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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Preore
Tre Ville
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Maria Maddalena
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1969-1970 circa); sede - intervento strutturale (1967-1970 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1969-1970 circa)
1321 - 1772(preesistenze intorno); 1741/07/18 - 1741/07/18(erezione a curazia carattere generale); 1772 - 1783(costruzione intero bene); 1783 - 1783(benedizione carattere generale); 1787/10/16 - 1787/10/16(consacrazione carattere generale); 1797 - 1797(costruzione campanile); 1800 - 1800(completamento intero bene); 1806 - 1806(decorazione intero bene); 1807 - 1807(manutenzione tetto); 1852 - 1852(installazione dell'orologio campanile); 1869 - 1870(costruzione sacrestia e cantoria); 1909 - 1912(ristrutturazione intero bene); 1936 - 1936(restauro dell'orologio campanile); 1943/07/17 - 1943/07/17(erezione a parrocchia carattere generale); 1948 - 1948(manutenzione intero bene); 1969 - 1975(ristrutturazione intero bene); 1981 - 1981(sostituzione dell'orologio campanile); 2009 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena <Preore, Tre Ville>
Altre denominazioni S. Maria Maddalena
Autore (ruolo)
Cometti, Francesco (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura barocca lombarda (costruzione)
Notizie Storiche

1321 - 1772 (preesistenze intorno)

L'antica chiesa di Santa Maria Maddalena, documentata in costruzione nel 1321, sorgeva più a valle di quella attuale, in località Mondrone; venne quasi completamente distrutta, insieme al campanile, dalla piena del Sarca, nel settembre del 1772.

1741/07/18  (erezione a curazia carattere generale)

Il 18 luglio 1741 la chiesa divenne curazia della pieve di Tione.

1772 - 1783 (costruzione intero bene)

A seguito del grave danno subito dall'edificio antico, fu eretta dalla Vicinia di Preore la nuova chiesa di Santa Maria Maddalena, in posizione più elevata per salvaguardarla dalle inondazioni. Il coinvolgimento dell'architetto Pietro Bianchi di Brienno, che le fonti bibliografiche indicano come progettista, non è provato da un documento, ma si basa sulla somiglianza dell'edificio con le vicine parrocchiali di Zuclo (1768-1773), Saone (1764-1767), Montagne (XVIII-XIX secolo) e Ragoli (1766-1770 circa), quest'ultima progettata però da Francesco Cometti, che può essere l'architetto e lo stuccatore (come già proposto da Malferrari A. in Scultura in Trentino) anche di Santa Maria Maddalena. Non è nota la data di inizio del cantiere, ma quella del 1783, graffita su una delle porte del presbiterio, fa ritenere che a quell'epoca la struttura fosse agibile.

1783  (benedizione carattere generale)

Nel 1783 è registrata tra le uscite del "Massariato altare del S. Rosario" una voce di spesa relativa alla "polvere adoperata nella prima benedizione della chiesa nova".

1787/10/16  (consacrazione carattere generale)

Dal "Libro delle Pubblicazioni matrimoniali" redatto da don Martino Cimarolli tra il 1876 e il 1888 si ricava la data di anniversario della consacrazione della chiesa, avvenuta il 16 ottobre 1787.

1797  (costruzione campanile)

Il campanile reca alla base, lungo il lato ovest, la data del 1797, forse anno di inizio della costruzione.

1800  (completamento intero bene)

La targa dedicatoria dipinta in facciata reca la data del 1800 come conclusiva della costruzione della chiesa.

1806  (decorazione intero bene)

Risale al 1806 la decorazione delle volte, opera del pittore Pietro Maratoli di Verona (autore presumibilmente anche dei dipinti murali in facciata) e di Francesco Cometti, a cui è stato assegnato il complesso di cornici e cartelle in stucco modellato.

1807  (manutenzione tetto)

Tra le spese del "Registro altare di S. Maria Maddalena" si ricorda nel 1807 una spesa per "n. 3 legni per il coperto della chiesa", che probabilmente necessitava già di riparazione (incerta).

1852  (installazione dell'orologio campanile)

Il primo orologio fu installato sul campanile nel 1852 e fu acquistato con offerte private.

1869 - 1870 (costruzione sacrestia e cantoria)

La cantoria fu realizzata tra il 1869 e il 1870 e la spesa venne interamente sostenuta dal coro. Allo stesso periodo dovrebbe risalire la costruzione della sacrestia nuova, con l'intervento di tutta la popolazione, sul lato ovest della chiesa.

1909 - 1912 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1905 venne rifatto il pavimento in graniglia da Prosdocimo Chiocchetti di Preore. La cantoria fu restaurata e imbiancata nel 1909 da Francesco Valentini di Iavrè; nello stesso anno Emanuele Moser di Tione costruì la bussola lignea per il portale maggiore. Nel 1912 l'interno venne ritinteggiato.

1936  (restauro dell'orologio campanile)

Sulla mostra dell'orologio si legge la data del 1936 con l'indicazione di un restauro.

1943/07/17  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 17 luglio 1943.

1948  (manutenzione intero bene)

Un nuovo intervento di tinteggiatura interna fu fatto nel 1948; nello stesso anno il Comune sostituì l'orologio del campanile.

1969 - 1975 (ristrutturazione intero bene)

A partire dal 1969 e fino al 1975 la parrocchiale fu interessata da una serie di interventi di ristrutturazione, su progetto del geometra Fedrizzi: venne realizzato l'adeguamento liturgico strutturale con la rimozione delle balaustre e il rifacimento della gradinata del presbiterio; fu rinnovato il pavimento in quadrotte di pietra calcarea; vennero sostituiti gli impianti elettrico, audio e di riscaldamento. Vennero sistemati la copertura del tetto e i cornicioni in pietra del campanile; furono elettrificate le campane. Il piccolo ambiente speculare all'ingresso secondario, lungo il fianco destro, venne ristrutturato per ospitarvi la scultura lignea cinquecentesca della Madonna col Bambino. L'interno fu ritinteggiato, vennero restaurati gli stucchi, i portali e le porte e vennero sostituiti i banchi. La curia vescovile autorizzò nel maggio del 1974 la tinteggiatura esterna; il lavoro venne eseguito l'anno successivo da Luigi Delaidotti, che ripassò anche i dipinti murali realizzati nel

1981  (sostituzione dell'orologio campanile)

Nel 1981 fu installato sul campanile l'orologio elettrico.

2009 - 2011 (restauro intero bene)

Nel giugno 2009 l'Ufficio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Trento ha approvato il progetto di restauro di porte, confessionali, stalli corali e della mensa al popolo, presentato dall'architetto Laura Orsingher di Povo (Trento). Nel mese di settembre del 2011 il medesimo ufficio ha approvato il progetto di restauro delle superfici murali esterne della chiesa, redatto dall'architetto Paolo Bertolini.
Descrizione

Elevata su di una scalinata a tredici gradini e orientata a nord, verso la montagna, la Parrocchiale di Preore fu costruita nell'ultimo quarto del XVIII secolo probabilmente su progetto di Francesco Cometti, dopo che la chiesa antica era stata travolta e irreparabilmente danneggiata da una piena del fiume Sarca, nel settembre del 1772. Dedicata a Santa Maria Maddalena, presenta la facciata a due spioventi ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce; nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore architravato e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali ospitano finte nicchie centinate con statue dipinte. A sinistra della facciata si eleva il campanile, che reca una meridiana e la mostra di orologio dipinte sulla fronte sud, oltre che monofore centinate nella cella. All'interno l'unica navata è divisa in due campate da una serie di alte paraste corinzie, raccordate in alto dal cornicione perimetrale dentellato aggettante. Lungo le fiancate si aprono quattro cappelle a pianta rettangolare, fra loro speculari, elevate di un gradino e comprese entro arcate a pieno centro, ospitanti gli altari laterali. Nel settore tra prima e seconda campata si trovano l'ingresso secondario (a sinistra) e una nicchia ospitante l'antica scultura della Madonna col Bambino di Maffeo Olivieri (a destra). L'arco santo a sesto ribassato introduce al presbiterio, elevato di tre gradini e ampliato con l'intervento dell'adeguamento liturgico; la breve abside poligonale è occupata dall'imponente altare maggiore marmoreo, proveniente dalla soppressa chiesa della Visitazione a Rovereto. Le volte a vela e le arcate della navata e del presbiterio sono ornate da affreschi del veronese Pietro Maratoli e da stucchi attribuiti a Francesco Cometti.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da breve abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce; nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore architravato e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali ospitano finte nicchie centinate con statue dipinte. Zoccolo di base in granito e croce apicale al colmo degli spioventi; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate caratterizzate dall'emergere dei volumi della; sacrestia vecchia (a destra) e della sacrestia nuova con il locale caldaia (a sinistra), oltre che da finestre sagomate corrispondenti alle due campate e al presbiterio. Abside poligonale cieca; ingresso laterale architravato lungo il fianco sinistro. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta a sinistra della facciata. Fusto intonacato raso sasso, scandito da cornici orizzontali emergenti e feritoie sovrapposte, con una meridiana e una mostra di orologio dipinte; cella campanaria in pietra a vista delimitata da cornici orizzontali eminenti, con quattro ampie monofore centinate. Tiburio ottagonale intonacato e tinteggiato con piccole finestre centinate, alternativamente aperte e cieche, su ogni lato. Copertura a più falde, sormontata da globo e croce apicale con bandierina segnavento.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a vela e arcate sia in navata che nel presbiterio.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a più falde sopra sacrestia, deposito e abside; struttura portante in legno e manto di copertura in tegole di cemento.
Interni
Interno ad unica navata, divisa in due campate da una serie di alte paraste corinzie, raccordate in alto dal cornicione perimetrale dentellato aggettante. Lungo le fiancate si aprono quattro cappelle a pianta rettangolare, fra loro speculari, elevate di un gradino e comprese entro arcate a pieno centro, ospitanti gli altari laterali. Una scala accessibile all'ingresso conduce alla cantoria, che occupa l'intera controfacciata; nel settore tra prima e seconda campata si trovano l'ingresso laterale (a sinistra) e una nicchia ospitante l'antica scultura della Madonna col Bambino (a destra). L'arco santo a sesto ribassato introduce al presbiterio, elevato di tre gradini e ampliato con l'intervento dell'adeguamento liturgico; breve abside poligonale, occupata dall'imponente altare maggiore marmoreo. Finiture a intonaco tinteggiato; decorazioni in stucco modellato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali; pavimento del presbiterio in commesso di pietra calcarea, pietra di paragone e marmo giallo, formante un disegno centrale a stella e uno sfondo a motivi prospettici.
Elementi decorativi
Stucchi e affreschi decorano le volte della navata e del presbiterio; dipinti murali figurati e cornici ornano la facciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969-1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante interventi sia strutturali che reversibili, almeno in parte coordinati. Al centro del presbiterio, che è stato ampliato verso la navata, si trova l'altare verso il popolo, in legno, a tavolo, a raso pavimento, realizzato in stile con gli stalli corali. Sui gradini di accesso al presbiterio, a sinistra, si trova l'ambone ligneo. E' presente l'altare maggiore storico con il proprio tabernacolo, che funge da custodia eucaristica, ma non le balaustre, smontate, di cui rimangono alcuni elementi in navata.
sede - intervento strutturale (1967-1970 circa)
La sede per il celebrante e per due assistenti è stata ricavata modificando le prime tre sedute del coro antico presente lungo la parete destra del presbiterio, private dell'inginocchiatoio e dotate di braccioli e pedana.
fonte battesimale - intervento strutturale (1969-1970 circa)
Il fonte battesimale storico, oggi nella seconda cappella a destra, si trovava presumibilmente in origine più vicino all'ingresso principale; Luciano Carnessali ha eseguito il coperchio in bronzo nel 1967.
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