oltre la pala d'altare, anche il catino absidale nel 1928.

1936  (decorazione volta)

Nel 1936 Matteo Sebesta con l'aiuto del figlio Giuseppe realizzò i pannelli dipinti sulle arcate della volta lignea, sostenute da mensole con pannelli lignei figurati.

1954/06/06  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 6 giugno 1954.

1973 - 1974 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata tra il 1973 e il 1974.

2006  (rifacimento intorno)

Nel 2006 si è provveduto al rifacimento del sagrato.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Giuliano, orientata a est, sorge a San Martino di Castrozza. Di antiche origini, la chiesa sorgeva già nel XI secolo nei pressi di un ospizio per viandanti, gestito dai monaci Benedettini. Venne riedificata nel 1912. La facciata a due ripidi spioventi è aperta da un portale protetto da una tettoia, sovrastata da tre strette finestre rettangolari con cornice in pietra a vista. Il campanile originario in pietra è caratterizzato da un doppio ordine di monofore e una cuspide piramidale. Internamente, la navata è coperta da un soffitto ligneo a carena di nave e il presbiterio rialzato su tre gradini è concluso da un'abside semicircolare.
Preesistenze
Campanile originario. Struttura muraria dell'abside appartenente alla primitiva costruzione.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi, aperta da un portale protetto da una tettoia ad uno spiovente, sorretto da piedritti lapidei, sovrastato da tre strette finestre rettangolari con cornice in pietra a vista; timpano recante una croce in pietra. Zoccolo in pietra bocciardata; cantonali in conci sfalsati e alternati. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate caratterizzate da zoccolo in pietra bocciardata e cantonali in conci sfalsati e alternati. Finiture ad intonaco tinteggiato. Sacrestia addossata alla fiancata sud.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, addossato alla fiancata nord; fusto in muratura in pietra con doppio ordine di bifore; cuspide piramidale ricoperta di scandole lignee.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in muratura intonacata. Strutture di orizzontamento: navata coperta da soffitto ligneo a carena di nave sostenuto da quattro arcate poggianti su mensoloni lignei; volta a botte sul presbiterio; catino absidale.
Coperture
Tetto a due ripidi spioventi sulla navata; tetto a due falde su presbiterio che gira semiconico sull'abside. Manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Navata con pareti scandite da paraste lignee che sostengono la volta. Presbiterio preceduto da arco santo e rialzato su tre gradini con portale sulla parete destra. Sei finestre centinate illuminano la navata e due l'abside. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a lastre di pietra calcarea, a corsi diagonali. Pavimento del presbiterio in mattonelle in pietra.
Elementi decorativi
Decorazioni pittoriche e scultoree sulla volta della navata. Parete di fondo dell'abside e catino con dipinti a tempera.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1968-1969)
L'adeguamento liturgico risale al 1968-1969: l'altare maggiore è stato smontato e rimosso: al centro del presbiterio l'altare verso il popolo è costituito da una mensa in pietra, a forma di tavolo e su predella propria, realizzata con elementi di risulta dell'altare originale.
ambone - intervento strutturale (1969)
A sinistra è collocato un ambone, progettato nel 1969 e costituito da un parapetto semicilindrico in pietra calcarea a cui è applicato un lettorile in legno.
sede - aggiunta arredo (1968-1969)
Dietro l'altare verso il popolo, una sedia lignea con braccioli, affiancata da sgabelli, è utilizzata come sede.
custodia eucaristica - intervento strutturale (1968-1969)
Il tabernacolo dell'altare maggiore storico, utilizzato quale custodia eucaristica, è stato trasferito sulla destra dell'arco santo e posto su una mensa lapidea, realizzata con pezzi dell'altare maggiore storico.
fonte battesimale - intervento strutturale (1986 circa)
Il fonte battesimale di nuova realizzazione in pietra è stato collocato in una nicchia sulla sinistra dell'arco santo. Lo sovrasta un bassorilievo del 1986 realizzato da Marco Morelli.
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