chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castagné Santa Caterina
Pergine Valsugana
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Antonio di Padova
Parrocchia di Santa Caterina
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1965-1975); presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
1712 - 1714(erezione intero bene); 1907/01/17 - 1907/01/17(gestione amministrativa carattere generale); 1907 - 1909(restauro intero bene); 1909 - 1909(costruzione sacrestia); 1909 - 1920(acquisto nuovi arredi intero bene); 1922 - 1922(decorazione volta); 1930 - 1931(nuovi arredi intero bene); 1939 - 1939(installazione energia elettrica intero bene); 1940 - 1949(costruzione campanile); 1940 - 1949(costruzione tabernacolo); 1950 - 1960(ristrutturazione intero bene); 1986 - 1999(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Castagné Santa Caterina, Pergine Valsugana>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Antonio da Padova
S. Antonio di Padova
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1712 - 1714 (erezione intero bene)

La chiesa dedicata a Sant'Antonio di Padova fu edificata tra il 1712 e il 1714 per volere di Antonio Valcanover.

1907/01/17  (gestione amministrativa carattere generale)

Il 17 gennaio 1907 fu stabilito dal curato di Castagné che la chiesetta apparteneva all'intera comunità e la gestione fu affidata agli abitanti del luogo. Fu nominato un primo fabbriciere, Aristide Valcanover, e il ruolo sarebbe stato tramandato all'interno della sua famiglia. Come prima azione furono stabiliti i lavori di ristrutturazione.

1907 - 1909 (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato tra il 1907 e il 1909, con la benedizione della nuova statua di Sant'Antonio.

1909  (costruzione sacrestia)

Nel 1909 Aristide Valcanover donò parte del suo orto per erigere la sacrestia della chiesetta.

1909 - 1920 (acquisto nuovi arredi intero bene)

Dopo i restauri del 1907-1909 furono acquistati nuovi banchi e nel 1920 furono benedette le due nuove statue dell'immacolata e di San Giuseppe.

1922  (decorazione volta)

I dipinti murali furono realizzati da Agostino Aldi, probabilmente nel periodo in cui era impegnato nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina (1922).

1930 - 1931 (nuovi arredi intero bene)

Tra il 1930 e il 1931 fu costruito il nuovo altare maggiore in sostituzione di quello antico ligneo e vennero sostituiti i vetri trasparenti con quelli colorati provenienti da Venezia

1939  (installazione energia elettrica intero bene)

Nel 1939 fu installata la luce elettrica, di cui il consorzio elettrico locale si obbligò a fornire l'energia gratuitamente.

1940 - 1949 (costruzione campanile)

Negli anni quaranta fu eretto campaniletto a vela.

1940 - 1949 (costruzione tabernacolo)

Negli stessi anni di costruzione del campaniletto venne realizzato un nuovo tabernacolo.

1950 - 1960 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1950 fu sostituita la vecchia porta in larice con una nuova in castagno; nel 1954 furono restaurate la cappella e la sacrestia, in particolare i dipinti murali. Dalla volta fu eliminato il ritratto di don Giuseppe Fruet, sostituito da angioletti. Tra il 1956 e il 1960 fu rifatto il muretto d'ingresso e fu sostituita parte del tetto.

1986 - 1999 (restauro intero bene)

Tra il 1986 e il 1999 la cappella fu nuovamente restaurata: venne isolato il tetto e fu rifatto l'impianto elettrico. Furono inoltre intonacate le pareti danneggiate dall'umidità e venne rinnovato il muretto esterno.
Descrizione

La chiesa, con orientamento a est, si erge lungo la strada che attraversa la piccola frazione di Valcanover, con il presbiterio rivolto verso il lago di Caldonazzo, in posizione dominante. L'edificio fu eretto tra il 1712 e il 1714, per desiderio di Antonio Valcanover. La facciata a capanna è occupata da un grande portale sormontato da un frontone triangolare interrotto, sovrastato da una finestra lunettata. L'interno si articola in una navata unica coperta da una volta a botte unghiata, dipinta, sulla cui parete di fondo si apre una nicchia poco profonda, introdotta da un'arcata a tutto sesto, dove si trova un dipinto ad affresco che finge la presenza di un altare in marmi policromi, ispirato a modelli di Andrea Pozzo.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
Facciata a capanna caratterizzata da un portale architravato con frontone triangolare interrotto, fiancheggiato da due finestre rettangolari chiuse da grate in ferro. Al centro finestra lunettata sovrastata da due oculi simmetrici.
Prospetti
Fiancata meridionale sulla quale si innesta il volume della sacrestia.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata.
Coperture
Tetto a doppia falda, ricoperto da lastre di porfido. Dallo spiovente meridionale si erge un campaniletto a vela coperto da due spioventi con tegole in legno.
Interni
Navata unica lungo le cui pareti corre un cornicione modanato aggettante che si interrompe sulla parete di fondo per la presenza di una nicchia poco profonda inquadrata da un'arcata a tutto sesto. Due finestre lunettate illuminano la navata.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in seminato alla palladiana.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulle pareti e sulla volta.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1965-1975)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato dopo il 1965 e ha carattere di stabilità. L'intervento è strutturale poiché per mancanza di spazio fu parzialmente modificato l'altare maggiore (realizzato da una parte in marmo ed una dipinta) al quale venne strappata la mensa lapidea che funge da altare verso il popolo a forma di tavolo (ripiano poggiante su quattro colonnine), a raso pavimento. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo storico.
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
Una sedia lignea funge da sede.
Contatta la diocesi