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Novaledo
Trento
chiesa
cimiteriale
Ausiliatrice
Parrocchia di Sant'Agostino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
XVI - XVII(preesistenze intorno); 1723 - 1768(costruzione intero bene); 1786/04/16 - 1786/04/16(cambio di giurisdizione carattere generale); 1848 - 1848(benedizione carattere generale); 1915 - 1918(danneggiamento intero bene); 1919 - XX(ristrutturazione intero bene); 1947 - 1948(ristrutturazione interno); 1978 - 1979(restauro intero bene)
Chiesa dell'Ausiliatrice
Tipologia e qualificazione chiesa cimiteriale
Denominazione Chiesa dell'Ausiliatrice <Novaledo>
Altre denominazioni Madonna Ausiliatrice
Maria Ausiliatrice
Chiesa di San Daniele
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - XVII (preesistenze intorno)

Secondo le fonti bibliografiche, sul luogo in cui sorge la chiesetta cimiteriale dell'Ausiliatrice, o poco lontano, esisteva un edificio di culto più antico, dedicato a San Daniele (San Daniele ai Masi). Visitata e descritta dal vescovo di Feltre Giacomo Rovellio nel 1585, quella chiesa, ormai cadente, venne demolita dopo il 1737.

1723 - 1768 (costruzione intero bene)

A seconda delle fonti, il nuovo tempio fu eretto e benedetto nel 1723, oppure qualche decennio più tardi, tra il 1737 e il 1768, quando per la prima volta è ricordata nella visita pastorale "la chiesa della Madonna dell'aiuto, che sorgeva sul luogo dove stava quella di San Daniele".

1786/04/16  (cambio di giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Borgo Valsugana rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 16 aprile 1786, quando fu accorpato a quella di Trento.

1848  (benedizione carattere generale)

La chiesa fu benedetta dal principe vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer nel 1848.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Durante la prima guerra mondiale l'edificio subì gravi danni.

1919 - XX (ristrutturazione intero bene)

Dopo il conflitto si provvide al rifacimento della volta e alla riparazione del campanile.

1947 - 1948 (ristrutturazione interno)

Anche poco dopo il secondo conflitto mondiale, tra il 1947 e il 1948, la chiesa venne ristrutturata e dotata di un rivestimento marmoreo lungo le pareti del presbiterio, di un nuovo altare completo delle balaustre e di nuove vetrate. L'interno venne anche ritinteggiato.

1978 - 1979 (restauro intero bene)

Un nuovo restauro dell'edificio, progettato dal geometra Camillo Dandrea, fu approvato dall'amministrazione comunale di Novaledo nel mese di novembre del 1978 e realizzato presumibilmente entro l'anno successivo.
Descrizione

Ai margini dell'abitato di Novaledo, lungo la strada provinciale, la chiesetta dell'Ausiliatrice sorge all'interno del camposanto, con orientamento a nord-est. Eretta nel corso del Settecento sulle rovine di una precedente chiesa cinquecentesca dedicata a San Daniele, deve il suo aspetto agli interventi eseguiti nel corso del Novecento, in riparazione dei danni subiti dal primo conflitto mondiale; ulteriori modifiche nell'assetto interno risalgono al secondo dopoguerra e furono realizzate per il desiderio di ricordare l'intervento salvifico della Vergine a protezione del paese nel 1945. Sulla semplice facciata a due spioventi, due basse finestre rettangolari sdraiate serrano il portale architravato, sormontato da un'ampia lunetta e da un piccolo oculo alla sommità del frontone triangolare. Sul fianco sinistro si eleva il campanile, con fusto tozzo, quattro monofore centinate e cuspide piramidale. Chiesa e campanile condividono le finiture a intonaco rustico e le profilature a intonaco tinteggiato bianco. L'interno a navata unica, coperta da una volta a botte, è altrettanto semplice e caratterizzato dalla presenza di rivestimenti marmorei nelle tonalità del rosso e del bianco-grigio sia nei pavimenti che lungo le pareti del presbiterio e dell'abside poligonale, ripresi dalle balaustre e dall'unico altare. Due lesene tinteggiate in rosso-mattone segnano la separazione tra navata e presbiterio, elevato di un gradino.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; breve presbiterio rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, profilata da cornici orizzontali e verticali dipinte di bianco; portale centrale architravato, serrato tra due basse finestre rettangolari sdraiate e sormontato da una terza ampia finestra a lunetta. Frontone triangolare con oculo sommitale e croce gigliata sul colmo degli spioventi. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate lisce, che riprendono le profilature della facciata; due finestre simmetriche a lunetta si aprono nella navata, altre due monofore centinate nel presbiterio. Abside poligonale. Finiture a intonaco rustico.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, in corrispondenza dell'innesto tra la navata e il presbiterio. Fusto piuttosto tozzo dotato di aperture rettangolari; cella campanaria a corpo unico con il fusto, con quattro monofore centinate profilate dalle consuete cornici intonacate in bianco. Una simile cornice orizzontale separa il fusto dalla cuspide piramidale leggermente svasata, sormontata dalla croce apicale gigliata con bandierina segnavento.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volta a botte nella navata e nel presbiterio; volta a tre spicchi nell'abside.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a più falde sopra l'abside, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi; la cuspide del campanile è coperta da lamiera metallica.
Interni
Interno a unica navata intonacata e tinteggiata, percorsa da un cornicione perimetrale corrente modanato; lungo la parete sinistra si trova l'accesso al campanile con profilo centinato. Due lesene simmetriche intonacate in rosso mattone segnano la separazione tra navata e presbiterio, elevato di un gradino e chiuso dalle balaustre, rivestito nella parte inferiore delle murature da lastre di marmo, come l'abside poligonale; la parete di fondo, interamente rivestita di marmi, ospita l'unico altare.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in lastre rettangolari di pietra calcarea disposte in corsi paralleli sfalsati, in modo da formare fasce diagonali dentellate alternativamente bianche e rosse; pavimento del presbiterio in pietra calcarea rossa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980 circa)
L'adeguamento liturgico è stato parzialmente attuato con arredi lignei: l'altare al popolo, a tavolo, a raso pavimento, con il piano della mensa sostenuto da gambe incrociate ad "X" è posizionato al centro del presbiterio storico. Una normale sedia è utilizzata come sede.
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