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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Folaso
Isera
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Vincenzo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Coperture; Struttura; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
XV - XV(costruzione intero bene); 1537 - 1537(menzione carattere generale); 1562/05/06 - 1562/05/06(consacrazione intero bene); 1682 - 1682(ampliamento intero bene); 1750 - 1768(ampliamento intero bene); 1946 - 1954(restauro intero bene); 1975/04/29 - 1975/04/29(furto carattere generale); 1985 - 1989(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Folaso, Isera>
Altre denominazioni santi Rocco, Fabiano e Sebastiano
Chiesa dei Santi Rocco, Fabiano e Sebastiano
S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che l'edificio di culto originario sia sorto nel corso del secolo XV.

1537  (menzione carattere generale)

Agli atti della visita pastorale effettuata dal vescovo Bernardo Clesio risale la prima menzione attestante l'esistenza del luogo di culto.

1562/05/06  (consacrazione intero bene)

Gorfer (1977) fa risalire a questa data la consacrazione dell'edificio sacro, sulla base di un documento rinvenuto insieme ad alcune reliquie nel corso della demolizione dell'altare maggiore, avvenuta in occasione dei lavori di restauro del 1954.

1682  (ampliamento intero bene)

A questo anno va riferita una serie di interventi edilizi di ignota entità, volti ad ampliare l'edificio sacro, riportati da Gorfer (1977); secondo Costa (1986) l'edifico avrebbe subito in questa fase una completa riedificazione.

1750 - 1768 (ampliamento intero bene)

Nel periodo trascorso tra la visita pastorale del 1750 e quella successiva furono probabilmente condotti alcuni interventi di ampliamento e conservativi, tra i quali la riedificazione della facciata ed un'opera di tinteggiatura interna. Gli atti relativi alla visita pastorale del 1768 riportano infatti che prima dei lavori effettuati erano visibili le antiche croci di consacrazioni presenti presso le pareti interne.

1946 - 1954 (restauro intero bene)

In questo periodo vengono effettuati alcuni interventi di natura conservativa, durante i quali vengono rinvenute, presso l'altare maggiore, alcune reliquie e la pergamena della consacrazione avvenuta il 6 maggio del 1562. Gli interventi comportano inoltre la sostituzione di alcune vetrate, la realizzazione dell'apparato decorativo pittorico presso le pareti e le volte della navata e del presbiterio.

1975/04/29  (furto carattere generale)

In questa data avviene il furto di due calici e di un reliquiario.

1985 - 1989 (restauro intero bene)

Risale a questo periodo la sostituzione di alcune vetrate; a questa operazione presumibilmente si affiancarono alcuni interventi di natura conservativa.
Descrizione

La chiesa di San Rocco a Folaso di Isera viene eretta presumibilmente nel corso del XV secolo; la prima menzione attestante l'esistenza dell'edificio risale infatti agli atti della visita pastorale del vescovo Bernardo Clesio, nel 1537, mentre alla seconda metà dello stesso secolo risale l'atto di consacrazione della chiesa e dell'altare maggiore; il dato è in nostro possesso grazie al fortuito rinvenimento, avvenuto in occasione di una campagna di restauri conservativi operati nel 1954, di una pergamena presso l'altare maggiore recante la trascrizione del rito. L'edificio primigenio vede una serie di importanti interventi edilizi di restauro ed ampliamento nel corso della seconda metà del XVII secolo, reiterati un secolo più tardi, quando la chiesa assume l'aspetto odierno. La facciata a stipiti smussati risulta delimitata da due lesene al termine delle quali s'impone una trabeazione che percorre il prospetto ed è caratterizzata dalle aperture del portale lapideo d'ingresso architravato e della sovrastante finestra a profilo superiore mistilineo. Un frontone curvilineo modanato sostenuto da mensole, nel cui timpano campeggia una nicchia ospitante un scultura, corona il prospetto. La fiancata sinistra è ritmata a livello della navata da semipilastri addossati alle pareti; il corpo del presbiterio è illuminato da una finestra a profilo sommitale mistilineo. Il prospetto destro rivela la presenza di un solo semipilastro eminente, di una finestra e l'emergenza del corpo aggiunto della sacrestia; la porzione del presbiterio aderisce al prospetto occidentale del campanile e presenta una finestra dello stesso tipo della fiancata opposta. Il prospetto di fondo rivela il profilo semipoligonale dell'abside, illuminata da due finestre. Il campanile presenta un affusto quadrangolare recante a livello della cella campanaria un incasso rettangolare su ogni lato ospitante una monofora a tutto sesto. La torre è coronata da una cuspide a bassa piramide quadrangolare, coperta da lastre metalliche e cimata da croce apicale. L'interno presenta un'unica navata, scandita in tre campate dalle lesene disposte lungo le pareti laterali, desinenti a livello della cornice d'imposta della volta a botte unghiata che copre l'ambiente; presso la parete destra della terza campata è presente un ingresso ai locali di sacrestia. L'arco santo a sesto ribassato sostenuto da semipilastri addossati alle pareti laterali introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da due gradini e coperto da una volta a botte unghiata sostenuta da lesene angolari. Un'arcata a sesto ribassato separa il presbiterio dall'abside, coperto da una volte a botte unghiata sostenuta da lesene angolari e piedritti modanati. Le volte della navata e del presbiterio ed il timpano della facciata presentano un apparato decorativo di tipo pittorico avente carattere ornamentale e figurativo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata a stipiti smussati, delimitata da due lesene al termine delle quali s'impone una trabeazione a fregio liscio che percorre il prospetto, è caratterizzata dalle aperture del portale lapideo d'ingresso dotato di architrave a fregio liscio e cornice e della sovrastante finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo. Un frontone curvilineo modanato sostenuto da mensole, nel cui timpano campeggia una nicchia ospitante un scultura, corona il prospetto. Uno zoccolo in pietra fascia la parte inferiore; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
La fiancata sinistra è ritmata a livello della navata da semipilastri addossati alle pareti; il corpo del presbiterio è illuminato da una finestra a profilo sommitale mistilineo. Il prospetto destro rivela la presenza di un solo semipilastro eminente, di una finestra a profilo sommitale mistilineo e l'emergenza del corpo aggiunto della sacrestia a base quadrangolare a livello della navata; la porzione del presbiterio aderisce al prospetto occidentale del campanile e presenta una finestra dello stesso tipo della fiancata opposta. Il prospetto di fondo, percorso da una zoccolatura, rivela il profilo semipoligonale dell'abside, illuminata da due finestre a profilo sommitale mistilineo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campanile, aderente al prospetto esterno destro del presbiterio, presenta un affusto quadrangolare recante a livello della cella campanaria un incasso rettangolare su ogni lato ospitante una monofora a tutto sesto. La torre è coronata da una cuspide a bassa piramide quadrangolare, coperta da lastre metalliche e cimata da croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde convergenti sopra il presbiterio e l'abside. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata in muratura sopra la navata e sopra il presbiterio.
Interni
L'interno presenta un'unica navata, scandita in tre campate dalle lesene disposte lungo le pareti laterali, desinenti a livello della cornice d'imposta della volta a botte unghiata che copre l'ambiente; presso la parete destra della terza campata è presente un ingresso architravato ai locali di sacrestia. L'arco santo a sesto ribassato sostenuto da pilastri semiaddossati alle pareti laterali, dotati di capitelli d'imposta, introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da due gradini e coperto da una volta a botte unghiata sostenuta da lesene angolari. Un'arcata a sesto ribassato separa il presbiterio dall'abside, coperto da una volte a botte unghiata sostenuta da lesene angolari e piedritti modanati. Uno zoccolo lapideo percorre le pareti del presbiterio e dell'abside; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è in quadrotte di pietra calcarea rosse e bianche disposte a corsi diagonali nella navata, a corsi orizzontali nel presbiterio.
Elementi decorativi
Le volte della navata e del presbiterio ed il timpano della facciata presentano un apparato decorativo di tipo pittorico avente carattere ornamentale e figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi non aventi carattere di stabilità Nel centro del presbiterio è stato collocato un altare verso il popolo caratterizzato da una mensa lignea sostenuta da due supporti in legno, collegati da un fronte metallico lavorato a giorno. All'altezza del piedritto sinistro dell'arco santo, entro il presbiterio, è situato un manufatto metallico caratterizzato da una struttura fortemente rastremata al centro sormontata da un lettorile, avente la funzione di ambone. Presso l'altare maggiore storico è presente una sedia lignea, impiegata come sede del celebrante. Il tabernacolo dell'altare maggiore storico svolge la funzione di custodia eucaristica durante le celebrazioni.
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