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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Dasindo
Comano Terme
Trento
chiesa
sussidiaria
Assunta
Parrocchia di San Lorenzo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967)
X - XI(fondazione intero bene); XIII - XIII(costruzione campanile); 1251/04/30 - 1251/04/30(menzione intero bene); XV - XV(decorazione presbiterio); XV - XVI(ampliamento intero bene); 1540 - 1540(decorazione intero bene); 1596 - 1596(ampliamento intero bene); XVIII - XIX(decorazione intero bene); 1923 - 1923(decorazione intero bene); 1923 - 1923(erezione monumento funebre fiancata nord)
Chiesa dell'Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dell'Assunta <Dasindo, Comano Terme>
Altre denominazioni S. Maria
Chiesa di Santa Maria Assunta
Autore (ruolo)
Filippi, Giovanni Maria (ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (ampliamento)
architettura rinascimentale (ampliamento)
Notizie Storiche

X - XI (fondazione intero bene)

La fondazione della chiesa di Dasindo risale al X-XI secolo.

XIII  (costruzione campanile)

Le indagini condotte sulla tecnica muraria del campanile ne assegnano l'edificazione a maestranze comasche attive nel XIII secolo.

1251/04/30  (menzione intero bene)

La chiesa dell'Assunta a Dasindo è menzionata per la prima volta in un documento del 30 aprile 1251 relativo all'assemblea della comunità del Lomaso.

XV  (decorazione presbiterio)

Nel presbiterio sono presenti tracce di affreschi risalenti al XV secolo.

XV - XVI (ampliamento intero bene)

Tra XV e XVI secolo la struttura romanica della chiesa venne quasi totalmente sventrata e rimaneggiata. La navata fu prolungata di una campata e vennero costruite le cinque cappelle laterali. Conseguentemente a tale intervento, il campanile di trovò ad essere inglobato nella struttura della chiesa.

1540  (decorazione intero bene)

Nel 1540 circa la chiesa fu interamente affrescata. Testimonianza di questa importante campagna decorativa, attribuita a Simone Baschenis, si conservano nel presbiterio e nella seconda e terza campata della navata.

1596  (ampliamento intero bene)

Nel 1596 la chiesa subì un importante intervento di rimaneggiamento, progettato e diretto da Giovanni Maria Filippi, originario proprio di Dasindo, che lasciò il proprio nome sul portale maggiore della chiesa. Le due cappelle aperte ai lati della terza campata furono ampliate e sormontate da cupole, e vennero a formare un vero e proprio transetto. Finestre termali, ora tamponate, furono aperte lungo le fiancate laterali. Al Filippi si deve, inoltre, la sistemazione della facciata, con il bel portale architravato affiancato da due finestre sormontate da frontone.

XVIII - XIX (decorazione intero bene)

La decorazione a finti cassettoni delle volte delle cappelle laterali e quella della volta della prima campata e delle cupole del transetto fu eseguita a fresco a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.

1923  (decorazione intero bene)

Nel 1923 la chiesa fu decorata internamente ed esternamente da Giorgio Wenter Marini con dipinti murali a graffito.

1923  (erezione monumento funebre fiancata nord)

Nel 1923 lungo la fiancata nord della chiesa fu introdotto il monumento funebre che conserva le spoglie del poeta Giovanni Prati, originario di Dasindo.
Descrizione

La chiesa dell'Assunta a Dasindo, documentata dal 1251 ma probabilmente risalente al X-XI secolo, fu rimaneggiata più volte tra XV e XVI secolo. L'intervento più significativo fu quello operato nel 1596 da Giovanni Maria Filippi, cui si deve l'ampliamento del transetto con la costruzione delle relative cupole e la ridefinizione della facciata, a due spioventi, caratterizzata dal bel portale da lui firmato, dalle due finestre frontonate che lo affiancano e dall'oculo sommitale. Sotto il cornicione sono presenti dipinti a graffito di Giorgio Wenter Marini (1923). Sulla fiancata sinistra è incassato tra due contrafforti il monumento funebre di Giovanni Prati, le cui spoglie furono condotte a Dasindo nel 1923. La fiancata destra è caratterizzata dalla presenza della torre campanaria, inglobata nella struttura della chiesa all'altezza della seconda campata. Due ingressi gemelli situati sui due lati dell'edificio consentono l'accesso diretto ai bracci del transetto, illuminati alle estremità da ampi finestroni termali. L'interno è organizzato su navata unica voltata a crociera, ritmata da arcate centinate che inquadrano le cappelle laterali situate ai due lati della campata prima e a sinistra della seconda, nonché i due bracci del transetto. Il presbiterio, orientato a est, è rialzato su due gradini ed è adornato da un ciclo mariano attribuito a Simone Baschenis (1540 circa). Ulteriori dipinti murali eseguiti a fresco e a graffito in epoche diverse adornano gran parte dell'edificio.
Pianta
Pianta a croce latina con presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale. Cappelle poco profonde, comprese nel perimetro della chiesa, si aprono ai due lati della campata prima e a sinistra della seconda.
Facciata
Facciata a due spioventi delimitata lateralmente da cantonali angolari in pietra a vista. Portale centrale affiancato da due finestre frontonate e sormontato da un oculo circolare.
Prospetti
L'intero sagrato è sopraelevato rispetto al livello stradale e presenta una recinzione in pietra. La fiancata laterale sinistra è segnata da due contrafforti, tra i quali è stata inserito il monumento funebre a Giovanni Prati, coperto da una tettoia. Il lato destro è caratterizzato dalla presenza del campanile, inglobato nella struttura della chiesa all'altezza della seconda campata. Ingressi secondari situati su ambo i lati consentono l'accesso diretto al transetto, illuminato sui lati nord e sud da finestre termali.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare con alzato in pietra a vista. Cella campanaria rialzata sopra una cornice ad archetti pensili, illuminata da quattro bifore centinate con colonnine centrali, al di sopra delle quali si collocano oculi circolari.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a crociera in muratura; cappelle laterali affacciate sulla prima e seconda campata voltate a botte; bracci del transetto sormontati da cupole circolari; abside voltata a ombrello.
Coperture
Tetto a doppia falda con manto di copertura in coppi.
Interni
Navata scandita da paraste tuscaniche sulle quali poggiano ampie arcate centinate che inquadrano le cappelle laterali aperte ai lati della prima campata e a sinistra della seconda. Analoghe arcate inquadrano i bracci del transetto. Il presbiterio è rialzato su due gradini.
Pavimenti e pavimentazioni
Navata, cappelle laterali e bracci del transetto presentano una pavimentazione in pietra calcarea unito. Nel presbiterio è posato un pavimento in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a fresco e a graffito adornano il presbiterio, le volte della navata e del transetto, ma anche la facciata e le fiancate laterali della chiesa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di elementi eterogenei e non ha carattere di stabilità. Le balaustre sono ancora presenti e delimitano il presbiterio storico. L'area presbiteriale è stata ampliata tramite l'introduzione di una predella lignea che occupa per intero la terza campata. Al centro di tale predella, a raso pavimento, è stata collocata una mensa al popolo in legno intarsiato, di tipo a blocco, risalente al 1775 e proveniente da un altare storico non identificato. Un leggio in legno posto in posizione avanzata verso la navata funge da ambone. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Una sedia in legno con seduta imbottita, posta nel prolungamento del presbiterio, funge da sede.
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