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Tricarico
Tricarico
chiesa
cattedrale
Santa Maria Assunta
Diocesi di Tricarico
Facciata; Interno; Struttura; Coperture; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (2013)
XI inizi - 1061(costruzione intero bene); 1609 - 1611(rifacimento intero bene); 1638 - 1639(ristrutturazione intero bene); 1657 - 1657(ampliamento intero bene); 1707 - 1707(costruzione portale); 1733 - 1733(costruzione cripta); 1774 - 1777(ristrutturazione intero bene); 1857 - 1877(ristrutturazione intero bene); 1903 - 1908(ampliamento presbiterio); 1928 - 1930(ristrutturazione copertura); 1930 - 1930(ristrutturazione intero bene); 1968 - 1968(realizzazione porta in bronzo); 1987 - 2000(ristrutturazione intero bene); 2010 - 2013(ristrutturazione intero bene)
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria Assunta <Tricarico>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

XI inizi - 1061 (costruzione intero bene)

La chiesa di Santa Maria Assunta è stata realizzata da Roberto, conte di Montescaglioso e signore di Tricarico, nel sec. XI.

1609 - 1611 (rifacimento intero bene)

Fu effettuata una serie di interventi di ristrutturazione a cura del vescovo Settimo de Robertis tra il 1609 ed il 1611 che trasformarono l'interno della chiesa.

1638 - 1639 (ristrutturazione intero bene)

Furono effettuati ulteriori lavori di ristruttturazione a cura del vescovo Pier Luigi Carafa senior, si intervenne sul pavimento, si ricostruì il tetto, si aprirono nuove finestre, si realizzo il portale della chiesa con pietra locale, si acquistò l'organo. Nel 1639 realizzò il cenotafio del vescovo Diomede Carafa.

1657  (ampliamento intero bene)

Il vescovo Pier Luigi Carafa junior nel 1657 consolidò la facciata con due archi rampanti, ancora esistenti, con funzione di contrafforti, e la allargò di 4 metri, completò la cappella del Secretarium, e realizzò la cappella di San Rocco.

1707  (costruzione portale)

Nel 1707 venne eseguito l'attuale portale lapideo dell'ingresso principale.

1733  (costruzione cripta)

Nel 1733 fu costruita la cripta.

1774 - 1777 (ristrutturazione intero bene)

Il vescovo Antonio del Plato tra il 1774 ed il 1777, curò interventi di ristrutturazione dell'edificio avvalendosi della competenza di maestranze napoletane guidate dal regio ingegnere Carlo Brancolino e dal maestro stuccatore Domenico Sannazzaro. In questo periodo fu realizzata la decorazione a stucco sulle pareti e sulle volte. Furono realizzate le volte a botte della navata centrale e a crociera nelle laterali, i pilastri e le murature del transetto furono irrobustite e, in parte, alzate per consentire la costruzione della cupola. Questi lavori furono completati con la realizzazione delle cappelle laterali che diedero l'odierno aspetto alla chiesa. Dello stesso periodo è l'altare maggiore in marmi policromi, che sostituì il precedente altare trasferito nella cappella del Purgatorio. Il prezioso coro ligneo, commissionato dallo stesso vescovo, disposto originariamente dietro l'altare, fu modificato e trasferito nella parte anteriore nel 1956.

1857 - 1877 (ristrutturazione intero bene)

Il terremoto del 1857 arrecò notevoli danni alla chiesa, si verificò il crollo di parte della navata centrale e del campanile. Il vescovo Spilotros(1859-1877) attuò opere di restauro all'interno, sulle volte, le cornici, la zoccolatura esterna. Commissionò inoltre il quadro dell'"Assunta" sul portale d'ingresso.

1903 - 1908 (ampliamento presbiterio)

Durante l'episcopato di mons. Anselmo Filippo Pecci, fu ampliato il presbiterio occupando metà del transetto. In questa occasione fu realizzato il cappellone del Santissimo Sacramento così come appare oggi.

1928 - 1930 (ristrutturazione copertura)

Fu effettuata una ristrutturazione che riguardò anche la sistemazione della copertura.

1930  (ristrutturazione intero bene)

Fu eseguita una ristrutturazione a seguito al terremoto del 1930 che arrecò danni alle strutture della chiesa e del campanile.

1968  (realizzazione porta in bronzo)

Nel 1968 per volere del vescovo, mons. Bruno M. Pelaia, fu inserita una porta in bronzo e un'epigrafe commemorativa per celebrare i mille anni della diocesi.

1987 - 2000 (ristrutturazione intero bene)

Dopo il terremoto del 1980, ad opera del Provveditorato ai Lavori Pubblici, furono realizzati interventi sulle volte soprastanti la cripta, furono rinforzate le colonne delle navate laterali ed eseguiti alcuni interventi sulle finiture interne. Furono rinforzate le fondazioni e realizzato un nuovo pavimento spostando i resti ossei delle tombe sacerdotali posti al di sotto del piano di calpestio. Interventi di consolidamento furono eseguiti sulle volte incannucciate. Fu rifatto l'impianto elettrico e sostituite le campane.

2010 - 2013 (ristrutturazione intero bene)

Il 21 dicembre 2013 è avvenuta la riapertura della cattedrale al culto, alla presenza di mons. Vincenzo Carmine Orofino, vescovo di Tricarico. I lavori sono iniziati nel 2010 con il contributo CEI dell'otto per mille. Le opere hanno riguardato il consolidamento delle strutture murarie, dei pilastri e della copertura, il restauro delle facciate, gli interventi sulle finiture interne e la collocazione di un nuovo altare.
Descrizione

La chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta, fondata da Roberto, conte di Montescaglioso e signore di Tricarico, nel sec. XI, originariamente in stile romanico, presenta decorazioni interne barocche. Si caratterizza per un impianto planimetrico a croce latina con tre navate, un transetto e una zona presbiteriale. La facciata principale si contraddistingue per due enormi archi rampanti. Il paramento esterno è in pietra a vista. La chiesa è dotata di un campanile con bifore e plinti a bassorilievo del XII secolo.
Facciata
La facciata, rivolta ad ovest, ha un paramento murario in pietra a vista ed è caratterizzata da due enormi archi rampanti. La parte centrale, corrispondente alla navata principale, si eleva rispetto ai corpi delle navate laterali e termina con un timpano modanato all'interno del quale si trova un oculo circolare. Il portale lapideo seicentesco ha una forma ad arco ed è sormontato da una trabeazione spezzata su cui troneggia lo stemma della famiglia Carafa. In posizione superiore vi è un finestrone ad arco. Due porte, due finestroni e due oculi sono collocati, simmetricamente, in corrispondenza delle navate laterali.
Interno
L’aula liturgica è divisa in tre navate da una doppia fila di pilastri e archi. L'interno è caratterizzato da modanature e fregi che sottolineano i pilastri, gli archi e le volte. Lungo le pareti delle navate laterali, sono disposte quattro cappelle per lato. La cappella del Sacramento, posta sul lato destro e prossima al transetto, ha una dimensione maggiore. Il transetto termina con altre due cappelle: quella del Venerabile Raffaello della Nocche o cappella ducale e quella del Purgatorio. La navata centrale prosegue con la zona presbiteriale, separata da una balaustra in marmo su cinque gradini. Qui troviamo l'altare rivolto verso il popolo e l’antico altare maggiore che nasconde la piccola abside. Su un piano rialzato, si trova la cantoria con l’organo a canne. Le parti terminali delle navate laterali vedono la presenza di altrettante cappelle illuminate da finestre ad arco. All'altezza del presbiterio, sul lato destro vi è la porta che conduce alla sagrestia, mentre a sinistra vi è un accesso secondario in direzione del campanile. La navata centrale è illuminata da una serie di finestroni superiori che arrivano fino al presbiterio. La cappella laterale del Santissimo Sacramento ha due finestre ad arco. Aperture della stessa forma sono collocate nelle cappelle dei transetti.
Struttura
La struttura portante è in muratura.
Coperture
Tetti a capanna coprono la navata laterale e il transetto. In corrispondenza dello loro intersezione si ha una struttura a padiglione che all'intradosso, sovrasta la cupola della zona del presbiterio. Falde singole coprono, ad un'altezza inferiore, le navate laterali. A livello intradossale, la navata centrale ha una volta interrotta da lunette, le navate hanno cupolette rette da vele.
Elementi decorativi
Numerosi elementi decorativi caratterizzano l’architettura della cattedrale. Nella cappella del Purgatorio trovano posto il cenotafio del 1639, di fattura napoletana, del vescovo Diomede Carafa, che comprende anche il busto funerario in marmo bianco del presule, e un altare in marmo rosa del sec. XVIII con lo stemma del vescovo Antonio Del Plato. Lo stesso stemma appare nel pregevole altare maggiore in marmo policromo, nelle due acquasantiere in marmo del Settecento poste ai lati dell'ingresso principale e nel fonte battesimale. Degne di nota sono le decorazioni seicentesche a stucco che ornano la volta della cappella del Secretarium.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2013)
Nel 2013 è stato collocato il nuovo altare rivolto verso il popolo.
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