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Ronchi Valsugana
Trento
chiesa
parrocchiale
Addolorata
Parrocchia dell'Addolorata
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa); fonte battesimale - aggiunta arredo (1969 circa)
1860 - 1860(costruzione intero bene); 1908 - 1908(ampliamento intero bene); 1909/05/21 - 1909/05/21(erezione a espositura carattere generale); 1915 - 1918(spogliazioni intero bene); 1927 - 1927(ricostruzione campanile); 1928 - 1928(decorazione catino absidale); 1947 - 1947(decorazione interno); 1959/12/16 - 1960/02/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1968 - 1968(installazione impianto di riscaldamento intero bene); 1974 - 1977(ristrutturazione intero bene); 1985 - 1986(manutenzione intero bene); 1989 - 1989(ristrutturazione intero bene); 1989/09/17 - 1989/09/17(benedizione carattere generale); 2001 - 2001(ristrutturazione sagrato)
Chiesa dell'Addolorata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Addolorata <Ronchi Valsugana>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1860  (costruzione intero bene)

L'edificio sacro di Ronchi venne eretto nel 1860, su iniziativa privata di don Antonio Francesco Pioner.

1908  (ampliamento intero bene)

Nel corso del 1908 l'edificio fu ampliato con la costruzione del presbiterio e di due sacrestie.

1909/05/21  (erezione a espositura carattere generale)

La cappella fu eretta a espositura della parrocchia di Torcegno con decreto vescovile del 21 maggio 1909.

1915 - 1918 (spogliazioni intero bene)

Durante la prima guerra mondiale l'edificio fu spogliato dei suoi arredi; in particolare scomparve la pala dell'altare maggiore, una Madonna Addolorata di Eugenio Prati del 1886.

1927  (ricostruzione campanile)

Nel 1927 il campanile fu ricostruito in pietra, mentre in precedenza era di legno.

1928  (decorazione catino absidale)

Nel 1928 Duilio Corompai ornò il catino absidale con l'immagine della Madonna Addolorata. Più o meno nello stesso periodo furono realizzate le vetrate dell'abside.

1947  (decorazione interno)

Francesco Chiletto di Torcegno completò la decorazione dell'arco santo e delle pareti della navata nel corso del 1947.

1959/12/16 - 1960/02/01 (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia con decreto del 16 dicembre 1959 e riconoscimento ufficiale a partire dal 1° febbraio 1960.

1968  (installazione impianto di riscaldamento intero bene)

Risale al mese di dicembre del 1968 l'installazione dell'impianto di riscaldamento.

1974 - 1977 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1974, su progetto del geometra Carlo Giuliano Zottele, venne realizzata la tettoia che protegge l'ingresso in facciata. Nel maggio del 1976 furono elettrificate le campane e venne installato un orologio automatico, lavori eseguiti dalla ditta Fagan Campane. Nella primavera del 1977 si eseguirono lavori di risanamento dei muri, realizzando uno scavo perimetrale per drenare l'umidità; fu inoltre restaurata la facciata e venne ritinteggiato l'interno.

1985 - 1986 (manutenzione intero bene)

Nel settembre 1985 vennero sostituite una porta e tutte le finestre delle due sacrestie; nel giugno dell'anno successivo fu riparato il tetto, con le grondaie, dalla ditta Broilo.

1989  (ristrutturazione intero bene)

Un generale intervento di ristrutturazione prese avvio nel marzo del 1989 su progetto dell'ingegner Carlo Ganarin, sindaco di Ronchi: comportò la sostituzione delle coperture (in coppi) e degli intonaci esterni, il risanamento delle fondamenta dall'umidità mediante uno scavo perimetrale; la rimozione del rivestimento interno in legno e il rifacimento degli intonaci; la realizzazione di un nuovo impianto elettrico e la riasfaltatura del sagrato. Fu posta in facciata una targa marmorea a ricordo dell'erezione della chiesa e della sua dedicazione all'Addolorata. I lavori terminarono alla fine di agosto.

1989/09/17  (benedizione carattere generale)

A conclusione del restauro, la chiesa venne benedetta dall'arcivescovo Giovanni Maria Sartori il 17 settembre 1989, festa della Madonna Addolorata.

2001  (ristrutturazione sagrato)

Nel corso del 2001 fu risistemato il sagrato, con lavori di consolidamento del muro. Nello stesso anno, su progetto dell'ingegner Carlo Ganarin, fu restaurata la cantoria.
Descrizione

Orientata a nord, la chiesa del comune di Ronchi Valsugana serve una numerosa serie di masi e si trova nella frazione di Marchi; l'edificio risale nel suo primo nucleo al 1860 e fu ampliato nella zona presbiteriale nel 1908. La facciata a due spioventi, intonacata a fasce orizzontali tinteggiate in colori diversi, reca l'unico portale architravato, protetto da una tettoia e un piccolo oculo al centro del frontone triangolare. Sul fusto del campanile, costruito in pietra a vista sul fianco sinistro della chiesa solamente nel 1927 e coperto da una cuspide piramidale, si aprono quattro monofore centinate. Lungo il fianco destro emergono i volumi del locale caldaia e della sacrestia, mentre sulla sinistra si trova il battistero, con ambiente superiore adibito a deposito. L'interno a navata unica è coperto da volte a botte unghiata ribassata e ornato da dipinti murali di Duilio Corompai (catino absidale) e Francesco Chiletto (navata e arco santo). Il presbiterio, elevato di quattro gradini e chiuso dalle balaustre, è concluso dall'abside poligonale, illuminata da due monofore centinate sui lati obliqui, mentre altre finestre a lunetta e ad arco ribassato si dispongono simmetricamente lungo le fiancate.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Semplice facciata a due spioventi, caratterizzata, nella zona inferiore, da due fasce orizzontali sovrapposte tinteggiate in azzurro e in grigio. Portale architravato protetto da una tettoia e sormontato da targa commemorativa. Frontone triangolare delimitato da cornice modanata e forato da un oculo centrale. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce, caratterizzate unicamente dalle quattro monofore a centina ribassata disposte simmetricamente lungo la navata e dalle due a lunetta nel presbiterio; sacrestia e locale caldaia emergenti sul lato destro, ambiente adibito a battistero su quello sinistro. Abside poligonale con una coppia di monofore centinate sui lati obliqui. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, dotata di scarpa e fusto in pietra a vista. Cella campanaria a corpo unico con il fusto, con quattro monofore a luci centinate e cuspide piramidale, sormontata dalla croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata ribassata. Volta a tre spicchi nell'abside e soffitto piano nel battistero.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a falda unica sopra la sacrestia e a più falde sopra l'abside, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi; lastre di rame rivestono la cuspide del campanile.
Interni
Interno a navata unica, in cui le fiancate sono ritmate da campi centinati tinteggiati in bianco a incorniciare i dipinti della Via Crucis e le tempere con i busti dei dodici Apostoli. Cornicione modanato; cantoria sostenuta da una coppia di colonne lisce in controfacciata. Sul lato sinistro, poco oltre l'ingresso, si trova il battistero, con accesso protetto da un cancelletto centinato. Arco santo a tutto sesto, interamente dipinto, che introduce al presbiterio, elevato di quattro gradini e chiuso dalle balaustre; abside poligonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in lastre irregolari di porfido; mattonelle in cemento bianche e nere a motivi geometrici nel presbiterio e mattonelle in graniglia nel battistero.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati sulle pareti della navata, sull'arco santo e nel catino absidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di arredi lignei e non ha carattere di stabilità. L'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento, si trova al centro del presbiterio storico; un leggio in legno fissato alla balaustra destra funge da ambone. La sede è una sedia a braccioli con seduta e schienale imbottiti. E' presente l'altare maggiore storico, con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1969 circa)
Presso l'arco santo, sulla sinistra, è presente una bacinella in metallo con coperchio, sostenuta da un supporto ligneo, utilizzata in luogo del fonte battesimale storico, che ha sede nel piccolo ambiente sul fianco sinistro.
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