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Ragoli
Tre Ville
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Stefano protom.
Parrocchia di San Faustino
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
1724 - 1854(preesistenze intorno); 1876 - 1878(costruzione intero bene); 1878/08/03 - 1878/08/03(benedizione carattere generale)
Chiesa di Santo Stefano Protomartire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santo Stefano Protomartire <Ragoli, Tre Ville>
Altre denominazioni S. Stefano protom.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1724 - 1854 (preesistenze intorno)

La prima chiesetta di Santo Stefano a Cerana fu costruita nel 1724 presso il maso della famiglia Giacomini, poco distante dal luogo in cui sorge l'attuale tempio, e rimase in uso fino al 1854, quando fu completamente distrutta da un incendio.

1876 - 1878 (costruzione intero bene)

L'abitato di Cerana sprovvisto di un proprio luogo di culto fino al 1876, quando don Patrizio Giacomini si fece promotore della costruzione dell'attuale chiesa Santo Stefano. Dal momento che il fondo su cui sorgeva l'antico sacello era stato venduto, la nuova chiesa venne costruita su un terreno poco distante. I lavori, finanziati da offerte private dei possidenti di Cerana e dei Comuni di Ragoli e Montagne, furono ultimati entro la primavera del 1878.

1878/08/03  (benedizione carattere generale)

La cappella fu benedetta il 3 agosto 1878.
Descrizione

La chiesa di Santo Stefano Cerna, sorge in posizione isolata al limitare del bosco con orientamento a nord. Il semplice edificio venne eretto tra il 1876 e il 1878 in sostituzione di una precedente chiesetta settecentesca distrutta da un incendio nel 1854. La facciata a due spioventi è percorsa in basso da un'alta zoccolatura a intonaco grezzo, interrotta al centro dal portale in granito grigio e dalle aperture delle due finestre quadrangolari che lo affiancano. Oltre la finestra lunettata centrale si sviluppa un frontone triangolare disegnato dagli spioventi del tetto e profilato da cornici modanate. Le fiancate, lisce, recano ciascuna una finestra lunettata. L'interno si sviluppa a navata unica, con pareti lisce e volta a botte unghiata. L'area presbiteriale, rialzata su tre gradini, è messa in evidenza da due coppie di lesene intonacate e si conclude in un'abside semicircolare. Un cornicione marcapiano modanato percorre le pareti laterali della navata e del presbiterio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare, concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, caratterizzata da un'alta zoccolatura a intonaco rustico, al centro della quale si apre il portale trilitico in granito grigio. Ai lati del portale si dispongono due finestre quadrangolari chiuse da inferriate, mentre in alto si apre una finestra semicircolare. Alla sommità si pone un frontone triangolare, disegnato dagli spioventi del tetto fortemente eminenti e profilato da cornici in stucco modanato. Nel timpano si trova una finestra di forma irregolare.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, ciascuna recante una finestra lunettata.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco (tinteggiato internamente e sulla facciata). Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata e a botte semplice sul presbiterio; catino absidale unghiato.
Coperture
Tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in tegole in laterizio. Un campaniletto in legno con tetto a quattro falde si erge sul colmo del tetto, in corrispondenza della facciata.
Interni
Navata unica con pareti lisce. Presbiterio rialzato su tre gradini, caratterizzato dalla presenza di due coppie di lesene intonacate, raccordate da un cornicione marcapiano modanato, interrotto in corrispondenza dell'abside, ma che prosegue lungo le pareti delle navate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di ceramica, comune alla navata e al presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in modo parziale e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata introdotta una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno.
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