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Pinzolo
Trento
chiesa
cimiteriale
S. Vigilio
Parrocchia di San Lorenzo
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
X - X(fondazione intero bene); XII - XIII(costruzione campanile); XIII - XIII(decorazione fiancata meridionale); 1232/10/28 - 1232/10/28(menzione carattere generale); XIV - XIV(decorazione intero bene); XV - XV(decorazione navata); XV - 1454/08/28(rifacimento intero bene); 1450 - 1474(decorazione navata); 1454/08/28 - 1454/08/28(consacrazione carattere generale); 1490 - 1499(decorazione intero bene); 1515 - 1515(ampliamento intero bene); 1515 - 1515(soprelevazione campanile); 1539 - 1539(decorazione intero bene); 1640/09/30 - 1640/09/30(erezione a curazia carattere generale); 1771/08/10 - 1771/08/10(trasferimento sede curaziale carattere generale); 1831 - 1831(restauro intero bene); 1858 - 1858(restauro intero bene); 1909 - 1909(rifacimento pavimentazione); 1912 - 1912(rimaneggiamento coperture); 1959 - 1959(rifacimento coperture); 1980 - 1983(restauro intero bene); 1993 - 2007(restauro intero bene)
Chiesa di San Vigilio
Tipologia e qualificazione chiesa cimiteriale
Denominazione Chiesa di San Vigilio <Pinzolo>
Altre denominazioni S. Vigilio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

 (fondazione intero bene)

L'edificio sorge sui resti di un'antica cappella, la cui fondazione si colloca tradizionalmente al X secolo. La cappella medievale era di piccole dimensioni e recava tre altari, dedicati alla Madonna, a San Vigilio e a San Michele arcangelo.

XII - XIII (costruzione campanile)

La tipologia architettonica del campanile permette di datarne l'edificazione al XII-XIII secolo.

XIII  (decorazione fiancata meridionale)

Tracce di affreschi risalenti alla seconda metà del XIII secolo si riscontrano sulla fiancata meridionale della chiesa.

1232/10/28  (menzione carattere generale)

La chiesa è menzionata per la prima volta in un documento del 28 ottobre 1232, redatto in seno all'assemblea dei capifamiglia di Pinzolo, Baldino e Carisolo, riunitisi sotto il porticato di San Vigilio per discutere dei danni provocati da un'esondazione del torrente Sarca.

XIV  (decorazione intero bene)

Nel corso del XIV secolo la chiesa fu interessata da una vasta campagna decorativa, che coinvolse sia l'esterno sia l'interno dell'edificio, della quale rimangono solo alcuni frammenti.

XV  (decorazione navata)

Nuovi affreschi furono realizzati lungo la parete sud della navata nel corso del XV secolo.

XV - 1454/08/28 (rifacimento intero bene)

Nel corso della prima metà del XV secolo la chiesa subì un intervento di rifacimento ed ampliamento verso ovest fino a collegarsi al campanile, in seguito al quale fu nuovamente consacrata. In questa fase la chiesa disponeva di due accessi gemelli, collocati sul fianco meridionale, cui si sovrapponevano due nicchie archiacute affrescate, tutt'ora visibili sul prospetto principale.

1450 - 1474 (decorazione navata)

Gli affreschi dell'antico arco santo, riemersi dopo lo smontaggio di un altare ligneo dalla parete di fondo della navata destra, sono stati attribuiti ad Antonio Baschenis in una data compresa entro il terzo quarto del XV secolo.

1454/08/28  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu riconsacrata il 28 agosto 1454.

1490 - 1499 (decorazione intero bene)

Alla fine del XV secolo la chiesa fu interessata da una nuova campagna decorativa. In esterno le lunette archiacute che sormontavano gli accessi laterali furono dipinte a fresco da Dioniso Baschenis, mentre in interno la parete sud fu decorata da Angelo Baschenis.

1515  (ampliamento intero bene)

Nel 1515 la chiesa fu ampliata verso nord e sopraelevata. A questo intervento si deve l'attuale impianto attuale a tre navate, ripartite da colonnine a capitello fogliato, e la costruzione dell'ampio presbiterio con abside poligonale. In questa fase sul fianco meridionale fu murato l'accesso sinistro sormontato dall'affresco con San Vigilio benedicente, mantenendo invece l'apertura di quello gemello con l'immagine della Pietà.

1515  (soprelevazione campanile)

Il campanile, originariamente isolato e più basso, fu sopreaelevato contestualmente ai lavori di ampliamento della chiesa condotti nel 1515. A quest'intervento si deve la muratura delle bifore romaniche del campanile, tutt'ora visibili.

1539  (decorazione intero bene)

La decorazione a fresco della chiesa fu completata nel 1539 da Simone Baschenis, che realizzò i cicli della fiancata meridionale (danza macabra) e del presbiterio (storie di San Vigilio). Alla sua cerchia spettano pure gli affreschi che adornano la parete nord della navata sinistra.

1640/09/30  (erezione a curazia carattere generale)

Nel 1640 i pinzolesi, originariamente soggetti alla curazia di Sopracqua con sede nella chiesa di Santa Lucia a Giustino, chiesero e ottennero la fondazione di una curazia indipendente (30 settembre), nel cui territorio rientravano anche quelli delle ville di Carisolo e Baldino.

1771/08/10  (trasferimento sede curaziale carattere generale)

La traslazione della custodia eucaristica nella neo-edificata chiesa di San Lorenzo (10 agosto 1771) sancì il passaggio della sede curaziale nella chiesa nuova. San Vigilio rimase da allora chiesa cimiteriale.

1831  (restauro intero bene)

Nel 1831 la chiesa subì un intervento di restauro, contestualmente al quale i pilastrini ottagonali in granito sostenenti la volta della navata furono arrotondati.

1858  (restauro intero bene)

Nel 1858 vennero eseguiti dei lavori di restauro, ricordati dall'iscrizione sopra l'arco santo, a cui si deve probabilmente gli affreschi delle volte della navata furono coperti con una vernice gialla e quindi totalmente distrutti.

1909  (rifacimento pavimentazione)

Nel 1909 fu rifatto il pavimento in battuto di calce.

1912  (rimaneggiamento coperture)

Nel 1912 venne prolungata la falda meridionale del tetto, per proteggere gli affreschi dall'azione degli agenti atmosferici e favorirne la conservazione.

1959  (rifacimento coperture)

Nel 1959 furono rifatte le coperture.

1980 - 1983 (restauro intero bene)

La chiesa venne restaurata tra il 1980 e il 1983.

1993 - 2007 (restauro intero bene)

Nel periodo compreso tra il 1993 e il 2007 la chiesa è stata oggetto di un complesso intervento di restauro, che è stato ripartito in più fasi sotto la direzione dell'architetto Roberto Paoli. Primo lotto (1993-1994): sistemazione delle coperture e consolidamento delle murature. Secondo lotto (1995-1996): restauro delle superfici intonacate interne, indagine archeologica, sostituzione della pavimentazione interna, restauro di serramenti e vetrate. Terzo lotto (1999-2000): restauro dei dipinti della fiancata meridionale. Quarto lotto (2002-2003): restauro dei dipinti murali interni. Quinto lotto (2006-2007): sostituzione dei manti di copertura, restauro degli intonaci interni, restauro della cuspide del campanile.
Descrizione

Celebre per la danza macabra affrescata sulla sua fiancata meridionale (Simone Baschenis, 1539), la chiesa cimiteriale di San Vigilio sorge in posizione isolata, a nord del paese di Pinzolo, con orientamento a est. L'edificio, la cui fondazione si data tradizionalmente al X secolo, ha visto varie fasi costruttive, l'ultima delle quali gli conferì l'attuale assetto a tre navate con profondo presbiterio concluso da abside poligonale (1515). La facciata a doppio spiovente è preceduta dalla torre campanaria con cella illuminata da quattro monofore e copertura piramidale in muratura. Le fiancate sono lisce. Il lato meridionale, abbellito dagli affreschi menzionati, presenta due monofore centinate e un accesso secondario. L'interno è organizzato in tre navate voltate a crociera, di cui la centrale di ampiezza doppia rispetto alle laterali. L'arco santo a sesto acuto introduce al presbiterio, rialzato su un gradino e voltato a ombrello, che presenta una ricca decorazione a fresco di Simone Baschenis.
Preesistenze
Della chiesa romanica rimangono visibili una parte dell'arco santo medievale, riscoperto a destra di quello odierno, e alcune tracce delle fondamenta, riconoscibili nel pavimento (lato sud). Il campanile, sopraelevato nel XVI secolo con la costruzione della cella attuale e della nuova copertura, conserva la struttura romanica del fusto e della cella campanaria a quattro bifore centinate, ora murate.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi, cui si antepone la torre campanaria. Al centro si apre un portale archiacuto profilato in conci lapidei.
Prospetti
Prospetti laterali lisci, intonacati, segnati in angolo da cantonali in pietra a vista. Due finestre monofore si aprono sul lato sud, caratterizzato anche dall'emergere anche il volume della sacrestia. Corpo del presbiterio ribassato rispetto alla navata, illuminato da una monofora aperta sul lato sud. Le pareti esterne dell'abside conservano tracce di un motivo decorativo ad archetti incrociati.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare, con muratura in pietrame a vista, addossata alla facciata. Cella campanaria illuminata da quattro monofore archiacute. Copertura a piramide in muratura.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame intonacate e tinteggiate internamente. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a crociera (costolonate nella navata centrale e semplici nelle laterali) poggianti su colonnine in granito; presbiterio voltato a ombrello.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in scandole. Campanile: copertura a piramide in muratura.
Interni
Interno a tre navate, di cui la centrale di dimensioni doppie rispetto alle laterali, ripartite in tre campate da colonnine in granito su cui poggiano le volte a crociera. Presbiterio rialzato su un gradino, introdotto da un arco santo a sesto acuto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento unito in battuto di calce.
Elementi decorativi
Affreschi ricoprono l'intera fiancata sud e gran parte delle superfici interne.
Adeguamento liturgico

nessuno
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