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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Casalino
Pergine Valsugana
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Pietro d'Alcantara
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
1570 - 1580(preesistenze intero bene); 1623 - 1623(apertura nuova finestra sacrestia); 1654/06/08 - 1654/06/08(richiesta costruzione carattere generale); 1654 - 1672(costruzione intero bene); 1675 - 1675(realizzazione pavimento); 1728/07/21 - 1728/07/21(consacrazione carattere generale); 1728 - 1728(decorazione volta); 1906 - 1906(costruzione sacrestia); 1980 - 1984(restauro intero bene); 2000 - 2001(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Casalino, Pergine Valsugana>
Altre denominazioni S. Rocco
Autore (ruolo)
Carloni, Francesco (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura barocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1570 - 1580 (preesistenze intero bene)

Un primitivo piccolo edificio di culto dedicato a San Rocco sorse a Casalino tra il 1570 e il 1580.

1623  (apertura nuova finestra sacrestia)

In seguito alla visita pastorale del 1623, condotta dal canonico di Feltre Giuseppe Petricolli, fu probabilmente aperta una seconda finestra nell'antica sacrestia.

1654/06/08  (richiesta costruzione carattere generale)

Il giorno 8 giugno 1654 la comunità delle tre frazioni di Casalino, Vigalzano e Costa chiese il permesso alla curia di Feltre di edificare a ridosso di quello già esistente, un edificio di culto più ampio, che sarebbe stato a sua volta intitolato a San Rocco; il permesso fu accordato.

1654 - 1672 (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa fu lunga per mancanza di denaro: l'organizzazione fu affidata a Giacomo Lorenzi e l'attività prese avvio già nell'estate del 1654. Nel 1658 i lavori vennero affidati al maestro muratore Francesco Carloni di Pergine e terminarono solo nel 1672.

1675  (realizzazione pavimento)

Nel 1675 fu chiesto a Francesco Carloni di completare la sua opera realizzando la pavimentazione della chiesa (come atto di buona carità, senza pretendere nessun compenso).

1728/07/21  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 21 luglio 1728. Probabilmente successivamente a questa data vennero realizzati gli affreschi della facciata.

1728  (decorazione volta)

I dipinti della volta furono realizzati nel 1728, come chiarisce l'iscrizione posta nell'edicola della parete sud dell'aula. Probabilmente successivamente a questa data vennero realizzati anche gli affreschi in facciata.

1906  (costruzione sacrestia)

Nel 1906 fu realizzata una nuova sacrestia sul lato meridionale della chiesa.

1980 - 1984 (restauro intero bene)

Nel 1980 la chiesa fu provvista di un sistema di allarme volumetrico (posto in opera dalla ditta di Bruno Lanzingher di Trento). Nel 1981 la ditta di Mauro Ognibene, con la supervisione provinciale, eseguì alcuni lavori di restauro al tetto; fu realizzato un cordolo per tenere unite le pareti perimetrali e furono messe le inferriate alle finestre. Vennero restaurate anche le opere d'arte lignee custodite nell'edificio. Nel 1984 furono tinteggiate le pareti.

2000 - 2001 (restauro intero bene)

Ulteriori interventi conservativi furono effettuati tra il 2000 e il 2001.
Descrizione

La chiesa sorge nell'abitato di Casalino, con orientamento a nord-est. Un primo piccolo edificio di culto venne eretto alla fine del XVI secolo, successivamente la struttura fu inglobata nella nuova chiesa, costruita tra il 1654 e il 1672 sotto la direzione di Francesco Carloni. Peculiarità dell'architettura è la pianta ottagonale, coperta da una volta a vele decorata da affreschi, alla quale si accede attraverso un ingresso, più basso rispetto all'edificio, sul quale si apre la facciata occupata da un grande portale centinato, sovrastato da un affresco.
Preesistenze
Struttura rettangolare fungente da ingresso, coperta da una volta a crociera, affiancata, ma non in diretta comunicazione, da un ambiente trapezoidale, coperto da una volta a botte unghiata.
Pianta
Pianta ottagonale sulla quale si innestano un ingresso rettangolare, affiancato da un ambiente trapezoidale, e la sacrestia rettangolare.
Facciata
Facciata irregolare, con un lato lievemente obliquo, occupata da affreschi e da un grande portale centinato.
Prospetti
Fiancate lisce sulla quali si innestano a nord-ovest il corpo dell'ingresso e a sud-est il volume della sacrestia.
Campanile
Campaniletto a vela su base rettangolare, aperto da monofora.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a vele sull'aula.
Coperture
Tetto dell'aula a otto spioventi, quello dell'ingresso a tre, entrambi ricoperti da lastre di porfido.
Interni
Aula percorsa da un cornicione sommitale corrente lungo l'intero perimetro, illuminata da quattro finestre a centina ribassata. Sulle pareti si aprono i portali che immettono rispettivamente nella sacrestia nuova, in quella vecchia adibita a deposito e nell'ingresso.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a lastre regolari di pietra.
Elementi decorativi
Dipinti murali coprono la volta dell'aula, la parete sud e la facciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L'adeguamento liturgico non ha carattere di stabilità. A causa della particolare pianta ottagonale, gli arredi mobili usati come poli liturgici sono posti nell'aula, a ridosso dell'altare storico: al centro è collocato l'altare verso il popolo costituito da una mensa in legno a forma di tavolo, su predella propria; nelle immediata vicinanze è posto un leggio in legno usato come ambone; a destra una sedia lignea funge da sede. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
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