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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Ragoli
Tre Ville
Trento
cappella
sussidiaria
Madonna dell'Aiuto
Parrocchia di San Faustino
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
XVII - 1855(preesistenze intero bene); 1856 - 1856(ricostruzione intero bene); 1871 - 1871(costruzione strada intorno); 1900 - 1924(cambio dedicazione carattere generale); 1930 - 1932(restauro intero bene); 1932 - 1932(benedizione carattere generale); 1961 - 1961(restauro intero bene); 1961 - 1988(costruzione campanile); 1988 - 1988(restauro intero bene); 2012 - 2012(rifacimento coperture)
Cappella della Madonna dell'Aiuto
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella della Madonna dell'Aiuto <Ragoli, Tre Ville>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XVII - 1855 (preesistenze intero bene)

Nel luogo in cui sorge l'attuale cappella della Madonna dell'Aiuto esisteva, forse dal XVII secolo (incerta), un'edicola denominata popolarmente "capitello sotto Favrio", "oratorio della Beata Vergine Maria" oppure "oratorio di San Rocco". Si trattava di una stuttura di modeste dimensioni documentata dalla mappa del catasto austroungarico del 1860, presso la quale nel 1855 circa fu traslata una statua di San Rocco proveniente dall'antica parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita perché proteggesse il paese di Ragoli dalla minaccia del colera.

1856  (ricostruzione intero bene)

Scampato il pericolo dell'epidemia, alcuni fedeli si proposero di restaurare l'antico sacello, definito "deforme" e "ristrettissimo". Ottenuto il permesso a procedere con i lavori (1 aprile 1856), però, invece di risanarlo lo demolirono parzilmente e al suo posto costruirono l'attuale cappella. In seguito alla rifabbrica, su concessione del parroco, nel nuovo edificio fu traslata anche una statua della Madonna.

1871  (costruzione strada intorno)

L'attuale tracciato stradale che lambisce l'edificio fu costruito nel 1871.

1900 - 1924 (cambio dedicazione carattere generale)

L'ipotesi di Paolo Bertolini, secondo il quale la variazione di denominazione del sacello sarebbe databile all'epoca della rifabbrica (1856) è da ritenersi alquanto incerta, dal momento che l'antica intitolazione della cappella a San Rocco è documentata ancora dalla mappa del catasto austroungarico del 1860. Per ragioni di contingenza storica con i fatti che portarono alla rifabbrica dell'edificio, si ritiene che essa si stata mantenuta ancora per molto tempo, mentre l'attuale dedicazione alla Madonna dell'Aiuto potrebbe essersi affermata solo in epoca più tarda, magari in relazione allo scoppio della prima guerra mondiale (primo quarto del XX secolo ? - incerta; ndc.).

1930 - 1932 (restauro intero bene)

Imprecisati lavori di restauro furono condotti nel 1930-1932.

1932  (benedizione carattere generale)

Il sacello venne benedetto nel 1932.

1961  (restauro intero bene)

Il sacello fu sottoposto a lavori di restauro nel 1961. A tale data la cappella presentava una serie di pilastrini di mattoni in laterizio posta alla sommità delle murature per sorreggere la struttura lignea del coperto, che furono tamponati. La vecchia copertura in tegole marsigliesi fu sostituita con una in lamiera metallica e all'interno la volta della navata a legno e incannicciato, fortemente ammalorata, fu demolita e sostituita con un soffitto piano in legno.

1961 - 1988 (costruzione campanile)

La costruzione del campaniletto si colloca tra i lavori del 1961 e quelli del 1988.

1988  (restauro intero bene)

Ulteriori interventi di manutenzione furono condotti nel 1988.

2012  (rifacimento coperture)

Nel 2012 è stato condotto il completo rifacimento del tetto (struttura e rivestimento), danneggiato da una tromba d'aria; tali lavori hanno comportato il tamponamento della finestra a quadrilobo presente alla sommità della facciata. Il manto di copertura in lamiera metallica è stato sostituito con coppi in laterizio.
Descrizione

La cappella della Madonna dell'Aiuto sorge il località Favrio, lungo la strada che congiunge il paese di Ragoli alla strada statale 237, con orientamento a est. L'edificio, ricostruito nel 1856 sul luogo di una cappella precedente dedicata a San Rocco, presenta una semplice facciata a due spioventi, caratterizzata dalle aperture del portale arcuato e delle due finestre quadrangolari che lo affiancano; alla sommità, oltre una cornice intonacata eminente, si trova una finestra a quadrilobo recentemente tamponata. Le fiancate, simmetriche, sono percorse in basso da una zoccolatura a intonaco rustico e recano ciascuna una finestra lunettata. All'interno la navata unica è ripartita da una cancellata trasversale in ferro battuto che separa un atrio rettangolare dallo spazio liturgico propriamente detto. Il presbiterio, rialzato su un gradino e introdotto da un arco santo a sesto ribassato, si conclude in un'abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare, concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, caratterizzata dalle aperture del portale arcuato e delle due finestre quadrangolari che lo affiancano. Alla sommità, oltre a una cornice eminente, si trova una finestra a quadrilobo tamponata.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, percorse in basso da uno zoccolo a intonaco rustico e recanti ciascuna una finestra lunettata.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: la volta della navata è stata demolita per consentire il rifacimento delle coperture. Il presbiterio è coperto da una volta a quattro vele con struttura a legno e incannicciato.
Coperture
Tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Sul lato sinistro, in corrispondenza dell'abside, si eleva un campaniletto con struttura lignea e tetto a quattro falde coperto da tegole a coda di castoro.
Interni
Navata unica ripartita da una cancellata trasversale in ferro battuto che separa un atrio rettangolare dallo spazio liturgico vero e proprio. Le pareti laterali, lisce, presentano una risega proprio sopra il livello delle finestre lunettate. Un arco santo a sesto ribassato introduce al presbiterio, rialzato su un gradino.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in porfido nell'atrio e in mattonelle di ceramica nella navata e nel presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in modo parziale e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata introdotta una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno.
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