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Sant'Antonio di Mavignola
Pinzolo
Trento
chiesa
parrocchiale
S. ANTONIO abate nuova
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970 circa); sede - aggiunta arredo (1970 circa)
1930 - 1933(costruzione intero bene); 1933/10/22 - 1933/10/22(benedizione carattere generale); 1947 - 1947(decorazione interno); 1967/05/15 - 1967/05/15(erezione a parrocchia carattere generale); 1997/06/22 - 1997/06/22(consacrazione carattere generale); 2011 - 2012(restauro esterno)
Chiesa di Sant'Antonio Abate nuova
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate nuova <Sant'Antonio di Mavignola, Pinzolo>
Altre denominazioni S. Antonio
S. ANTONIO abate nuova
Autore (ruolo)
Studio Architetti ing. Pietro Marzani e prof. Giovanni Tiella Rovereto (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1930 - 1933 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa di Sant'Antonio di Mavignola fu eretta a poca distanza dall'antica nel corso degli anni Trenta del Novecento, su progetto degli architetti Pietro Marzani e Giovanni Tiella di Rovereto. La posa della prima pietra risale al 6 luglio 1930; la costruzione terminò nel 1933.

1933/10/22  (benedizione carattere generale)

Il 22 ottobre 1933 il tempio venne benedetto da monsignor Donato Perli, arciprete decano di Tione, e aperto al pubblico.

1947  (decorazione interno)

Marco Bertoldi realizzò la decorazione figurata dell'interno nel 1947.

1967/05/15  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa venne eretta a parrocchia il 15 maggio 1967.

1997/06/22  (consacrazione carattere generale)

Il 22 giugno 1997 l'edificio venne solennemente consacrato.

2011 - 2012 (restauro esterno)

Nel biennio 2011-2012 la chiesa è stata interessata da un generale restauro dell'esterno, su progetto dell'architetto Roberto Paoli. Si è provveduto a sostituire il manto di copertura, dotandolo di sistema fermaneve e anticaduta, con l'aggiunta di una rete di smaltimento delle acque meteoriche; le superfici lapidee esterne sono state pulite e integrate, quelle intonacate sono state anche ritinteggiate. Sono state sottoposte a manutenzione le porte della chiesa e della sacrestia ed è stata rifatta la pavimentazione in binderi di porfido nell'area circostante l'edificio.
Descrizione

La parrocchiale, orientata a nord-ovest, fu costruita tra il 1930 e il 1933, su progetto degli architetti associati Pietro Marzani e Giovanni Tiella di Rovereto e ornata internamente da dipinti murali di Marco Bertoldi nel 1947. La facciata a due spioventi è preceduta da un portico a pianta rettangolare, elevato di tre gradini rispetto al piano stradale, forato da aperture rettangolari. Lungo il fianco sinistro emerge il volume della sacrestia, anch'essa preceduta da un portico sorretto da un pilastro, e il campanile intonacato, aperto da quattro monofore centinate e concluso da tetto piramidale. L'interno a navata unica è coperto da un soffitto piano a cassettoni; un'ampia arcata introduce al presbiterio, elevato di tre gradini e coperto da volta a botte. Quattro monofore centinate aperte sul fianco destro danno luce alla navata, una finestra rettangolare, sempre a destra, al presbiterio.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, preceduta da un portico a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, come il presbiterio.
Facciata
Facciata a due spioventi con finestra a lunetta che dà luce al sottotetto, preceduta da un portico elevato di tre gradini rispetto al piano stradale, coperto da tetto a tre falde e dotato di un'apertura a luce rettangolare sui lati brevi e tre su quello frontale, di cui la centrale inquadra il portale d'ingresso; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Zoccolo perimetrale in pietra a vista. Sul fianco sinistro emerge il volume della sacrestia, anch'essa preceduta da un portico sorretto da un pilastro e coperto da un tetto a tre falde. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare intonacata e tinteggiata sul lato sinistro, in prossimità del presbiterio, dotata di quattro monofore centinate nella cella campanaria. Tetto piramidale a quattro falde e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: soffitto piano cassettonato in legno nella navata; volta a botte nel presbiterio.
Coperture
Tetto a due spioventi sulla navata e sul presbiterio, a più spioventi sopra il portico e la sacrestia. Struttura portante in legno; manto di copertura in scandole di larice posate in terza, anche sul campanile.
Interni
Navata unica illuminata da quattro monofore centinate sulla parete destra e da due aperture rettangolari in controfacciata, corrispondenti a quelle del portico antistante; un'unica finestra, sempre sulla parete destra, illumina il presbiterio, elevato di tre gradini e preceduto da un'arcata. Finiture a intonaco tinteggiato; rivestimento perimetrale in legno di circa un metro di altezza.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle rettangolari di granito, a corsi paralleli sfalsati, coperto da un rivestimento in legno nel presbiterio e sotto i banchi.
Elementi decorativi
Ciclo di dipinti murali figurati all'interno, sia nella navata che nel presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato intorno al 1970 su progetto del geometra Gianluigi Figini di Inverigo (CO). Nel presbiterio, in posizione avanzata nei pressi dell'arco santo, si trova l'altare verso il popolo, fsso, a tavolo, con predella propria, in granito. Sulla destra è posizionato un leggio con fusto a parallelepipedo sempre in granito e lettorile in legno, che funge da ambone. Il tabernacolo per la custodia eucaristica è incassato nella parete di fondo, sulla destra, di forma rettangolare con cornice in granito. Non sono presenti né l'altare storico, né le balaustre, presumibilmente rimossi e distrutti.
sede - aggiunta arredo (1970 circa)
Una sedia a braccioli in legno su predella propria, presumibilmente realizzata contestualmente agli altri arredi, è addossata alla parete di fondo del presbiterio, sulla sinistra e costituisce la sede.
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