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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Fontanedo
Sella Giudicarie
Trento
chiesa
sussidiaria
Ss. Cipriano e Giustina
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1964-1965)
XVI - 1930(preesistenze intorno); 1931 - 1932(costruzione intero bene); 1932/09/26 - 1932/09/26(benedizione carattere generale); 1964 - 1965(ristrutturazione intero bene)
Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina <Fontanedo, Sella Giudicarie>
Altre denominazioni Chiesa di San Cipriano e Santa Giustina
Ss. Cipriano e Giustina
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1930 (preesistenze intorno)

Il primo edificio di culto di Fontanedo ("sacellum de Fontanè") è menzionato dalla visita pastorale del 1579, che indica la necessità di riparare il pavimento e l'oculo aperto dietro l'unico altare. La successiva visita del 1603 dà disposizioni per la sostituzione della porta e la realizzazione di un cancello esterno. Consacrata tra il 1633 e il 1671, la piccola chiesa, che dal 1690 aveva un sacerdote stabile, venne danneggiata da incendi nel 1763 (quando il fuoco interessò l'intero paese e ne distrusse il campanile) e nel 1850. Intorno al l930 venne sconsacrata e venduta a privati (famiglia Facchini) e trasformata in una stalla.

1931 - 1932 (costruzione intero bene)

La chiesa attuale fu eretta altrove tra il 1931 e il 1932, grazie alle offerte di alcuni emigrati di Fontanedo, in particolare della famiglia Ghezzi che sostenne economicamente l'impresa dall'Argentina.

1932/09/26  (benedizione carattere generale)

La benedizione della nuova chiesa risale al 26 settembre 1932.

1964 - 1965 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1964 e il 1965 l'edificio fu sottoposto a ristrutturazione: vennero sistemati il tetto, la facciata e il campanile, le pareti furono raschiate per togliere l'umidità di risalita e rivestite in travertino, venne abbattuta la mensa dell'altare in graniglia e si realizzò un adeguamento liturgico strutturale, fu rifatto l'impianto elettrico e si provvide alla tinteggiatura esterna e interna.
Descrizione

Orientata a nord-est, la chiesa dedicata ai Santi Cipriano e Giustina sorge nella frazione di Fontanedo, oggi sobborgo di Roncone; fu eretta tra il 1931 e il 1932, dopo che l’edificio antico, esistente almeno dal XVI secolo, venne sconsacrato e venduto a privati. La facciata a due ripidi spioventi, preceduta da un sagrato elevato di tre gradini rispetto al piano stradale, è centrata da portale in granito, sormontato da nicchia sagomata strombata con finestra rettangolare e dipinto figurato; il campanile si trova lungo il fianco sinistro e reca nella cella quattro aperture sagomate strombate. Tre monofore centinate e l’ingresso secondario caratterizzano il fianco destro, a cui si appoggia il volume della sacrestia, realizzato prolungando la parete destra del presbiterio, concluso da breve abside poligonale cieca. All’interno la navata è divisa in tre campate da paraste con capitelli rigati, raccordate in alto dal cornicione perimetrale modanato; la seconda campata è sfondata da due nicchie speculari dal profilo rettangolare. L'arco santo a tutto sesto introduce al presbiterio, elevato di tre gradini, ornato da un dipinto murale sulla parete destra; sulla parete di fondo è presente l’ancona lignea dell’altare storico, mentre una serie di formelle e rilievi in ceramica di Sandra Sembianti e Goffredo Gaeta Artisti Associati di Imola, realizzati in occasione dell’adeguamento liturgico nel 1964-1965, completano l’arredo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi centrata da portale in granito, sormontato da nicchia sagomata strombata con finestra rettangolare e dipinto figurato. Zoccolo a intonaco rustico; finiture a intonaco raso sasso.
Prospetti
Fiancate lisce; tre monofore centinate si dispongono lungo il fianco destro, a cui si appoggia il volume della sacrestia, prolungamento laterale del corpo del presbiterio. Breve abside poligonale cieca. Zoccolo in granito a vista lungo le fiancate, con finiture a intonaco rustico; finiture a intonaco tinteggiato su sacrestia e presbiterio.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, presso il presbiterio. Fusto intonacato raso sasso, cella campanaria finita a intonaco tinteggiato, forata da quattro ampie monofore sagomate, strombate. Copertura a quattro falde, sormontata da croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: soffitto ligneo, svasato lungo il perimetro.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e a più falde sopra il presbiterio e l’abside, che si prolunga sul lato destro a coprire la sacrestia; struttura portante in legno e manto di copertura in tegole di laterizio.
Interni
Interno ad unica navata, divisa in tre campate da paraste con capitelli rigati, raccordate in alto dal cornicione perimetrale modanato. La seconda campata è sfondata da due nicchie speculari dal profilo rettangolare; in quella destra è inserito l'ingresso secondario. L'arco santo a tutto sesto introduce al presbiterio, elevato di tre gradini, ornato da un dipinto murale sulla parete destra; l’ambiente si conclude con due brevi pareti oblique, raccordate da quella di fondo. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in seminato alla veneziana; inserto in piastrelle quadrate bianche e nere, disposte a scacchiera, al centro della navata.
Elementi decorativi
Dipinto murale di Luciano Carnessali in facciata; all'interno formelle in ceramica di Sandra Sembianti e Goffredo Gaeta Artisti Associati di Imola.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1964-1965)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante un intervento strutturale, integrato da arredi lignei, con progetto unitario. Una volta demolita la mensa precedente in graniglia, al centro del presbiterio storico è stato posto l'altare verso il popolo, in granito, a tavolo, elevato su di un gradino. Presso l'arco santo, a sinistra, si trova l'ambone ligneo. La sede è costituita da una lunga panca, destinata anche ai concelebranti, accostata alla parete di fondo. Incassata nella parete sinistra dell'arco santo si trova la custodia eucaristica, quadrangolare, realizzata in ceramica con sportello in lamina di rame da Sandra Sembianti e Goffredo Gaeta Artisti Associati di Imola. E' presente sulla parete di fondo un bassorilievo in ceramica dei medesimi artisti, in dialogo con l'ancona dell'altare storico.
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