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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Reviano
Isera
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Anna
Parrocchia di San Vincenzo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Coperture; Struttura; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
XV - XV(costruzione intero bene); 1500 - 1537(ricostruzione intero bene); 1537 - 1581(consacrazione intero bene); 1619 - 1619(menzione interno); 1636 - 1636(menzione intero bene); 1708 - 1735(ampliamento intero bene); 1756 - 1756(consacrazione intero bene); 1896 - 1896(realizzazione apparato decorativo presbiterio); 1912 - 1920(restauro intero bene); 2002 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Anna <Reviano, Isera>
Altre denominazioni S. Anna
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia si ipotizza che il nucleo originario dell'edificio sacro sia stato eretto nel corso del secolo XV.

1500 - 1537 (ricostruzione intero bene)

Dagli atti della visita pastorale clesiana risulta che anteriormente al 1537 si era provveduto ad una prima ricostruzione dell'edificio sacro, che pur essendo completo necessitava ancora di essere consacrato.

1537 - 1581 (consacrazione intero bene)

In un momento imprecisato tra le due visite pastorali effettuate nel XVI secolo l'edificio viene consacrato; gli atti della visita pastorale del 1581 riportano infatti che il rito era stato effettuato.

1619  (menzione interno)

La presenza di alcuni dipinti murali situati presso le pareti interne della chiesa viene testimoniata per la prima volta durante la vista pastorale effettuata in questo anno.

1636  (menzione intero bene)

Alla visita pastorale effettuata in questo anno risalgono le indicazioni riguardanti le modifiche della disposizione del portale laterale di ingresso e della finestra al fine di evitare inondazioni dovute al vicino ruscello; si ignora la data di realizzazione degli interventi.

1708 - 1735 (ampliamento intero bene)

In questo periodo sulla base dei dati riportati da Albertini (1996) la chiesa subisce un'opera di ampliamento che risparmia soltanto l'abside della fabbrica originaria; l'intervallo cronologico in cui vengono realizzati gli interventi è desunto dagli atti visitali del 1708 e del 1728; nei primi si menziona l'edificio in modo generico, mentre in occasione della visita pastorale successiva si riporta che la chiesa era stata ampliata con il concorso della comunità; secondo Gorfer (1977), i lavori di ampliamento sarebbero da collocare nel periodo tra il 1726 ed il 1735. La conclusione degli interventi pare in effetti testimoniata da un'iscrizione entro una cartella in stucco collocata presso la parete di fondo del presbiterio che riporta l'anno 1735 in numeri romani.

1756  (consacrazione intero bene)

Secondo le note riportate da Costa (1986) la chiesa recentemente ampliata sarebbe stata consacrata in questo anno.

1896  (realizzazione apparato decorativo presbiterio)

A questo anno risale la realizzazione dei dipinti murali che ornano la volta del presbiterio ad opera del pittore Davide Turella.

1912 - 1920 (restauro intero bene)

In questo periodo vengono effettuate due distinte campagne di interventi di natura conservativa, documentate da Gorfer (1977); la prima operata nel 1912, la seconda otto anni più tardi. Gli interventi comportano l'erezione delle balaustre presso il presbiterio.

2002 - 2003 (restauro intero bene)

Sulla base degli elaborati redatti dall'architetto Remo Trinco viene effettuato in questo periodo un restauro conservativo dell'edificio; gli interventi si concretano nella sostituzione degli impianti, nel consolidamento delle volte, nella sostituzione della lattoneria. Le pareti interne vengono interessate da un intervento di sostituzione degli intonaci e da un'opera di tinteggiatura; le vetrate vengono sostituite, e si assiste al rifacimento della pavimentazione del presbiterio e alla rimozione delle balaustre novecentesche.
Descrizione

La chiesa di Sant'Anna a Reviano di Isera vede una prima edificazione nel corso del XV secolo; forse per cause legate alla vetustà dell'edificio o per le sue ridotte dimensioni si procede ad un'opera di ricostruzione dello stesso già nella prima metà del XVI secolo; gli atti della visita pastorale di Bernardo Clesio riportano che l'edificio era stato ricostruito ma non consacrato, cosa che avviene prima del 1581. La visita pastorale del 1619 testimonia la presenza di alcuni affreschi interni purtroppo non conservati, mentre alla prima metà del secolo XVIII risale un'importante opera di ricostruzione, che risparmia soltanto l'abside della fabbrica precedente; l'aspetto odierno viene assunto nel 1896, grazie ai dipinti murali del presbiterio ad opera di Davide Turella. La facciata a spioventi è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso lapideo e architravato sormontato da fastigio a volute, affiancato da due finestre quadrangolari, inferriate e dotate di cornice lapidea. Al di sopra del portale si apre una piccola finestra quadriloba sormontata da un oculo a profilo ovale. La fiancata destra è aperta da due finestre lunettate sulla navata e presenta sull'estremo destro un ingresso laterale dotato di portale lapideo architravato; la porzione del presbiterio presenta un ampia finestra rettangolare partita a metà da una cornice sovrastata da una finestra lunettata. Il prospetto sinistro presenta il medesimo impianto ad eccezione dell'assenza dell'ingresso laterale e della finestra rettangolare del presbiterio. Il prospetto posteriore rivela la presenza di un corpo aggiunto a pianta quadrangolare. L'interno presenta un'unica navata, scandita in quattro campate non uniformi dai semipilastri addossati alle pareti laterali, conclusi da modanature a livello della cornice d'imposta da cui si origina la volta a botte unghiata che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria sostenuta da due colonne lapidee a fusto liscio su piedistallo; la parete destra della quarta campata presenta l'ingresso laterale. L'arco santo a tutto sesto, sostenuto da semipilastri coronati da capitelli compositi, introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da due gradini, coperto da una volta a botte unghiata e dotato di accesso ai locali di sacrestia presso la parete di fondo. La pareti della navata e del presbiterio e la volta del presbiterio recano un impianto decorativo pittorico avente carattere figurativo e ornamentale.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, conclusa da presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
La facciata a spioventi è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso lapideo e dotato di architrave a fregio liscio e cornice sormontata da fastigio a volute, affiancato da due finestre quadrangolari, inferriate e dotate di cornice lapidea. Al di sopra del portale si apre una piccola finestra quadriloba sormontata da un oculo a profilo ovale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
La fiancata destra è aperta da due finestre lunettate sulla navata e presenta sull'estremo destro un ingresso laterale dotato di portale lapideo architravato; la porzione del presbiterio presenta un ampia finestra rettangolare partita a metà da una cornice sovrastata da una finestra lunettata. Il prospetto sinistro presenta il medesimo impianto ad eccezione dell'assenza dell'ingresso laterale e della finestra rettangolare del presbiterio. Il prospetto posteriore rivela la presenza di un corpo aggiunto a pianta quadrangolare. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campanile sorge presso la falda destra di copertura nei pressi del prospetto frontale, reca un affusto quadrangolare con cella campanaria marcata da cornice e aperta su ogni lato da una monofora a tutto sesto. La cuspide presenta una base quadrangolare con sviluppo piramidale a bulbo, è coperta da lastre metalliche ed è cimata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde convergenti sopra il presbiterio, a tre falde sopra la sacrestia. Struttura portante in legno, manto di copertura in coppi.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata in muratura sopra la navata ed il presbiterio.
Interni
L'interno presenta un'unica navata, scandita in quattro campate non uniformi dai semipilastri addossati alle pareti laterali, conclusi da modanature a livello della cornice d'imposta da cui si origina la volta a botte unghiata che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria a fronte curvilineo, sostenuta da due colonne lapidee a fusto liscio su piedistallo; la parete destra della quarta campata presenta l'ingresso laterale. L'arco santo a tutto sesto, sostenuto da semipilastri coronati da capitelli compositi, introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da due gradini, coperto da una volta a botte unghiata e dotato di accesso ai locali di sacrestia presso la parete di fondo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è costituita da mattonelle rettangolari in cotto disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
La pareti della navata e del presbiterio e la volta del presbiterio recano un impianto decorativo pittorico avente carattere figurativo e ornamentale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è situato un altare verso il popolo dotato di mensa lignea sostenuta da due piedritti a base rettangolare, ornati da una croce ottenuta a giorno; presso il piedritto destro dell'arco santo, entro il presbiterio, è situata una predella lignea su cui poggia una struttura metallica caratterizzata da un fronte ornato e modanato sormontato da un lettorile, avente la funzione di ambone. Presso la parete destra del presbiterio è collocata una sedia lignea presumibilmente impiegata come sede del celebrante. L'altare maggiore storico conserva il proprio tabernacolo, utilizzato come custodia eucaristica durante le celebrazioni.
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