chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Roncone
Sella Giudicarie
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Filippo Neri
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1653 - 1656(costruzione navata); 1667 - 1670(completamento e decorazione intero bene); 1671/06/17 - 1671/06/17(consacrazione intero bene); 1694 - 1694(menzione cappella carattere generale); 1810 - 1810(variazione d'uso intero bene); 1830/10/12 - 1830/10/12(passaggio di proprietà intero bene); 1835/08/13 - 1835/08/13(passaggio di proprietà intero bene); 1855 - 1855(restauro intero bene); 1936 - 1936(trasferimento altare interno); 1943 - 1945(cambio di destinazione d'uso intero bene); 1973 - 1979(cambio di destinazione d'uso intero bene); 1993 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di San Filippo Neri
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Filippo Neri <Roncone, Sella Giudicarie>
Altre denominazioni Chiesa dei Battuti
Chiesa della Disciplina
S. Filippo Neri
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1653 - 1656 (costruzione navata)

Secondo la più recente bibliografia l'ambiente corrispondente alla navata rettangolare della chiesa di San Filippo Neri venne costruito tra il 1653 e il 1656 dietro richiesta al vicario vescovile, monsignor Francesco Alberti Poja, della Confraternita dell'Oratorio di San Filippo Neri per la Dottrina cristiana, fondata da don Paolo Pollana nel 1650, che necessitava di una nuova sede per l'aumento di iscritti, all'epoca ben 183, provenienti anche dai paesi limitrofi. Il secondo nome della chiesa, detta anche della Disciplina, si deve al fatto che la nuova confraternita inglobò la precedente dei Battuti, esistente dal 1579 all'interno della chiesa di Santo Stefano. Nel 1665 lo stesso rettore della chiesa di Roncone istituì un beneficio a suo nome, destinato ad un sacerdote che si assumesse l'onere di spiegare ai confratelli la dottrina cristiana secondo il catechismo del Concilio di Trento.

1667 - 1670 (completamento e decorazione intero bene)

Tra il 1667 e il 1670 circa l'edificio venne completato con la sopraelevazione delle murature esistenti, la realizzazione di nuove volte e l'aggiunta dell'abside poligonale, entro la quale fu posto un altare ligneo. Il pittore Antonio, abitante a Roncone da un anno, decorò l'interno con immagini e miracoli di San Filippo Neri.

1671/06/17  (consacrazione intero bene)

Il 17 giugno 1671, nel corso della visita pastorale a Roncone, il principe vescovo Sigismondo Alfonso Thun consacrò la chiesa, che viene definita "di recentissima costruzione".

1694  (menzione cappella carattere generale)

Dalla successiva visita pastorale del settembre 1694 si apprende dell'esistenza di una cappella del Santissimo Crocifisso, costruita a spese della famiglia Olivieri come luogo di sepoltura; vi si accedeva tramite una scala a discesa all'interno della chiesa di San Filippo Neri. Il visitatore vescovile, monsignor Gerolamo Battaglia, ricompose una lite tra il rettore di Roncone e don Oliviero Olivieri sulla proprietà della cappella e sugli oneri di manutenzione di questa e dell'oratorio.

1810  (variazione d'uso intero bene)

Nel 1810 la confraternita venne soppressa dal governo bavarese; i suoi beni furono venduti, il beneficio Pollana passò al Comune per il mantenimento dei sacerdoti di Roncone e la chiesa, rimasta invenduta, divenne dormitorio per i soldati francesi e quindi venne trasformata in deposito di carbone e legname.

1830/10/12  (passaggio di proprietà intero bene)

Il 12 ottobre 1830 la chiesa fu venduta dal governo austriaco ad Antonio Bonapace "Fier" per 40 fiorini d'Impero, corrispondenti a 60 fiorini abusivi.

1835/08/13  (passaggio di proprietà intero bene)

Il 13 agosto 1835 l'edificio sacro venne riacquistato dal Comune, dalla chiesa e dalla popolazione di Roncone.

1855  (restauro intero bene)

La chiesa venne a quel punto interamente restaurata nel 1855, come recita l'iscrizione leggibile sulla targa in controfacciata, e utilizzata per l'insegnamento della dottrina cristiana ai ragazzi.

1936  (trasferimento altare interno)

Secondo un'iscrizione leggibile sul lato posteriore, l'altare oggi visibile sul fondo dell'abside venne qui trasferito dalla parrocchiale di Santo Stefano nel 1936.

1943 - 1945 (cambio di destinazione d'uso intero bene)

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, la chiesa venne usata dalla sezione staccata del Seminario Minore di Trento, che era stato dislocato in varie località del Trentino dopo il bombardamento della città. Alla fine del conflitto venne poi occupata per una notte da una compagnia di cosacchi, cobelligeranti dei tedeschi, come alloggio per uomini e cavalli.

1973 - 1979 (cambio di destinazione d'uso intero bene)

Nel 1979 la chiesa era sconsacrata e adibita a magazzino, in stato di abbandono e bisognosa di un risanamento alle coperture; fino a qualche anno prima (1973 circa) era ancora aperta al culto e vi si raccoglievano i fanciulli la domenica pomeriggio per la spiegazione della dottrina cristiana.

1993 - 2003 (restauro intero bene)

Dopo anni di abbandono, nel 1993 venne redatto un progetto dell'architetto Manuela Baldracchi per il recupero della chiesa; venne restaurato completamente il tetto, furono rifatti i pavimenti e gli intonaci esterni, furono sostituiti i serramenti, venne eseguita una nuova tinteggiatura, furono restaurati gli affreschi e l'altare. La spesa venne sostenuta dall'Assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia autonoma di Trento e dalla parrocchia. Negli ultimi anni l'edificio viene utilizzato dal Comune come spazio espositivo.
Descrizione

Come la parrocchiale di Santo Stefano, anche la più piccola chiesa di San Filippo Neri (detta anche della Disciplina) sorge in posizione elevata in località Doss, con il medesimo orientamento a nord-est; risalente nel suo primo nucleo al 1653-1656 e completata entro il 1671, fu sede della Confraternita dell'Oratorio di San Filippo Neri per la Dottrina cristiana. Sconsacrata e adibita a magazzino, venne restaurata negli anni Novanta e oggi viene utilizzata dal comune come luogo espositivo. La semplice facciata rettangolare è profilata da paraste angolari raccordate orizzontalmente da un doppio cornicione modanato; il portale centrale timpanato è serrato tra due finestre rettangolari sdraiate con cornice in granito, sormontato da un dipinto murale e sovrastato da una grande apertura a lunetta. Il frontone triangolare è concluso dalla croce apicale gigliata, presente anche sopra il piccolo campanile quadrangolare sul lato sinistro. Lungo il lato destro si aprono un accesso secondario architravato sormontato da un'arcata centinata e tre finestre a lunetta, corrispondenti ad altrettante campate; un'ulteriore apertura rettangolare dà luce al presbiterio rientrante, mentre l'abside poligonale è cieca. All'interno la navata unica, coperta da volte a botte unghiata, è divisa in tre campate da coppie di pilastri addossati sostenenti arcate a pieno centro; un basso gradino separa la seconda campata dalla terza, mentre un ulteriore gradino eleva la zona del presbiterio, delimitata da una cancellata in ferro battuto. Anche il breve presbiterio è coperto da una volta a botte unghiata e introdotto da un'arcata; l'unico altare storico è addossato alla parete di fondo dell'abside poligonale, coperta da tre unghie.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rientrante a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale.
Facciata
Semplice facciata rettangolare profilata da paraste angolari raccordate orizzontalmente da un doppio cornicione modanato; portale centrale timpanato tra due finestre rettangolari sdraiate con cornice in granito, sormontato da un dipinto murale e sovrastato da una grande apertura a lunetta. Frontone triangolare concluso da croce apicale gigliata; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce; lungo il lato destro si aprono un accesso secondario architravato sormontato da un'arcata centinata, profilato in granito, in corrispondenza della prima campata, e tre finestre a lunetta, corrispondenti ad altrettante campate. Un'ulteriore apertura rettangolare dà luce al presbiterio, sempre sul fianco destro. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Piccola torre quadrangolare intonacata e tinteggiata sul lato sinistro della chiesa, attraversata da un'apertura ad arco ribassato per la campana; tetto a quattro spioventi sormontato da una croce gigliata con bandierina segnavento.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a botte unghiata separate da arcate a pieno centro; abside coperta da tre unghie.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra la navata, a più spioventi sopra presbiterio e abside, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi.
Interni
Interno a navata unica divisa in tre campate da coppie di pilastri addossati sostenenti arcate a pieno centro; un basso gradino separa la seconda campata dalla terza, mentre un ulteriore gradino eleva la zona del presbiterio, anch'esso introdotto da un'arcata e chiuso da una cancellata in ferro battuto. L'unico altare storico è addossato alla parete di fondo dell'abside poligonale; finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in piastrelle quadrate di granito disposte in corsi diagonali; pavimento del presbiterio in piastrelle di cotto.
Elementi decorativi
Tracce di affreschi seicenteschi sono visibili all'interno lungo le pareti della navata; altri dipinti murali più recenti si trovano in facciata.
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi