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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
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adeguamento liturgico
Isera
Trento
cappella
sussidiaria
S. Barbara
Parrocchia di San Vincenzo
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1450 - 1500(costruzione intero bene); 1537/03/10 - 1537/03/10(menzione carattere generale); 1537 - 1599(realizzazione affresco navata); XVII - XVII(restauro intero bene); 1703 - 1703(danneggiamento canonica intorno); 1750 - 1760(lavori interno); XIX - XX(lavori intero bene)
Cappella di Santa Barbara
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Santa Barbara <Isera>
Altre denominazioni S. Barbara
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1450 - 1500 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il luogo di culto, sorto con la funzione di cappella cimiteriale, sia stato eretto in occasione della realizzazione del camposanto intorno alla seconda metà del secolo XV.

1537/03/10  (menzione carattere generale)

La prima menzione attestante l'esistenza del luogo di culto, allora cappella cimiteriale, risale agli atti della visita pastorale clesiana; come riportato dalla bibliografia il tempio, attiguo all'antica canonica, fungeva anche da luogo di ritrovo dell'antica confraternita di Santa Barbara.

1537 - 1599 (realizzazione affresco navata)

I dipinti murali situati presso la parete laterale destra della navata vengono eseguiti presumibilmente in questo periodo.

XVII  (restauro intero bene)

Sebbene non siano stati reperiti documenti in proposito, si presume che in questo periodo la cappella sia stata oggetto di interventi conservativi.

1703  (danneggiamento canonica intorno)

La canonica attigua alla cappella viene danneggiata da un incendio in questo anno ed in seguito ricostruita.

1750 - 1760 (lavori interno)

In questo periodo si procede alla posa dell'altare maggiore storico; si suppone che in questa occasione siano stati svolti alcuni interventi edilizi presso gli ambienti interni, tra i quali la realizzazione dell'impianto decorativo presso la volta del presbiterio.

XIX - XX (lavori intero bene)

Le fonti non riportano avvenuti interventi conservativi o di manutenzione dell'edificio, i quali si presume siano però stati effettuati a più riprese nel corso di questi due secoli; in particolare al XX secolo è possibile attribuire un intervento di recupero dell'impianto decorativo pittorico presso la volta del presbiterio.
Descrizione

La cappella di Santa Barbara, presumibilmente eretta verso la seconda metà del XV secolo con la funzione di cappella cimiteriale, è citata per la prima volta nel 1537, negli atti della visita pastorale effettuata dal principe vescovo Bernardo Clesio; come riportato dalla bibliografia il tempio era luogo di ritrovo dell'antica confraternita di Santa Barbara. L'edificio subisce probabilmente alcuni interventi nel corso del XVIII secolo, che non ne intaccano ad ogni modo la struttura originaria. La facciata, a spioventi, è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso lapideo, elevato da cinque gradini semicircolari, trabeato e coronato da un fastigio sommitale a specchiatura a profilo mistilineo affiancato da due volute affrontate. Al centro del prospetto è situata una finestra lunettata sovrastata da un oculo; il portale è affiancato da due finestre quadrangolari, inferriate e dotate di cornice lapidea. Al prospetto destro dell'edificio aderisce un edificio di pertinenza civile. La fiancata sinistra rivela la presenza di due finestre lunettate, una aperta sulla navata, l'altra sul presbiterio. L'interno presenta un'unica navata, scandita in due campate dalle unghie della volta a botte a sesto ribassato che copre l'ambiente, originate da lunette la cui base insiste sulla cornice d'imposta della volta che corre lungo le pareti. Il presbiterio, elevato da un gradino e separato dalla navata da un'arcata a sesto ribassato sostenuta da semipilastri addossati alle pareti laterali, presenta il medesimo impianto su una sola campata. La volta del presbiterio reca un apparato decorativo pittorico avente carattere ornamentale e figurativo; presso la parete destra della navata è presente un lacerto di pittura ad affresco avente carattere figurativo.
Pianta
Edificio a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
La facciata, a spioventi, è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso lapideo elevato da cinque gradini semicircolari, trabeato e coronato da un fastigio sommitale a specchiatura a profilo mistilineo affiancato da due volute affrontate. Al centro del prospetto è situata una finestra lunettata sovrastata da un oculo; il portale è affiancato da due finestre quadrangolari, inferriate e dotate di cornice lapidea. Le finiture sono in elementi lapidei e intonaco tinteggiato.
Prospetti
Al prospetto destro dell'edificio aderisce un edificio di pertinenza civile. La fiancata sinistra rivela la presenza di due finestre lunettate, una aperta sulla navata, l'altra sul presbiterio. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata in muratura sopra la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra l'intero edificio; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta un'unica navata, scandita in due campate dalle unghie della volta a botte a sesto ribassato che copre l'ambiente, originate da lunette la cui base insiste sulla cornice d'imposta della volta che corre lungo le pareti. Il presbiterio, elevato da un gradino e separato dalla navata da un'arcata a sesto ribassato sostenuta da semipilastri addossati alle pareti laterali, presenta il medesimo impianto su una sola campata. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata consiste in quadrotte in cotto disposte a corsi diagonali; il presbiterio presenta una pavimentazione a mattonelle rettangolari in cotto disposte a creare una trama a spina di pesce.
Elementi decorativi
La volta del presbiterio reca un apparato decorativo pittorico avente carattere ornamentale e figurativo; presso la parete destra della navata è presente un lacerto di pittura ad affresco avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità. Al centro del presbiterio è collocato un altare verso il popolo caratterizzato da una mensa rettangolare sostenuta da quattro supporti a base quadrata; all'altare è collegato mediante due elementi di raccordo un leggio ligneo caratterizzato da un fusto a base circolare, impiegato come ambone. Il presbiterio conserva l'altare maggiore storico.
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