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Madonna dell'Olmetto
Cossombrato
Asti
chiesa
sussidiaria
Madonna dell'Olmetto
Parrocchia di S. Stefano
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1990)
XIV - XIV(preesistenze intero bene); XVI - XVI(costruzione intero bene); XVII - XVII(descrizione intero bene); 1749 - 1749(descrizione intero bene); XIX - XIX(descrizione intero bene); XX - XX(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa della Madonna dell’Olmetto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna dell’Olmetto <Madonna dell'Olmetto, Cossombrato>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
Confraternita della Madonna dell'Olmetto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze luganesi (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (preesistenze intero bene)

Attestazione nel 1345 nel registro delle chiese della Diocesi di Asti.

XVI  (costruzione intero bene)

Riedificazione alla fine del XVI secolo ad opera del conte Roberto Pelletta di Cossombrato la cui famiglia ne detiene il patronato dalle origini.

XVII  (descrizione intero bene)

Prima descrizione della cappella nella visita del vescovo Pentorio del 7 giugno 1619, nella quale è denominata Santa Maria di Ormea. L'edificio è in buono stato, fatta eccezione per la fornice che deve essere riparata. Ha 5 altari convenientemente provvisti. Alla fine del Secolo, nella visita di monsignor Migliavacca, è chiamata cappella della Beata Maria Vergine di Ormetto ed è descritta in buono stato. Ci sono tre altari: il maggiore, ben ornato e con una bellissima immagine dell'Annunciazione, e due laterali, altrettanto ben provvisti, uno con l'immagine dell'Epifania e l'altro sotto il titolo di San Francesco.

1749  (descrizione intero bene)

Descrizione nella visita di monsignor Felissano l'edificio in ottimo stato con l'altare maggiore e quello dell'Epifania riccamente ornati, mentre è dichiarato interdetto il secondo altare laterale perché completamente disadorno. Sono presenti due sepolcri, uno davanti all'altare maggiore, l'altro vicino alla porta della chiesa.

XIX  (descrizione intero bene)

Descrizione nel 1800 in buono stato. Nel 1883 è nuovamente attestato il secondo altare laterale.

XX  (modifiche intero bene)

Realizzazione nel 1953 del muraglione di contenimento. Decorazione delle volte ad opera del pittore Dante Freddi negli anni Sessanta. Negli anni Ottanta risultano non meglio precisati lavori di ristrutturazione ad opera del parroco.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Stefano a quello dell’ente Parrocchia di S. Stefano per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
Descrizione

La chiesa intitolata alla Madonna dell’Olmetto nella omonima frazione di Cossombrato sorge presumibilmente sul sedime di una precedente costruzione risalente al XIV secolo; viene riedificata alla fine del XVI secolo dal conte Roberto Pelletta di Cossombrato, la cui famiglia deteneva il patronato sulla chiesa fin dalle origini. All’interno si presenta a pianta rettangolare con cappelle laterali coperta da volte a botte con incatenamenti metallici. Il presbiterio quadrangolare è rialzato di uno scalino rispetto all’aula liturgica e termina con il coro quadrangolare con stalli che funge da sacrestia; il presbiterio comunica con il campanile e ospita un altare maggiore a gradini con candelieri, con paliotto in scagliola e con tabernacolo con ciborio e croce d’altare; l’altare è imponente nel retablo e nelle portine laterali che presentano numerose decorazioni a stucco probabilmente coeve alla costruzione della chiesa. La facciata è intonacata e dipinta riconducibile a due ordini sovrapposti nella quale l’ordine superiore e il frontone con timpano triangolare sono tripartiti da lesene; il timpano nella parte centrale ospita una raffigurazione di S. Maria Assunta. Gli sfondati che movimentano la facciata sono sottolineati da cornici dipinte così come il semplice portale d’ingresso, che è sormontato dalla scritta che ricorda ai passanti la dedicazione del tempio, e che nell’ordine superiore è sormontato da un oculo. La copertura è a falde con manto in coppi di laterizio. Il campanile in prossimità del coro è in muratura di mattoni a vista e si sviluppa in basamento, due piani di torre con oculi, cella campanaria e un ulteriore piano di torre provvisto di orologio, con frontone sagomato e cupolino piramidale sommitale con croce metallica conclusiva.
Pianta
Pianta a navata rettangolare con sei cappelle laterali e presbiterio quadrangolare rialzato di uno scalino rispetto all’aula liturgica, terminante con coro quadrangolare con stalli che funge da sacrestia. Le cappelle laterali dotate di altare sono due e attualmente intitolate al Sacro Cuore e alla Madonna. L’accesso principale avviene centralmente dalla facciata superando due scalini. Entrando sulla destra si trova la cappella del fonte battesimale dotato di cancellata metallica. Il presbiterio comunica con il campanile e ospita altare maggiore a gradini con candelieri, con paliotto in scagliola e con tabernacolo con ciborio e croce d’altare; l’altare è imponente nel retablo e nelle portine laterali che presentano numerose decorazioni a stucco.
Facciata
Facciata intonacata e dipinta riconducibile a due ordini sovrapposti nella quale l’ordine superiore e il frontone con timpano triangolare sono tripartiti da lesene; il timpano nella parte centrale ospita una raffigurazione di S. Maria Assunta. Gli sfondati che movimentano la facciata sono sottolineati da cornici dipinte così come il semplice portale d’ingresso che è sormontato dalla dedicazione del tempio e nell’ordine superiore da un oculo.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da paraste e pareti in muratura intonacata di mattoni che termina superiormente con cornicione perimetrale su cui s’imposta la volta a botte che presenta archi di irrigidimento e incatenamenti metallici e lunette in corrispondenza del coro. Le cappelle laterali sono coperte da volte a botte di imposta inferiore rispetto a quella della navata principale. La copertura è a falde con manto in coppi di laterizio. Il campanile in muratura di mattoni a vista è a pianta quadrata e si sviluppa in basamento, due piani di torre con oculi, cella campanaria e un ulteriore piano di torre provvisto di orologio, con frontone sagomato e cupolino piramidale sommitale con croce metallica conclusiva.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990)
Collocazione di altare a tavolo in legno volto a popolo in posizione centrale e di leggio in legno in posizione laterale. Il piano di appoggio del leggio raffigura le due tavole della legge ricevute da Mosè sul Sinai.
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