Il 17 gennaio 1907 fu stabilito dal curato di Castagné che la chiesetta apparteneva all'intera comunità e la gestione fu affidata agli abitanti del luogo. Fu nominato un primo fabbriciere, Aristide Valcanover, e il ruolo sarebbe stato tramandato all'interno della sua famiglia. Come prima azione furono stabiliti i lavori di ristrutturazione.
1907 - 1909 (restauro intero bene)
L'edificio fu restaurato tra il 1907 e il 1909, con la benedizione della nuova statua di Sant'Antonio.
1909 (costruzione sacrestia)
Nel 1909 Aristide Valcanover donò parte del suo orto per erigere la sacrestia della chiesetta.
1909 - 1920 (acquisto nuovi arredi intero bene)
Dopo i restauri del 1907-1909 furono acquistati nuovi banchi e nel 1920 furono benedette le due nuove statue dell'immacolata e di San Giuseppe.
1922 (decorazione volta)
I dipinti murali furono realizzati da Agostino Aldi, probabilmente nel periodo in cui era impegnato nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina (1922).
1930 - 1931 (nuovi arredi intero bene)
Tra il 1930 e il 1931 fu costruito il nuovo altare maggiore in sostituzione di quello antico ligneo e vennero sostituiti i vetri trasparenti con quelli colorati provenienti da Venezia
1939 (installazione energia elettrica intero bene)
Nel 1939 fu installata la luce elettrica, di cui il consorzio elettrico locale si obbligò a fornire l'energia gratuitamente.
1940 - 1949 (costruzione campanile)
Negli anni quaranta fu eretto campaniletto a vela.
1940 - 1949 (costruzione tabernacolo)
Negli stessi anni di costruzione del campaniletto venne realizzato un nuovo tabernacolo.
1950 - 1960 (ristrutturazione intero bene)
Nel 1950 fu sostituita la vecchia porta in larice con una nuova in castagno; nel 1954 furono restaurate la cappella e la sacrestia, in particolare i dipinti murali. Dalla volta fu eliminato il ritratto di don Giuseppe Fruet, sostituito da angioletti. Tra il 1956 e il 1960 fu rifatto il muretto d'ingresso e fu sostituita parte del tetto.
1986 - 1999 (restauro intero bene)
Tra il 1986 e il 1999 la cappella fu nuovamente restaurata: venne isolato il tetto e fu rifatto l'impianto elettrico. Furono inoltre intonacate le pareti danneggiate dall'umidità e venne rinnovato il muretto esterno.
Descrizione
La chiesa, con orientamento a est, si erge lungo la strada che attraversa la piccola frazione di Valcanover, con il presbiterio rivolto verso il lago di Caldonazzo, in posizione dominante. L'edificio fu eretto tra il 1712 e il 1714, per desiderio di Antonio Valcanover. La facciata a capanna è occupata da un grande portale sormontato da un frontone triangolare interrotto, sovrastato da una finestra lunettata. L'interno si articola in una navata unica coperta da una volta a botte unghiata, dipinta, sulla cui parete di fondo si apre una nicchia poco profonda, introdotta da un'arcata a tutto sesto, dove si trova un dipinto ad affresco che finge la presenza di un altare in marmi policromi, ispirato a modelli di Andrea Pozzo.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
Facciata a capanna caratterizzata da un portale architravato con frontone triangolare interrotto, fiancheggiato da due finestre rettangolari chiuse da grate in ferro. Al centro finestra lunettata sovrastata da due oculi simmetrici.
Prospetti
Fiancata meridionale sulla quale si innesta il volume della sacrestia.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata.
Coperture
Tetto a doppia falda, ricoperto da lastre di porfido. Dallo spiovente meridionale si erge un campaniletto a vela coperto da due spioventi con tegole in legno.
Interni
Navata unica lungo le cui pareti corre un cornicione modanato aggettante che si interrompe sulla parete di fondo per la presenza di una nicchia poco profonda inquadrata da un'arcata a tutto sesto. Due finestre lunettate illuminano la navata.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in seminato alla palladiana.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulle pareti e sulla volta.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1965-1975)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato dopo il 1965 e ha carattere di stabilità. L'intervento è strutturale poiché per mancanza di spazio fu parzialmente modificato l'altare maggiore (realizzato da una parte in marmo ed una dipinta) al quale venne strappata la mensa lapidea che funge da altare verso il popolo a forma di tavolo (ripiano poggiante su quattro colonnine), a raso pavimento. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo storico.