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Santa Brigida
Roncegno
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Brigida
Parrocchia di Santa Brigida
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1974 circa); fonte battesimale - aggiunta arredo (1974 circa)
XII - XIII(costruzione intero bene); 1460 - 1460(passaggio di parrocchia carattere generale); XVI - XVI(cambio di intitolazione carattere generale); 1596 - 1596(ristrutturazione esterno); 1612 - 1612(ristrutturazione campanile); 1626 - 1626(ristrutturazione portico); 1708/12/23 - 1708/12/23(erezione di beneficio carattere generale); 1782 - 1782(riparazioni esterno); 1786/04/16 - 1786/04/16(cambio di giurisdizione carattere generale); 1786/07/18 - 1786/07/18(erezione a cappellania esposta carattere generale); 1795 - 1795(ristrutturazione intero bene); 1828/09/12 - 1828/09/12(consacrazione carattere generale); 1888 - 1888(ampliamento e ristrutturazione intero bene); 1892/10/01 - 1892/10/01(consacrazione carattere generale); 1901 - 1901(decorazione interno); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1919/05/14 - 1919/05/14(erezione a parrocchia carattere generale); 1922 - 1922(ristrutturazione intero bene); 1936 - 1937(ristrutturazione intero bene); 1941 - 1942(decorazione intero bene); 1962 - 1962(ristrutturazione tetto e cimitero); 1973 - 1976(ristrutturazione intero bene); 1983 - 1985(ristrutturazione pavimento e cimitero); 1991 - 1991(ristrutturazione intero bene); 2001 - 2001(restauro affreschi)
Chiesa di Santa Brigida
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Brigida <Santa Brigida, Roncegno>
Altre denominazioni S. Brigida
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (costruzione intero bene)

Gli affreschi frammentari e stratificati rinvenuti nel 2001 lungo la parete sinistra del presbiterio, databili a partire dal XII-XIII secolo, certificano che la parte più antica dell'edificio debba risalire almeno a quella data. La dedicazione della chiesa sarebbe dunque non a Santa Brigida di Svezia (1303-1373), ma a Santa Brigida d'Irlanda (452 circa-524 circa).

1460  (passaggio di parrocchia carattere generale)

Nel 1460 Roncegno si rese indipendente dalla pieve di Santa Maria del Borgo (Borgo Valsugana) e la cappella di Santa Brigida fu accorpata alla nuova parrocchia.

XVI  (cambio di intitolazione carattere generale)

Nel corso del Cinquecento la chiesa, dotata del cimitero, è ricordata nelle visite pastorali con l'intitolazione a Santa Maria (23 marzo 1576) e ai Santi Brigida e Severo (24 settembre 1585). In quest'ultimo caso l'edificio viene descritto come orientato ad est, dotato di un unico ingresso e di un portico sostenuto da colonne in legno, illuminato da due finestre sul lato sud e due dietro l'altare, con il presbiterio voltato, le pareti dipinte e il pavimento in pietra.

1596  (ristrutturazione esterno)

La visita pastorale del settembre 1591 ordinò di imbiancare la facciata e chiudere l'accesso al campanile con una porta; le stesse disposizioni si ripeterono in quella successiva, del 18 maggio 1596.

1612  (ristrutturazione campanile)

Il 18 maggio 1612 il vescovo Gradenigo visitò la chiesa e dispose di eseguire delle migliorie al campanile, realizzando i solai e le scale e assicurando meglio la campana.

1626  (ristrutturazione portico)

La visita pastorale del 28 luglio 1626 stabilì di riparare e ampliare il portico ligneo all'esterno o, in alternativa, di demolirlo.

1708/12/23  (erezione di beneficio carattere generale)

Dalla prima metà del XVII secolo (prima del 1640) fino al 1708, l'edificio sacro fu custodito da eremiti, quindi il 23 dicembre 1708 la Magnifica Comunità di Roncegno istituì a Santa Brigida un beneficio (o cappellania laicale).

1782  (riparazioni esterno)

La visita pastorale del 2-4 luglio 1782 ordinò di riparare il muro nord della chiesa e di chiudere i fori attraverso i quali gli animali entravano nel cimitero.

1786/04/16  (cambio di giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Borgo Valsugana rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 16 aprile 1786, quando fu accorpato a quella di Trento.

1786/07/18  (erezione a cappellania esposta carattere generale)

Il 18 luglio1786 Santa Brigida divenne cappellania esposta della parrocchia di Roncegno.

1795  (ristrutturazione intero bene)

Secondo la relazione del cappellano locale don Antonio Bampi in previsione della visita pastorale del 1912, il primo intervento di "restauro" alla chiesa avvenne nel 1795.

1828/09/12  (consacrazione carattere generale)

Durante la visita pastorale del vescovo Luschin, il 12 settembre 1828, furono consacrati la chiesa e l'altare maggiore; si ordinò di eseguire uno scavo per il drenaggio dell'umidità "verso il monte" (lato nord). Il problema dell'umidità venne segnalato anche durante la visita di monsignor Tschiderer, nel 1840.

1888  (ampliamento e ristrutturazione intero bene)

Importanti lavori di ristrutturazione alla chiesa, al campanile e al cimitero furono eseguiti dal Comune di Roncegno nel corso del 1888. Fu rifatta la copertura, sopraelevando la costruzione di un metro e mezzo, vennero aperte le cappelle laterali, fu ingrandita la sacrestia.

1892/10/01  (consacrazione carattere generale)

A seguito delle modifiche fatte alla chiesa, il vescovo Valussi la riconsacrò il 1° ottobre 1892.

1901  (decorazione interno)

L'interno fu decorato con dipinti murali nel 1901.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

L'edificio sacro subì gravissimi danni e spogliazioni durante la prima guerra mondiale.

1919/05/14  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 14 maggio 1919.

1922  (ristrutturazione intero bene)

I danni di guerra furono sanati nel 1922.

1936 - 1937 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1936 e il 1937 fu rifatta la copertura del campanile in lamiera zincata; la chiesa fu ritinteggiata sia all'esterno che all'interno, si provvide a sostituire l'altare maggiore, con le balaustre e il pavimento e tutte le finestre.

1941 - 1942 (decorazione intero bene)

Giuseppe Tarter ornò con dipinti murali figurati la facciata e l'interno tra il 1941 e il 1942.

1962  (ristrutturazione tetto e cimitero)

Nel corso del 1962 fu rinnovata la copertura del tetto, sempre in lamiera zincata, e fu rifatta la pavimentazione dei vialetti del cimitero con cubetti di porfido.

1973 - 1976 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1973-1974 furono eseguiti diversi lavori di restauro e ristrutturazione: fu rifatto l'impianto elettrico e installato quello di riscaldamento; fu sostituita la copertura, sempre in lamiera zincata; furono rifatti gli intonaci e la chiesa venne ritinteggiata all'interno, con la parziale cancellazione dei dipinti murali del 1941-1942; fu rinforzata la cella campanaria e venne installato l'orologio elettrico; si eseguì uno scavo per il drenaggio dell'acqua piovana lungo il lato nord. Nel dicembre del 1975 furono installati i paraneve sul tetto; un anno dopo furono tinteggiati gli esterni della chiesa e del campanile.

1983 - 1985 (ristrutturazione pavimento e cimitero)

Nel 1983 furono eseguiti dei lavori di sistemazione dell'interno e dei muri perimetrali del cimitero; nel novembre del 1985 fu rifatto il pavimento della chiesa.

1991  (ristrutturazione intero bene)

Nuovi restauri dell'edificio si effettuarono su progetto dell'ingegner Carlo Ganarin di Ronchi Valsugana a partire dal 20 maggio, fino al 30 agosto 1991, con il rifacimento del tetto della chiesa in scandole di larice e del campanile in rame, la sistemazione dell'impianto elettrico e la messa in opera di un nuovo parafulmine, la tinteggiatura esterna. Enrica Vinante restaurò il dipinto murale in facciata.

2001  (restauro affreschi)

Gli affreschi frammentari della parete sinistra del presbiterio furono scoperti e restaurati da Enrica Vinante nel 2001.
Descrizione

Orientata regolarmente ad est, la chiesa di Santa Brigida, che dà il nome alla frazione di Roncegno a cui fa capo, si trova sopra un dosso, in posizione panoramica sulla Valsugana e circondata dal camposanto. Le sue origini sono piuttosto antiche, come ha provato il rinvenimento di affreschi frammentari di XII-XIII secolo lungo la parete sinistra del presbiterio. Retta da un eremita tra la prima dì metà del Seicento e l'inizio del Settecento, fu sopraelevata e ampliata nel 1888 con l'aggiunta delle cappelle laterali. Sulla semplice facciata a due spioventi si aprono il portale architravato protetto da una tettoia e un oculo. Lungo le fiancate lisce emergono i volumi speculari delle cappelle e, sul lato sinistro, la sacrestia. Il campanile, anch'esso sul lato sinistro, possiede fusto liscio intonacato e tinteggiato, cella con quattro monofore centinate, tamburo ottagonale dotato di monofore su ogni lato e cuspide imbutiforme. L'interno è illuminato da due finestre simmetriche a lunetta nella navata e una sul lato destro del presbiterio. Nelle cappelle, precedute da un'arcata a pieno centro, trovano posto gli altari laterali; una terza arcata, a sesto ribassato, conduce nel presbiterio rettangolare, elevato di tre gradini, una quarta alla breve abside poligonale.
Preesistenze
La zona presbiteriale risale al XII-XIII secolo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale e due cappelle speculari emergenti; presbiterio rientrante a pianta rettangolare, concluso da breve abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi; portale architravato protetto da una tettoia lignea a tre spioventi, sormontato da un oculo strombato. Un dipinto murale figurato sulla destra e un piccolo oculo sommitale di aerazione del sottotetto. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce; due finestre a lunetta sul lato destro e una su quello sinistro; emergono i volumi delle cappelle speculari e della sacrestia (a sinistra). Abside poligonale. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, in corrispondenza dell'innesto tra navata e presbiterio. Fusto intonacato e tinteggiato, forato da strette feritorie rettangolari sul lato est. Cella campanaria delimitata da cornici orizzontali, con quattro ampie monofore centinate e un ulteriore giro di aperture su ogni faccia del tamburo ottagonale. Cuspide imbutiforme sormontata da globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella navata e nel presbiterio; volta a botte nelle cappelle.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, che scende a coprire le due cappelle laterali; a più falde sopra l'abside e a falda unica sulla sacrestia. Struttura portante in legno e manto di copertura in scandole lignee; lastre di rame rivestono la cuspide del campanile.
Interni
Interno a navata unica; cantoria in muratura in controfacciata, raggiungibile mediante una scala a chiocciola metallica sulla sinistra. Cornicione modanato lungo le fiancate e nelle cappelle che si aprono specularmente poco prima dell'arco santo, introdotte da arcate a pieno centro. Arco santo a sesto ribassato sostenuto da pilastri; presbiterio elevato di un gradino alla balaustra e due presso l'altare storico, separato dall'abside mediante un'arcata retta da semipilastri addossati. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati di Giuseppe Tarter in facciata, sul parapetto della cantoria, sulla volta della navata e sull'arco santo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1974 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di arredi lignei e non ha carattere di stabilità. Sopra una pedana avanzata nella navata è stato posto l'altare verso il popolo, in a tavolo; al suo fianco, sulla sinistra, un leggio funge da ambone. La sede è una sedia a braccioli con seduta e schienale imbottiti, posta davanti alle balaustre. E' presente l'altare maggiore storico, con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1974 circa)
Presso l'arco santo, sulla sinistra, è presente una bacinella in metallo con coperchio, sostenuta da un supporto sempre metallico, utilizzata in luogo del fonte battesimale storico, che ha sede in controfacciata.
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